Arriva un istante preciso in cui entri, per scelta, in una vita diversa.
Scegli sempre il tuo avvenire.
Qualsiasi cosa comporti.
Le inferriate grigie di questo parco sono gelide.
Ma mai quanto la mia determinazione.
Sembri un parco abbandonato. Ma non lo sei per niente.
Qui ci sono solo salici.
Li ho piantati io. Uno per uno.
L'autunno accarezza le vostre chiome. Ma non toccherà le vostre anime.
Il tramonto è alle porte e sento già la vostra voglia di vivere.
L'aria fresca, fredda e pungente mi ricorda il mio passato.
Mi chiamarono Neva. Perchè ero libera e imprevedibile come la neve.
Il tempo passa. Settecento anni sono tanti.
Sono legata a tutte voi.
Ad ogni donna. Ad ogni anima che sceglie di non avere rimpianti, ma soltanto possibilità.
Mi hanno chiamato fata, strega, anima dannata, maledetta, angelo o semplicemente mi hanno evitata.
Non c'è mai un tempo giusto per noi.
Da qui si vede la baia delle meduse.
E il tramonto tinge di arancio ogni cosa.
Vi sento.
Siete tutte qui con me.
State uscendo dai vostri sepolcri.
Gli alberi, per stanotte, vi lasceranno andare.
La notte di Ognissanti vengo da voi. Le mie anime ribelli.
Voi che avete scelto di restare e di aiutare.
Narra la leggenda che tutti coloro che vengono qui a pregare saranno esauditi.
Narra la leggenda che le anime chiuse nei salici piangenti di questo parco verranno in vostro soccorso.
Gli alberi secolari raccolgono tutte le vostre suppliche.
Eccovi... ci siete tutte.
L'arancio sfuma nella notte argentata da stelle lucenti.
Stanotte cambieranno innumerevoli destini.
Neva del cimitero dei salici piangenti.
Sono una di voi, ma non mi sono arresa.
Stanotte verrò da voi e non ci sarà pietà.
Non ho pietà per i veri demoni.
Voi avete paura di noi.
Ma i veri demoni sono tra voi.
Ed io sto venendo a prendermi il vostro cuore.