L’incontro era avvenuto all’alba. Nella luce calda dell’aurora avevano presentato ad Ilena il delfino che avrebbe dovuto istruire. Si chiamava Desiderio e lei si era chinata sul bordo dell’enorme vasca per accarezzargli con garbo il capo, proprio nel punto in cui una macchia chiara si faceva largo nel grigiore della sua livrea. Di seguito, con delicatezza, si era immersa quel tanto che le era servito per abbracciarlo e fargli sentire affetto e calore: un primo contatto, un messaggio d’amicizia a venire.

Desiderio si era lasciato incantare dalla morbidezza del corpo di Ilena e aveva risposto con un fischio ed un crocchio prima di invitarla, con un triplice cenno del muso appuntito, ad immergersi con lui verso il fondo del suo mare virtuale. Lei non aveva esitato e durante quel tuffo non programmato, un raggio di sole nascente aveva scoperto il viso della bella istruttrice… occhi rubati ad un cielo turchese, capelli con sfumature dorate, dolcezza nei gesti di mute parole recate.

 Il tempo passava e tra i due era nata amicizia profonda. Ilena, ogni giorno con gesti precisi, indicava paziente al delfino gli esercizi previsti per introdurlo nello spettacolo d’acqua del parco. Desiderio, del tutto invaghito, cercava con molti segnali di farle capire il suo amore, ma anche il peso che aveva sul cuore.

Un giorno, durante le prove di un salto mortale, aveva spinto talmente in alto la bella insegnante, da farle sfuggire un grido, quasi un acuto, per l’emozione del volo provato. Al ritorno nell’acqua, tra mille schizzi di spuma, in fondo alla vasca, tra bolle casuali di trama, Desiderio aspettò che il volto di Ilena si facesse vicino e, triste lo sguardo, ma grande il calore, adagiò la punta del muso sulle labbra di lei: un vero bacio d’amore. Ilena, confusa e smarrita, avvertì un tonfo nel cuore e, all’istante, senza alcuna ragione, s’accorse d’intendere il linguaggio dei suoni. Erano dolci corteggi d’amore, poesie dall’accento profondo, rari tuffi nel blu per i mari del mondo. Infine, il delfino con toni gravosi le aveva svelato il suoi molti disagi. Era dolce stare con lei, ma lì, in quella prigione, isolato e trattato da burattino, il suo nobile guizzo marino perdeva il suo aspetto regale… era giusto, in tal giovane età, già smarrire la sua dignità?

Sale di lacrime amare spargeva Ilena nella vasca profonda… e nel mentre ascoltava il suo triste racconto, abbracciava Desiderio come cresta dell’onda, per fargli provare anche solo un momento la dolce carezza del mare, suo naturale elemento.

Gremiti gli spalti, in un giorno di sole, venne il momento del salto mortale. Ilena si tuffò nella vasca e nel buio del fondo sentì la pinna dorsale dell’allievo delfino avviare una spinta decisa. Su su… sempre più forte e gagliarda, mentre la luce del sole si faceva maliarda. Un salto irreale, un’ovazione corale seguì il volo di Ilena oltre lo stadio, finché, ridotta piccina piccina, la videro ammarare in comodo arco, laggiù nel mare, oltre le siepi del parco. Altrettanto stupore destò il volo a mo’ di fenice del fedele delfino a seguire lo stesso percorso della bella istruttrice, mentre fischi gioiosi e fontane di sfiati cancellavano i ricordi dei giorni passati.

Dagli spalti, chi stava più in alto vide la coppia guazzare felice in giravolte tra l’onde, schizzi in faccia, risate, crocchi appaganti e poi, al largo, ballando nel tondo sparire nel blu del mare profondo.

Nessuno li vide mai più… ma spesso i fatti eclatanti si fanno leggende. Di loro rimase memoria del sogno avverato di Desiderio, addestrato delfino e della bella istruttrice dallo sguardo turchino. L'amore non ha un dettame preciso, quasi sempre è voluto dal caso. Lo conferma la saga della giovane Ilena, trasformata dal mito in regale Sirena.

 

© Cesare Ferrari

Tutti i racconti

1
2
13

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: caro Patapump hai raccontato molto bene con una sintesi accurata e veloce, [...]

  • Walter Fest: Pata, buongiorno, scusami ho dato il benvenuto al biondo tuo vicino di uscita, [...]

1
0
7

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
3
12

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Grazie di cuore Dario. Spero abbia strappato almeno un sorriso ai lettori di [...]

  • Walter Fest: Ho fatto bene a leggerti, sei forte, bravo. In apertura mi sei apparso confusionario [...]

2
1
18

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

10
10
80

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Piaciuto. Pensa che a me hanno sempre messo a disagio i pupazzi di Babbo NAtale [...]

  • Adribel: Giuseppe, i tuoi colpi di scena sono davvero esileranti, però fanno [...]

0
2
12

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

0
3
15

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Teo Bo: Grazie Dario per il benvenuto in LDM. Spero di non deluderti con il prossimo [...]

  • Patapump: benvenuto e a rileggerci a presto ✍🙏

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
23

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su