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13 anni. Agosto caldo 1969. Val di Chiana (Ar). I colori, i sapori, una pace in cinemascope. La nonnaccia, dopo il desinare della sera (panzanella, coniglio arrosto e fritto, croccante fatto in casa con noci, mandorle e pinoli, vin santo e ciambellini), si era messa nello spirito di raccontare. E cominciò ad erudirci di fattacci e fantasmi. Venne a dirci che nella casa era stata uccisa una moglie dal marito e dalla suocera, sul principiare del 1900; che l’avevano fatta a pezzi con la “penatella”(una terribile roncola con un protubero fatto a scure) e murata dietro la rola del camino di cucina. Guarda caso, prima dei lavori di ampliamento di mio nonno, la mia camera coincideva con la vecchia cucina ( tipico delle antiche case coloniche chianine di avere la cucina al primo piano). La nonnina, che ci provava gusto, ci lavorò su. E dai! Coi morti, fantasmi, diavoli, scofe di fuoco sugli incroci e di canti funesti di civette: - Se la civetta canta tre volte un morto è per la casa.......- Ormai a mezzanotte mi accinsi a dormire con un po' di riluttanza. La casa si spense. Timoroso del buio spalancai vetri e scuri e confortato dal cielo stellato oltre ogni dire mi assopii. Nel fondo del dei sogni avvertii un rumore forte. Ci misi un po a capire che quel verso era estraneo al mio sonno. Nel prendere coscienza con il risveglio aprii gli occhi nel buio della stanza. Due fari gialli, estranei alla stanza, campeggiavano al di sopra del davanzale della finestra. - UUUUUUUh.....UUUUUUUh.....UUUUUUh....!- Cavolaccio ma cosa......? Pensai velocissimamente! Io ero vestito solo di mutande da film neorealista. Sdraiato supino inerme sul letto. Rapido afferrai il lenzuolo e feci capanna. Al sicuro riflettei. - E’ un gufo reale, se accendo la luce lo acceco e se ne va......he..he - Allungai la mano fuori dal rifugio e raggiunta la peretta accesi la luce. Il finimondo. Il gufo accecato invece di fuggire entrò nella camera. Urli, botte nei muri, piume, schiamazzi d’inferno e io terrorizzato sotto al lenzuolo. Per fortuna, dopo vari tentativi, il rapace azzecco l’uscita, lasciandosi dietro una dote di piumaggi. Si appollaio umiliato su un fico d’innanzi e mi fece alcuni UUU...UUU...che voleva dire “ti venga un...” Lo immaginai pieno di bozzi. Dormii col sorriso di chi è scampato alla fine del mondo.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
Lawrence Dryvalley, 06 May 2024
La Rapina
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I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. [...]
Laura Lapietra, 11 May 2024
Senza Titolo Il Tranello Del Riflesso
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In una gelida sera invernale, sotto il manto di stelle che adornava il firmamento, Monica si ergeva davanti allo specchio del suo aposento. Si era fatta bella per Lucas, un ragazzo appena conosciuto, [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]
Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]
Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]
Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]
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Patapump:leggo che nell 87' hanno trasmesso in Italia le prime puntate ..ero [...]
Lo Scrittore:di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]
sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]
Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]
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Lo Scrittore:Più che un racconto potrebbe essere una esposizione filosofica della [...]
Laura Lapietra:Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]
Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
stapelia:Al tuo addio rumoroso, mi è molto gradito questo verso. La struttura [...]
La sera, come al solito mi sorprende mentre scorre il flash-back della mia giornata....incontri, lavoro, affanni, problemi e poi discorsi, progetti per il giorno dopo e sorrisi...giovani sorrisi. In questo contesto mi accorgo che sto pensando... A qualcosa?....a qualcuno! E aspetto!? ... Ti aspetto.....! [...]
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stapelia:Riflessione amara, trasmette una malinconia e la paura di aver lasciato perdere. [...]
Sono tornato sul luogo del misfatto. Tutti tornano sulla scena del crimine, si sa. Io però pensavo di essere diverso. Ho superato senza patemi gli anni di scuola, avvantaggiato da una faccia che non incuteva timore e spingeva il prossimo a un’istintiva fiducia nei miei confronti. Scoprii molto [...]
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stapelia:Solo l'intera lettura del testo lo ha reso sorprendente. Mi sarei fermata [...]
Lawrence Dryvalley:Divertente Luca e assurdo tipo un B-movie di fantascienza con pochi effetti [...]
Orde di famelici zombie spuntano da ogni dove. Le armi e le trappole riescono a malapena a contenerli, oltretutto risultano sorprendentemente veloci e imprevedibili. «Li mortacci loro e di chi nun li ammazza!» diceva spesso Walter, fino a quando non è diventato un non morto. Ciò che è rimasto [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Giuseppe Scilipoti:x Walter: ma come? Non ti è bastata la granata?🧟🔴 Amico mio, lasciatelo [...]
Lawrence Dryvalley:Eh dalle informazioni che abbiamo sugli zombie, un morso non lascia scampo... [...]