Piove.

L’ho incontrata per la prima volta alle 18.32. Pioveva anche allora.

 

Sorrisi, cena romantica, telefonate, corse sulla passeggiata, mani che si sfiorano, sguardi, risate, gioia d’incontrarsi, baci, tenerezze, le cose sceme che fanno gli innamorati, abbracci e altri abbracci, l’odore della pelle.

E poi cercare casa insieme, trasloco, scegliere i mobili all’Ikea, i piccoli oggetti che si caricano di significato, litigi, broncio. Fare nuovamente pace a letto.

 

Sono passati due anni e mezzo. Anna aspetta un bambino. Una femmina, per la precisione. La piccola si muove, la pancia si deforma, si vede il segno di un piede, ecografia, ginecologo, va tutto bene. Ogni giorno nascono 360.000 bambini e muoiono più di 151.000 persone di tutte le età, bambini compresi. Non Lisa, nostra figlia. Non ancora.

Piove. È incominciato tutto perché Anna non aveva l’ombrello e si riparava sotto un cornicione. Le ho dato il mio. Mi sono bagnato al suo posto. Lei è andata via con il mio ombrello. È così che è iniziato. Per caso.

 

I momenti più importanti della nostra vita, quelli che ci ricordiamo, sono puramente il risultato di quelli infiniti che dimentichiamo. Si chiama memoria selettiva.

Non mi dimenticherò di Anna. Però, lasciarla sarà inevitabile.

Come fanno due persone follemente innamorate a lasciarsi? Com’è possibile che separarsi, un’idea lontanissima e addirittura assurda il giorno delle nozze, diventi a un certo punto l’unica via di fuga? Per me è fatale, ma per tutti gli altri? Giorno dopo giorno, senza che ci se ne accorga, scegliere diventa un’illusione.

 

Sigaretta, camminare di notte in centro, gente ovunque, traffico, locali aperti. Oscurità.

 

Se potessimo andare indietro nel tempo, oppure avanti, così come decidiamo di andare da una parte o dall’altra, scendere o salire, questa nostra facoltà ci apparirebbe come un’evidenza. Non sarebbe una scelta. Non più che svoltare a destra o a sinistra. La possibilità banalizza la selezione.

Il tempo è strano ma non difficile. Passano i mesi e gli anni, e non ce ne accorgiamo. Lo facciamo soltanto dopo. Viaggiamo tutti nel tempo, ma in una sola direzione. D’altra parte si chiama propio “la freccia del tempo”. 

 

Doccia, noia di cazzeggiare sui social, TV, programmi stupidi, pubblicità, lavarsi i denti. Forse leggere, se non si è troppo stanchi. Sonno.

 

Il mondo, quello di fuori, è interconnesso. Bisogna stare attenti. Ogni cosa è collegata. Proprio come la storia del battito di ali di una farfalla che provoca un uragano dall’altra parte del pianeta. Perciò ogni azione, ogni decisione è una sorta di missione definitiva. Non sono ammessi errori se si comprende dove si vuole andare. Ogni singola interazione può potenzialmente causare una catastrofe. Impossibile controllarle tutte. 

Se dici “si” mentre vuoi dire “no”, se agisci come se volessi che fosse “no” mentre vorresti il “sì”, sei un irresponsabile. Ma se interferisci nelle decisioni altrui, devi necessariamente sentirti colpevole? Lo fai solo se le conseguenze sono irreparabili. 

Ognuno pensa d’avere una scelta, ma nel preciso momento in cui è presa, essa è il frutto di miliardi di fattori: influenze ricevute lungo tutta una vita, ogni persona conosciuta o anche semplicemente incontrata per caso, conquiste e fallimenti, la cattiva digestione di quel giorno preciso, gli ormoni, la fatica, una deficienza immunitaria, la direzione del vento, l’angolo della luce del sole all’alba o al tramonto, e…

 

Ognuno fallisce la sua missione nel momento stesso in cui decide, perché la decisione è altra. Altra da ciò che si era premeditato, altra da ciò che gli eventi, tutta la successione di accadimenti prima della scelta, avevano previsto e determinato. C’è sempre un momento in cui un’alterazione, un bug, qualcosa d’imponderabile, un granello di sabbia inceppa l’ingranaggio del tempo. Lo accorcia, oppure lo dilata. Si muore in un istante, senza voler morire, oppure si vive senza avere l’intenzione di vivere. Si sceglie?

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
2

Poteri Forti 2/3

03 January 2025

Tutti avevano ascoltato con attenzione e fu Churchill jr. a parlare: «Purtroppo è tutto vero. Sono d’accordo. Per la nostra generazione anche abituarci all’uso dei computers e di internet è stato frutto di sforzi e di pratiche a cui non eravamo fino ad allora abituati. La nostra pratica all’apprendimento, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

Il Fruscio

03 January 2025

Gracchia il giradischi. È uno di quelli un po' traballanti, poco stabili. Non c'è l' “auto-off” alla fine dei brani, il fruscio è cadenzato, quasi piacevole e ipnotizzante. Mamma parla al telefono con la zia, babbo si sintonizza per seguire la partita. Il cane dorme. Fuori è buio e la [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

Le conseguenze dell amore

03 January 2025

Sono un malato terminale .. non so quanto mi rimane ancora posso dire solo che ho paura .. non so bene quando sia iniziata questa malattia mi sembrava di stare benissimo analisi perfette ..eppure .. è toccato anche a me . Ancora non riesco a crederci un periodo così felice spensierato ci avevo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
3

Una storia non troppo storica per un 2025 speriamo diverso

Buon anno a tutti

03 January 2025

Taranta, turunta, frappero trullallero, se andandovici magara truccassero, non ci state capendo una mazza e allora paramppappero provate a farvi una risata, diba duba, daba diba, che volete che vi dica, il pedaggio è un assaggio se la polenta è ancora calda che aspettate che si fredda? E allora [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
8
22

Poteri Forti 1/3

02 January 2025

In una sala al ventesimo piano di un grattacielo del centro, quattro personaggi erano seduti attorno ad un tavolo di forma circolare: «Non si può andare avanti così. Fra poco tempo, forse meno di una generazione, non ci sarà più niente per nessuno». A parlare era Roosevelt Jr, nipote di quello [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: In cartaceo o e-book?. Nulla è mai tutto buio. Esiste sempre uno spiraglio [...]

  • Savi: Il mio libro è soltanto in e-book.
    Stamparlo costa un po' troppo. [...]

1
1
15

Argo

il dogo sardo....moderno don chisciotte.

02 January 2025

Argo “Il dogo sardo è un cane abbastanza diffuso in Sardegna…autoctono. La CartaDelLogu: cane dotato di forte temperamento usato per la guardia e la difesa del conduttore.“( FONTE WIKIPEDIA) C'era una volta un cane di nome Argo, un magnifico cagnolone, un dogo sardo (cani pertiatzu), con un cuore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: Fa sempre piacere leggere di storie d'amore animale verso l'umano, [...]

1
2
17

La notte di Natale (il ritorno del Babau)

piccolo omaggio a Buzzati e al nostro sano egoismo

02 January 2025

Salvo si destò al primo tocco della campana. La stanza era in penombra e dalla finestra veniva un leggero chiarore tutto invernale; come di quando la nebbia indugia fino a giorno fatto. Era un chiarore innaturale: qualcosa di metafisico. Perciò Salvo si ricacciò sotto le coperte, in attesa del [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: una visione un po' grigia di questo compleanno dove c'è di tutto [...]

  • Sandro Amici: E anche per questo credo che sarà poco considerato...
    grazie del [...]

2
3
22

Riflessioni e racconto su: "Chi è uno scrittore?"

Omaggio ai tanti autori di Letture da Metropolitana

02 January 2025

Già iscritto nel 2016 e poi nella nuova edizione nel 2022 su questo bellissimo sito letterario, (e ne ho letto di racconti, di storie) e sinceramente oltre ad apprendere tante cose e fare diverse conoscenze, mi son sentito rallegrato nel constatare la presenza di autori di notevoli capacità creative, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Buon anno. Sono sostanzialmente dello stesso parere e credo che l'argomento [...]

  • Lawrence Dryvalley: Bella e giusta riflessione la tua Gennarino, e anche l'appendice del Prof [...]

5
14
32

Il suono di un valzer

01 January 2025

Eravamo nudi, seduti ad ascoltare la musica del mare, stanchi dopo aver corso e riso, e cantato melodie senza senso dando sfogo alla nostra passione volevamo solo sovrastare la voce del mare urlare al mondo il nostro amore e confonderlo nel vento che arrivava da lontano. Eravamo soli in quel [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
10
41

L'anno nuovo

01 January 2025

N'ata vota n'ata vota stamm cca'! C' amma fà? Ammà festeggià! Tras, 'stavota tras l'ann [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
8
19

Nanì

01 January 2025

Una ruotina di bici procede a zig-zag, diretta verso il mostruoso retro del trattore di Nonno, parcheggiato al confine tra il cortile e i campi dietro casa. “Vai piano Nanì, vai piano! Frena che se no ti fai male!" Dietro di me sento Nonna. Di lei mi fido. Mi attacco ai freni, ora la bici è ingovernabile, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: situazione verosimile, quanti di noi non hanno mai commentato le "facce" [...]

  • Savi: Storia bellissima e del tutto verosimile.
    Confesso che anch'io ho avuto [...]

3
5
15

Vischio (2 di 2)

01 January 2025

«Povero Hank» disse Vivian. «Già» convenne Roger sorreggendo la vedova «povero Hank». «Così sicuro di sé, sempre» approvò Vivian appoggiandosi ancora di più all’altro «tanto da non fare neppure un esame di controllo, nonostante tutto quello che beveva … il medico lo aveva detto: vita ritirata, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su