Il grande amico di Carso era Ferdinando. Si conoscevano fin da piccoli. La vita gli aveva fatto percorrere strade diverse. Ferdinando era parroco di un piccolo paesino perso tra le cime delle alte montagne che sorgevano alle spalle del porto. Ogni anno, in occasione delle feste natalizie Carso era solito raggiungere l’amico per aiutarlo durante la messa della notte di Natale. Da quando aveva imparato a suonare la cornamusa era solito accompagnare la liturgia con melodie sacre. Ben presto Carso e la sua cornamusa divennero così famosi, che la gente che viveva lungo la strada che univa la città di mare con il paesino di montagna aspettavano il suo passaggio per trarre gioia dalla sua musica. Un anno Carso fu sorpreso lungo il sentiero da una fredda nebbia seguita da una fitta nevicata. In pochi minuti scomparirono tutti i punti di riferimento. Un forte vento gelido trasformò i soffici fiocchi di neve in duri pezzi di ghiaccio che colpivano senza pietà il volto del poveretto. Carso come suo solito affrontò le difficoltà con una grandissima forza d’animo. Cadde molte volte, quando si rialzava lo accoglieva il vento e la neve gelata. Un freddo tremendo cominciò ad impossessarsi del suo corpo. Per la prima volta nella sua vita conobbe la paura. Quando ormai tutto sembrava perduto, Carso intravide tra la fitta nevicata la sagoma di un gigantesco albero. Strinse i denti e con le ultime forze residue raggiunse la base di quel gigante. Sotto le sue fitte fronde l’inverno non era riuscito a fare breccia. Carso si accasciò alla base del grande tronco. Mentre attorno a lui l’inverno ruggiva rabbiosamente, guardò verso l’alto. Tra i fitti rami dell’albero c’erano tantissimi cespugli di vischio. Le bacche bianche, che spuntavano tra il verde delle foglie, brillavano come diamanti.

- Perché non hai bussato? Sai che tu sei benvenuto in qualsiasi momento. - Carso aprì gli occhi. Chinato su di lui c’era l’amico Ferdinando. Ma come mai non si trovava più sotto il grande albero? Si alzò e lasciò che il suo amico lo avvolgesse in una calda coperta di lana. Si sentiva strano. Nonostante fosse stato fuori tutta la notte non aveva freddo. Certo la coperta di Ferdinando gli faceva comodo ma non era necessaria. Non sapeva spiegarsi come era giunto fin li, poi guardò verso lo zaino, e vide una bellissima ghirlanda di vischio posta attorno agli spallacci. Il ricordo della notte appena passata lo travolse lasciandolo senza fiato. Era sotto il grande albero. Le bacche del vischio brillavano come diamanti. Quando la luce si affievolì apparvero bellissime donne alate. Lo circondarono e cominciarono a ridere. Le risate cristalline risvegliarono in lui la gioia di vivere che il gelo dell’inverno aveva cercato di sopprimere. Carso tolse dalla sacca la cornamusa e cominciò a modulare una melodia profumata come l’estate, calda come amorevoli abbracci, delicata al pari di tenere carezze, dolce quanto il canto d’usignolo, più travolgente di una risata. Queste note piene e magiche si alzarono fino sopra l’albero poi ricaddero al suolo. Nella caduta si sparpagliarono tra i rami che le raccolsero e le sparpagliarono ovunque, contribuendo ad addomesticare i rigori dell’inverno. Carso suonò per tutta la notte facendo divertire le fate del vischio e le creature del bosco. Grazie alla musica della cornamusa si formò una gioiosa processione che scortò Carso fino alla porta dell’amico Ferdinando. Da quella notte, ogni volta che Carso suonava la sua Cornamusa regalava a tutti quella gioia senza tempo che aveva vissuto in quella magica notte. 

Tutti i racconti

0
0
4

Bello, bellissimo!

18 December 2024

“Ehi, ancora non hai caricato le valigie?” disse Miriana entrando nella grande cucina che occupava tutto il piano terra della villetta di Villa Ciambra. “No, parto domani, spero. L’auto non parte, la devo fare controllare, spero si risolva in giornata” rispose Giacomo alla domanda di sua sorella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
6

Intelligenze

18 December 2024

«Perché?» chiese Lazarus Kurtz, avvocato. Era una domanda insolita, ma tutto il caso era insolito, perciò… «Sono un disinventore» ripose l’uomo ammanettato «e vengo dal futuro. Un probabile futuro. La prego, non mi deluda. Non imposti la difesa sull’infermità mentale». Kurtz sbuffò «Signor...» [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
6

Un altro giorno

18 December 2024

Conosce a memoria i nomi di tutti i mocciosi del quartiere. E loro fanno salti di gioia ogni volta che la incontrano, aggrappandosi alle sue gambe e ridendo a crepapelle, finché le loro mamme, seccate, non li portano via con qualche stratagemma, lasciandola sola a contemplare la strada davanti [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Gianpaolo Furia: Incipit bello,intenso e nitido nelle parole e nella descrizionne. Subito si [...]

0
0
6

Una sera

18 December 2024

Quando Marcello Biraghi entrò in cucina, scoprì che il ragazzo di sua figlia sarebbe rimasto a cena. Era almeno il terzo ragazzo che Patrizia invitava a cena in due anni. Questo a Marcello sembrava di averlo già visto almeno un paio di volte e sua moglie era in grande confidenza. Lo irritava quell'attitudine [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
10
31

Tulipani rosa

17 December 2024

Non sono mai stata brava con le parole ma questa volta ce la metterò tutta. Quindi ascoltami senza interrompermi e prendimi la mano. Volevo dirti grazie per avermi accompagnato un paio di mesi fa in ospedale, a fare una TAC. Sei entrato senza permesso in pieno centro città nella zona a traffico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: ecco, entrare nei panni di una donna o viceversa, nello scrivere non è [...]

  • Teo Bo: Grazie Patapump.

3
8
27

La postina suona sempre due volte 3/3

17 December 2024

Nei giorni successivi, ogni volta, attendevo con allegria il doppio suono del citofono, temendo che, per un motivo o per l'altro, Alice potesse non passare per la via. La sua presenza era un motivo di speranza, una possibilità in più che mi era concessa per aggiungere qualcosa di nuovo alla nostra [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Si tratta di un racconto credibile: quanto a lui, abitudini consolidate, [...]

  • Dario Mazzolini: grazie anche a Luca e Rubrus per i commenti. Alla prossima volta. Con stima [...]

5
11
85

Papààààà!

17 December 2024

Un intenso magone gli vibrava in gola, You Tube continuava a proporre canzoni che sempre più scavavano tra i ricordi di Luciano suscitando emozioni che gli gonfiavano il cuore. Era sempre così nei giorni importanti, quelli segnati in rosso nel calendario, soprattutto al mattino, quando dopo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
21

Effetto domino

17 December 2024

“Sono un panino. E non so neanche il perché", ormai questo pensiero faceva capolino nella mia mente ad ogni mio risveglio, rattristandomi sin dal mattino. Fingere di non conoscerne il motivo era squallido, ma non avevo alcun’ intenzione di incominciare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: A me è piaciuto molto. Attuale e ben scritto.

  • U1494: ben scritta e di un argomento fi attualità

2
6
23

La postina suona sempre due volte 2/3

16 December 2024

Non so se fu un caso o cosa, so che capitò all'improvviso. Avevo lasciato un biglietto vicino alla cassetta delle lettere “Citofonare due volte a lungo”. Non sono sordo, solo che il mio udito è calato e gli apparecchi acustici che mi hanno proposto costano tantissimo e poi, a dire la verità non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: fa piacere notare la cura descrittiva dei dettagli, dalla macchina agli accenni [...]

  • Dario Mazzolini: carissimo Scrittore, grazie di cuore per avermi letto. Sono lusingato per le [...]

8
21
66

Il Nascondiglio

La pace nel rifugio dell'anima

16 December 2024

Mi chiamo B. Sono una cagna, non una cagnolina. Anche se sono di medie dimensioni, questi diminutivi mi sono sempre sembrati riduttivi. Sono fiera della mia natura. Ho 17 anni. "Una bella età!" direbbero molti, ma per me non ha nulla di bello. Sono piena di acciacchi e da qualche anno ho perso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
2
10

La melodia delle fate del vischio. Seconda parte.

16 December 2024

Il grande amico di Carso era Ferdinando. Si conoscevano fin da piccoli. La vita gli aveva fatto percorrere strade diverse. Ferdinando era parroco di un piccolo paesino perso tra le cime delle alte montagne che sorgevano alle spalle del porto. Ogni anno, in occasione delle feste natalizie Carso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piacevole favola natalizia; d'altra parte cornamuse e zampogne sono quasi [...]

  • Piccola stella: Sei un contastorie. mi è piaciuta. grazie

3
9
27

La postina suona sempre due volte 1/3

15 December 2024

In paese mi chiamano l’ombroso o lo scuro. Non hanno torto. D'altra parte vivo una vita solitaria, metodica, quasi autistica, chiuso nel mio piccolo mondo inerme con i suoi piccoli odori. Non ho più affetti a cui voler bene e dedicarmi, ho però i ricordi che spolvero regolarmente. Abito da solo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Bavissimo Dario!
    Giorgio somiglia molto a tutti quelli che vivono da 'separati [...]

  • Dario Mazzolini: carissimo amico mio mi piace molto la tua riflessione. Grazie di cuore ❤ per [...]

Torna su