E' domenica, il giorno del Signore.

Non per Mirko. Per lui è il giorno delle donne. I suoi 19 anni nella tasche e la voglia di conquista nelle mani.

La piazza è una savana, le ragazze le sue prede. Cammina sicuro all'ombra della grande chiesa, si aggiusta la collana di caucciù e con la mano scosta il ciuffo di capelli che gli ricade sul viso.

Le vetrine dei negozi diventano specchi improvvisati che gli rimandano la sua immagine di sciupafemmine. Si guarda intorno. La farmacia all'angolo, il bar sulla destra con i tavolini fuori, la pasticceria a sinistra. Tacchi, gonne, borse in ogni dove. Innanzi tutto bisogna saper scegliere in quel gran buffet, ma Mirko in questo è un maestro.

Ci siamo. Due gambe lunghissime passano vicino a lui e catturano la sua attenzione. Le vede avviarsi verso la pasticceria, mentre ondulati capelli corvini raccolti in una coda di cavallo ondeggiano a destra e sinistra, simili ad un pendolo.

Come un felino la punta.

Rimane immobile a cercare di far convogliare istinto e tattica nella mossa vincente.

Si sistema la camicia, si pettina i capelli con le mani e corruga appena la fronte.

E' quasi pronto per sferrare l'attacco. Respira a fondo e avverte un odore inebriante e inusuale. Il profumo dei pasticcini, arrivato sin lì, si amalgama con la scia di quello lasciato dalla ragazza appena passata. Ne nasce una nuova, meravigliosa fragranza.

Che voglia di una cassatina, che voglia di altro.

Mirko la segue, la urta non per caso. La ragazza sembra stranita. Lo vede, ma non lo guarda, quasi infastidita procede ignorandolo.

"Poca roba" pensa lui.

"Da dietro sembrava meglio" e intanto squadra altre gambe e altri volti. L'adrenalina in circolo di nuovo. Il mondo in una piazza.

 

 

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