Il magma umano dei visitatori era come sempre composito e variopinto.

Dalla coppia 'larga' di fianchi che mostrava problemi di staticità fisica e mentale al gruppo di suonatori di musiche popolari con le loro solite litanie abbastanza noiose e all'apparenza tutte uguali suonate ad libitum; dall'inserviente un po’ distratto alla coppia di ultrasettantenni alla continua ricerca della strada verso la felicità; dalla titolare del Centro, idealista fino al midollo e sull'orlo di un crac finanziario, al neo-divorziato in cerca di compagnia, e così via.

 

Intanto il gruppetto arrivò di mattina presto, in tempo per organizzarsi bene. Bisognava ispezionare la zona prima di entrare in azione.

 

Il maggiore tedesco Ernst Frank, di stanza a Caserta durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva trafugato una piccola scultura del Bernini in uno dei musei cittadini. In fuga verso Roma, alla notizia dell'avanzata degli Alleati, aveva nascosto l'oggetto, ben confezionato, nel fienile di un cascinale nelle campagne dell'agro casertano, intenzionato a tornare a riprenderlo.

L'oggetto era di valore inestimabile ma l'uomo non aveva fatto i conti con la Storia!

Alla fine era stato costretto a fuggire in Germania per evitare di essere fatto prigioniero.

Rientrato a casa, gli era rimasto il rammarico di non essere rientrato in possesso della scultura. Aveva segnato su una mappa il punto preciso dell'occultamento e ne aveva parlato con i figli. In seguito, col trascorrere degli anni, nessuno di loro aveva voluto prendere in considerazione la cosa.

 

Solo di recente il nipote, Ernst Frank III, venuto in possesso delle carte del nonno, aveva deciso di organizzare la spedizione per recuperare, chiaramente in modo furtivo, l'oggetto prezioso.        

Aveva preso contatto con alcuni amici italiani e li aveva raggiunti a Roma. Dopo aver studiato le mappe e aver preso coscienza della situazione, avevano deciso di agire non per caso quella domenica.

Il Centro era stato costruito proprio sulle rovine del vecchio cascinale e allora bisognava scoprire dove era sistemato in passato il fienile e se ne rimaneva traccia.

Intanto il gruppetto s’intrufolò fra i visitatori, in quel giorno d’inaugurazione dell'Azienda Agri-turistica costituita di recente proprio dai soci dello stesso Centro.

 

Anche questi "eroi", però, non avevano fatto i conti con la Storia!

La mattinata trascorse con la presentazione del Centro e con il pranzo a base di ottimi prodotti autoctoni.

Intanto il gruppetto si guardava intorno ma non trovava soluzioni possibili.

Dove era finito il fienile?

 

Nel pomeriggio ci fu una visita di gruppo a una Cappella diroccata nelle vicinanze. Era stata bombardata durante le due Guerre Mondiali ma non era stata abbattuta del tutto, anche se ben poco rimaneva della struttura originaria.

E proprio per ringraziare la buona sorte, la popolazione dei paesi limitrofi aveva eretto, a poche decine di metri di distanza, un'altra Cappella in onore della Madonna (cui erano intitolate entrambe).

 

Intanto il gruppetto era rimasto nei locali del Centro per analizzare la situazione con più tranquillità.

Purtroppo, non erano riusciti a venire a capo di nulla e dell'oggetto prezioso nemmeno l'ombra, per cui avevano deciso di ripartire, in serata, con le sacche vuote.

 

Che cosa era successo?

 

Gli Alleati avanzavano perlustrando anche le zone dell'Agro casertano.

Il soldato George Kosleck fu inviato proprio in quel cascinale a fare un'ispezione con altri commilitoni. Entrato nel fienile, cercando sotto la paglia con la canna del fucile, sentì un rumore sordo, di materia dura. Scavò con le mani e trovò il pacco contenente la piccola statua.

Non era un conoscitore d'arte, ma il manufatto gli piacque e decise di portarselo a casa.

Lo infilò nello zaino e continuò il percorso. Sei mesi dopo era a casa.

Ora l'oggetto prezioso giace, anche un pò deteriorato, su di un qualsiasi mobile, in un qualsiasi salone di una qualsiasi villetta a schiera, in una qualsiasi piccola cittadina dell'Oregon settentrionale.

Tutti i racconti

2
4
17

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: '... cosi via, veloce, tra Galassie sconfinate, senza una sosta, tra mondi [...]

  • Adribel: Ironico, sarcastico, amaro, eppur vero.

1
0
8

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
5
16

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Ciao Walter. Ma come... non ti piace la faccia del mio nipotino? Anche Pata, [...]

  • Lawrence Dryvalley: La Steffilongo procurerà altri lavoretti a Vito, forse non scherzava [...]

3
2
20

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Che malinconia

  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

10
12
81

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
13

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

1
5
17

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Le Poste possono trasformarsi in un girone infernale se capita la giornata [...]

  • Teo Bo: Grazie Law per il benvenuto e per esserti divertito leggendomi. Aspetto tuoi [...]

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
24

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su