Quando la morte si presentò,
giovane e bella lei mi trovò,
la presi a calci, la presi a morsi,
e le sue grinfie le presi tra i denti,
per un istante lei mi mollò
ma poco dopo ricominciò.
Mi disse: “Bella, non vuoi venire?
Ti porto con me dentro al fienile.”
“Dentro al fienile io non ci vo’
lasciami in pace e dico di no.”
La vidi allora un po’ pensierosa,
si grattò il mento e si mise in posa:
“Sono venuta da molto lontano
per prendere questa tua giovane mano,
se non me la dai io vado in bianco
sarai per sempre una spina nel fianco.”
“Oh, tutto lì?” Le dissi sprezzante
“Ti fan paura le vesti bianche?
Perché di nero tu sei vestita
ma non mi sembra una buona riuscita.”
Quella si offese, la prese male
e disse: “Forse torno a Natale.”
“Se torni a Natale, vecchia megera,
ti tiro un pandoro appena vien sera.”
Si ritirò, offesa e stizzita
con la sua falce e di nero vestita
da quel momento più non tornò
ma se ritorna ridico di no.