Persone che potresti conoscere: Silvia Moreno
«Wow! Chi è sta biondona?», si domandò Luigi mentre se ne stava pigramente connesso su Facebook attraverso il tablet. Dopo essersi sfregato le mani in maniera elettrizzata, come un delfino curioso andò velocemente a spulciare il profilo della ragazza.
Dalle informazioni del profilo scoprì che erano della stessa città, di anni venticinque, di professione commessa in una nota profumeria e che il campo “Familiari e relazioni” risultava vuoto.
Infine, si prodigò a visualizzare attentamente un discreto numero di foto e senza tentennare passò all’attacco con una richiesta di amicizia.
L’iniziativa non gli mancava di certo, complice la troppa sicurezza che aveva di sé, tra l’altro programmandosi l’ennesimo trofeo da conquistare.
Passarono due giorni e nonostante la “preda” utilizzasse assiduamente il social network, inserendo costantemente post pubblici e alcune foto, tra cui un nuovo selfie che sostituì la precedente immagine di copertina, il “cacciatore” venne ignorato.
Luigi non volle arrendersi, le mandò un messaggio su Messenger con delle emoticon ed esponendo che desiderava necessariamente conoscerla.
Finché, la mattina del giorno seguente, ottenne risposta senza però essere annoverato tra i contatti.
«Ciao, guarda che sono fidanzata!»
Il provolone interpretò la frase di Silvia un modo come un altro per fare la preziosa, del resto non c’erano foto che testimoniassero il suo status da impegnata, inoltre traspariva palesemente che era single anche per via di alcuni interventi postati sul diario del social network.
La menzogna non sortì alcun effetto su di lui e tentò con una frase d’effetto, una frase che in precedenza con altre ragazze aveva funzionato alla grande.
«Peccato che sei fidanzata! Ah, se non lo fossi stata… non ti avrei dato pace!»
La risposta di Silvia non tardò a venire.
«A dire la verità non ho un ragazzo. Beh, visto che tiriamo in ballo la parola “pace” mi sembra doveroso dirti questo: ho sempre avuto a che fare con dei mascalzoni, ragion per cui cerco una persona che finalmente MI DIA pace! E comunque, sei un bel ragazzo. Ti saluto!»
Luigi tentò una controrisposta di riparazione, ma con grande rammarico si accorse di essere stato bloccato. Scosse la testa deluso, imprecando tra sé e sé e allo stesso tempo ammise di aver giocato male la sua carta preferita.