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Jules avvertiva un forte senso di insoddisfazione. Il suo paese, i suoi genitori, i suoi amici, il suo mondo, non le appartenevano.
La vita per lei, non era un dono. Si sentiva catapultata in un mondo di cui non faceva parte, le persone da cui era circondata non erano affatto simili a lei. A volte sentiva la mancanza di qualcuno che non aveva mai conosciuto. Altre, invece, sentiva il bisogno di fare viaggi che non aveva mai intrapreso. Il suo posto felice era il mare. Non importava la limpidità dell'acqua o la pulizia della spiaggia, Jules amava il mare per l'alba. Non c'erano altri momenti, nella sua vita, in cui si sentisse in pace col mondo come quando era seduta sulla sabbia ancora fredda ed osservava il sole sorgere.
Era sempre da sola, e si sentiva particolarmente in sintonia con gli anziani pescatori che, insieme a lei, occupavano la spiaggia nelle prime ore del mattino. Ogni tanto chiedeva loro una sigaretta, e non le era mai capitato che gliela negassero, non la giudicavano. Gliel'accendevano con un fiammifero e sorridevano. Non erano sorrisi viscidi come quelli che sfoderava lo zio Tony quando si avvicinava per toccarle le cosce, ma i sorrisi di chi aveva il mare mischiato alla pazienza negli occhi, e il sale nei capelli. Erano sorrisi veri, genuini, quelli che le impedivano di perdere fiducia nella razza umana. Erano i sorrisi di chi ha vissuto la sua vita apprezzandola, di chi ha saputo avere pazienza e cogliere la vera bellezza. Erano i sorrisi di chi ha trovato stabilità nella solitudine e nell'attesa. Erano i sorrisi dei pochi uomini rimasti al mondo.
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La Rapina II
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Utente Anonimo
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Ellissa:la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]
Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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Ecate:Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-) @Dario: un corso accelerato [...]
L’esilioDiRumba:Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
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Gennarino:Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]
L’esilioDiRumba:Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]
È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
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Lawrence Dryvalley:Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]
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Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]
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