E' la neve che viene dal mare,
pescatori che vanno a pescare,
e raccolgono i frutti del mare
un dono d'amore, un dono d'amore.
Nelle mani un gelo polare,
sulla fronte ghiacciato sudore,
sui vestiti l'odore del sale
che viene dal mare, che viene dal mare.
Mi ricordo i suoi biondi capelli,
le sue labbra color dei coralli,
e quegli occhi che non puoi scordare
colore del mare, colore del mare.
Amor mio, io parto stasera,
tornerò, chi lo sa, in primavera,
sai purtroppo ti devo lasciare,
perchè chiama il mare, perchè chiama il mare.
E' la neve che viene dal mare,
in silenzio la vedo cadere,
e cadendo lei copre il mio cuore
ma non copre l'amore che io sento per te.
E cadendo lei copre il mio cuore
ma non copre l'amore che io sento per te.
Questo è il testo di una canzone che avevo scritto alla morte di Frabrizio De Andrè (Faber) 11 gennaio 1999, rimasto inedito. Quel giorno faceva molto freddo e, come sempre accade qui in Liguria, la neve arrivò dal mare.
Il testo era andato perduto, insieme a tanti altri miei scritti a causa della rottura del computer, per fortuna il computer della mia memoria per ora funziona ancora bene e oggi l'ho ritrovato in un angolino di essa. Ho voluto condividerla con tutti voi, lettori di LdM.