Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
Sulle riva di un fiume blu c’era un mulino rosso dalle cui macine usciva una farina fine fine, e una panetteria gialla che sfornava pane croccante e dolci golosi. Artemio dalla barba grigia era l’autore di queste meraviglie. Si prendeva cura di ogni sua creazione. L’eccellenza della sua arte era apprezzata da tantissimi. Nel mulino, tra i sacchi marroni della farina e il grigio delle macine viveva da tempo immemore il folletto Fiocchetto. Così chiamato per i tanti fiocchi di tessuto colorato con cui amava decorare le sue vesti. Al folletto piaceva tantissimo vivere con Artemio. Apprezzava la sua calma e il suo grande altruismo, e cercava in tutti i modi d’aiutarlo rendendo il lavoro meno faticoso e il riposo più tranquillo. Ma il modo con cui molti clienti, si approfittavano del buon cuore di Artemio indispettiva molto il folletto. Fiocchetto aveva cercato in tutti i modi di aiutarlo, ma la sua magia era impotente contro la meschinità di alcune persone.
Sul tetto della panetteria gialla c’era un grande camino arancione. Lì accanto un vecchio usignolo dalle penne stinte, aveva costruito il suo nido. La scelta era caduta su quel luogo inusuale, perché il calore del camino teneva lontano dalle sue giunture i dolori della vecchiaia e i fumi odorosi di legni pregiati e di impasti prelibati lo aiutavano a mantenere il suo canto cristallino. Un giorno dal camino non giunsero benefici profumi ma i tristi sospiri del folletto. L’usignolo cominciò a intonare un canto per portare conforto a quell’anima in pena. Fiocchetto ne provò grande giovamento e seguendo la melodia giunse al nido dell’usignolo. Nascosto dietro una tegola del tetto continuò ad ascoltarne il canto fino a cadere in un sonno ristoratore. Quando si svegliò vicino a lui c’era l’usignolo.- Bentornato! Se il mio canto ti ha fatto dormire per così tanto tempo, dovevi veramente essere afflitto da una grande preoccupazione.- Fiocchetto era per natura molto chiuso ma davanti all’usignolo si sentì libero di raccontare il motivo della sua afflizione. L’usignolo lo ascoltò con molta attenzione poi parlò: - Da giovane, venni chiamato alla corte dell’imperatore della Cina, per liberare la sua sposa da una grande malinconia che l’aveva colta dopo che aveva dato alla luce l’erede al trono. Cantai per la bella Zetian fino a farle rinascere in lei l’amore per la vita. L’imperatore mi ricompensò dandomi un sacchetto che conteneva otto ramoscelli simili a piccole pergamene color nocciola. Si trattava di una spezia che si chiama Cannella dal sapore che oscilla dal piccante al dolciastro. Solitamente è usata per dolci e liquori ma con il tempo ho scoperto che sviluppa un particolare potere magico, che potrebbe servire al tuo amico.- - Sviluppa un particolare potere magico? Quale?- Vedendo il folletto particolarmente agitato, l’usignolo fece qualche passo in dietro e rispose :-Se un essere puro di cuore, mangia la cannella, sarà in grado di capire la vera natura del carattere e dei sentimenti della creatura con cui interagisce -. Detto questo l’usignolo donò al folletto un sacchettino con alcuni pizzichi di quella magica spezia.
Fiocchetto non usò subito il dono del usignolo. Aveva paura che il suo amico non fosse in grado di gestire quel cambiamento. D’altra parte però vederlo sfruttato in quel modo gli provocava un grande dolore. Aspettò che Artemio si addormentasse, poi gli mise un pizzico di Cannella in bocca. La mattina dopo, Artemio si alzò come al solito prima dell’alba e iniziò a lavorare con allegria. Quando cominciarono ad arrivare i primi clienti si sentì la testa leggera. Le voci gli arrivavano ovattate e gli odori smorzati. Il cambiamento avvenne il giorno dopo quando Artemio iniziò a vedere oltre le apparenze e cominciò a distinguere le persone buone da quelle meschine. Da allora, per tutta la vita Artemio con grandissima gentilezza seppe sempre aiutare i bisognosi e disfarsi degli approfittatori. Quando si arrivava nei pressi della panetteria gialla, si avvertiva nell’aria , oltre al buon odore di pane fresco un aroma piccante dalle sfumature dolciastre, accompagnate dalle risate di Artemio e dalla melodiosa voce di un vecchio usignolo dalle penne stinte.
Giuseppe Scilipoti, 25 October 2024
La lunga estate bollente del 2003
Tempo di lettura: 30 secondi
L'ombra era una manna dal cielo.
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
La Rapina II
Tempo di lettura: 30 secondi
M sfrecciava nel traffico come solo un pilota può fare. Q seduto davanti teneva bassa la testa mentre io, fuori dal finestrino posteriore, sparavo alle volanti degli sbirri. Non so chi ha cantato, [...]
Dario Mazzolini, 31 October 2024
La gentilezza
Tempo di lettura: 30 secondi
Il mio babbo è stato per quarant'anni maestro di scuola elementare. Aveva una caratteristica che allora non capivo ma che ho compreso completamente più tardi. Per Natale scriveva gli auguri alle [...]
Piccola stella, 03 November 2024
VERSI DI PROTESTA
Tempo di lettura: 30 secondi
PROFANAZIONE Il fracasso della banalità ha denti feroci che azzannano ogni alito di brezza. BUONE INTENZIONI Benpensanti comuni aspettano solo di averti sottomano per toglierti dignità. Reclamano [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
LUNA SORELLA Mi sono cascati i cieli addosso o sono io finita in una voragine? Il grembo dell'inconscio ricama figure grottesche spaurito dalle prime luci del giorno. La pesantezza del corpo è macigno che si disgrega negli atomi che lo abbandonano. Luna sorella, possa il tuo raggio [...]
Amici lettori e appassionati della scrittura e dell'arte che periodicamente vengo a proporvi e condividere al buio o sotto la luce della luna arte sparpagliata, con amore e passione eccomi ritornato a chiedervi di " leggere e vedere" ancora un'opera senza coglierne i colori delle immagini. [...]
Oggi ho la sensazione che sia una buona giornata . La strada, mano mano che mi avvicino alla piazza si riempie di gente sorridente. La piazzola vicino al bar del corso è vuota. Oggi sento che il mondo è pronto a tributarmi la fama tanto attesa. Provo alcuni accordi poi comincio a suonare. Le [...]
Close Chiuso Chiusa una strada che mi avrebbe portato lontano, per sempre Chiuso il recinto della mente, non volendo più solo ascoltare Chiuso Chiuso un cuore, che avrebbe potuto darti tutto Chiuso un abbraccio da chi era alla deriva Chiuso Chiuso un libro che ha fatto viaggiare, pensare [...]
Cinque anni dopo, un vascello, carico di merce e con una decina di ragazzini urlanti a bordo, fece il suo ingresso nel porto del paese, mentre un po’ distaccati, al largo, c’erano un centinaio di velieri da guerra, armati con 100 cannoni pronti a far fuoco: era il Re Gervasio IV, che ritornava [...]
L'automobile si ribaltò più volte prendendo fuoco. Q e M erano spacciati e io non ne avevo per molto. Meglio così che consegnati al Clan. Mi trascinai fuori poco prima dell’esplosione. Con l'ultimo respiro chiesi ai poliziotti in cerchio: "sigaretta". [NdA: sequel de “La Rapina II”, pubblicato [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
An Old Luca:Rilette le tre parti e apprezzato. ciao!👍
Cinque anni dopo, un vascello, carico di merce e con una decina di ragazzini urlanti a bordo, fece il suo ingresso nel porto del paese, mentre un po’ distaccati, al largo, c’erano un centinaio di velieri da guerra, armati con 100 cannoni pronti a far fuoco: era il Re Gervasio IV, che ritornava [...]
Mi sento inutile, colma del mio tutto e vuota delle caratteristiche dell’essere. Mi vorrebbero bruciare, probabilmente per il mio essere diversa. Eppure vesto in modo dimesso, con un completo informe, grigio, dalla castissima ispirazione stile radical chic. Non indovino i pensieri dei compagni [...]
Aveva una faccia molto vecchia, ma la sua statura ed il modo in cui camminava dimostravano che aveva solo dieci anni. Si sedette sulla panchina con loro. E poi mostrò loro quello che aveva in mano. « Questo era il nostro orologio da cucina », disse, e li guardò tutti a turno a uno a uno, seduti [...]
C’era una volta, in un posto lontano, un regno sconosciuto ai più, abitato da un popolo che si faceva chiamare Brassicaceo. Era una popolazione tranquilla e variegata, con la pelle di diversi colori. Alcuni erano bianchi, ma c’erano anche i neri, i rossi… i più numerosi però erano i verdi, che [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Oggetti Smarriti:Bravo zeroassoluto, bellissima fiaba, like strameritato, a domani !!
VI Marta sgranò gli occhi, e il suo volto si fece pallido. “Ci siamo incontrate una volta, per caso. E poi non ci siamo più viste.” Ma Giuliano continuava a fissarla, come se volesse scrutare la verità nei suoi occhi. Giorgio osservava ogni movimento, registrando mentalmente ogni esitazione, [...]
Io che ho superato molte avversità. Molte tempeste, facendomi un bagaglio di esperienze non indifferente. Io che da quando ho capito che non si può piangere per qualcosa che non può piangere per te ho compreso che solo la tua vita e, come la vivi è importante. Non ho mai amato il denaro. Rende [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
zeroassoluto:Io da tempo, sostengo che se non ci fosse il denaro e la proprietà privata, [...]
Gennarino:zeroassoluto: bellissimo commento. Grazie! Ma purtroppo la società odierna [...]