Adoro la figura del principe che per principio non cambia principio. E non solo.
Non è rilevante se il principe risulta azzurro, bianco o arancione, l’importante è che abbia dei sani princìpi nonché si contraddistingua da moltissimi principi che si credono dei principi, invece in realtà di principe hanno ben poco, se non il solo titolo di principe. Inoltre, per un valente principe non c’è niente di più nobile che essere di parola.
Citando una frase di Tito Livio: A cattivo principio cattiva fine.
Colui che disse 'sto veritiero aforisma non era un principe, ma bensì uno storico romano che di princìpi ne capiva eccome.
Nell'eventualità che un principe si dovesse legare sentimentalmente ad una principessa, Reale o figurata che sia, sarebbe errato prometterle… castelli in aria. In tal caso, il suddetto andrebbe contro a determinati e fondamentali princìpi.
La Bibbia dice: Il principio è la fine.
Ecco, un principe seriamente credente non può che condividere tali sacre parole e al contempo sa che Dio è il fulcro della vita, o meglio, il principio di tutto.
Parliamo un po’ di cinema.
Chi non ha mai visto Il principe cerca moglie datato 1988 con Eddie Murphy? Nel lungometraggio l'attore americano interpreta immancabilmente il ruolo princip(al)e, qui nello specifico uno spigliato principe africano. Tuttavia, più visiono il DVD e più mi convinco che sarebbe stato meglio intitolarlo Il principe cerca rogne. Eh, per quante gliene capitano!
Nel 1992, il simpatico mattacchione di colore recita in Il principe delle donne. A dirla tutta in questo film, a dispetto del titolo, non c’è nessun principe, infatti il protagonista è un dirigente pubblicitario, donnaiolo, maschilista ed esente di buoni princìpi.
Ma sì, l'importante è che il divertentissimo Eddie faccia ridere, volendo lo possiamo pur sempre etichettare un principe… della risata.