A scuola ci insegnano molte cose, ad esempio che abbiamo dinanzi un futuro da schiavi, come degli stronzi.
Ci allenano in previsione di questo periodo di schiavitù, dandoci dei voti nelle prove per verificare se abbiamo capito il programma svolto; ci condizionano così tanto, con i voti, che tra compagni di classe ci si chiama per votazione, non per nome!
-Ciao, cinque!
-Ciao, otto, come stai?
-Insomma. Ieri l'ho scampata bella!
Stavo per beccarmi un sette ma alla fine sono riuscito a portarmi a casa un bel otto meno meno.
Io, ovviamente, sono quello chiamato "cinque".
E i professori? Come ci chiamano i professori? Ci chiamano per cognome, ma dentro di loro hanno incorporati i nostri libretti scolastici, in più aggiungono anche un parere personale.
-Uhm. Questo è Tizio. Un bravo ragazzo. Studia moltissimo. Gli metto sempre bei voti,per questo, anche quando non se li merita. Quest'altro, invece, è Caio. Anche lui un bravo ragazzo, certo, non studia quanto Tizio, però per Natale mi regala sempre il calendario dei carabinieri, ed io ADORO i carabinieri!
Santo cielo. Questo è Sempronio. Pessimo studente. Non si impegna e, oltretutto, non mi regala neanche il calendario dei carabinieri. Se le va a cercare, in fin dei conti!"
Io sono Sempronio, neanche bisogno che lo dica.
Il risultato di questo sistema, sapete a cosa porta? Alla pazzia. Davvero.
Un mio compagno, una mattina, è andato fuori strada con la macchina, tanto era teso per un'interrogazione.
Qualche giorno dopo viene da me e mi dice:
-Hey, cinque! vuoi un passaggio?
-No, grazie, otto e tre quarti!
-Ma c'è sciopero dei mezzi!
-Fa niente...
E chi si fida più? Non è il solo, ad essere impazzito. Ho visto fior fior di giovincelli uscir di testa per un dannato numero.
Non importa a nessuno imparare.
A COSA SERVE IMPARARE?
A COSA SERVE IL CONGIUNTIVO?
A COSA SERVONO LE EQUAZIONI?
VORRO' MICA FARE L'EQUAZIONISTA, DA GRANDE?!
E CHI E' 'STO PROUST, E COME MAI HA SCRITTO UN MATTONE SUL TEMPO PERDUTO?
Io non sono mai stato schiavo dei numeri, forse perché alle elementari, quando ce li hanno spiegati, non assistevo alla lezione con la dovuta attenzione; al contrario, però, seguivo con molto interesse le lezioni
di italiano.
Diventando così, schiavo delle parole.