IO E IL PROFESSORE

 

Gli Dei 1°

 

 

- Oggi il professore lo vedo particolarmente depresso, ha lo sguardo opaco, forse non ha dormito questa notte, qualche pensiero deve averlo disturbato e certamente ora toccherà a me ascoltare le solite lagne e i suoi mugugni, vediamo con chi se la prende oggi.

- Buongiorno professore, avete visto che giornata, ieri pioveva ed oggi uno splendido sole,

- Ciao Cocò, sì, proprio una bella giornata, ma oggi non sono dell’umore adatto, ho fatto dei brutti sogni e sono ancora scosso, come sai io non credo molto nell’istituto della religione e non posso certo rivolgermi a lei in questi frangenti. Vuol dire che ne farò a meno come sempre, parleremo un po’ io e te così mi scarico un po’ della tensione e dei turbamenti che ho addosso. Ti ricordi di cosa stavamo parlando l’altro giorno? Mi sembra che accennavamo proprio alla nascita delle religioni nel mondo preistorico, a tal proposito sapresti dirmi com’è nato il primo re e come siamo arrivati dopo secoli e secoli ad avere dinastie di regnanti quasi infinite. Da dove deriva questo potere, come fa, questa casta di persone che, pur nascendo nello stesso periodo, si è ritrovata, poi, nel corso della storia, ad impossessarsi in maniera definitiva del potere sui popoli. Seguendo lo stesso iter, la religione, o meglio le dottrine religiose, divennero il punto fermo di riferimento di tutte le nascenti popolazioni. In ogni angolo del mondo esistono vari culti, nati in base alle latitudini, al clima e al modo di vivere della gente che vi abita. Questi culti diventarono, attraverso i suoi rappresentanti, sempre più potenti, indispensabili e intoccabili. Questa fede, imposta a volte anche con la forza, diventa in breve tempo, una bandiera; il vessillo che identifica ancora oggi, un popolo da un altro. Ogni nazione ne ha adottata una e ognuna si differenzia dall’altra, dalla più semplice, come i totem in legno degli indiani d’america, alle piramidi sacrificali degli Incas, alle triadi orientali basate su pensieri puramente filosofici.

- Scommetto che anche voi pennuti avete un vostro Dio che fra voi adorate, o mi sbaglio?

- In verità professore, si narra che, in un tempo lontanissimo ci fu una grande aquila, lo spirito del cielo, che si sentiva sola e allora, per circondarsi di esseri simili a lei creò con dei potenti battiti di ali, in vari posti del mondo, una infinità di uccelli di ogni forma e grandezza. Non so dirvi se questo sia vero o meno, ma noi ci crediamo e quando capita rendiamo onore al grande spirito, perché non si senta solo nella sconfinata solitudine del cielo immenso.

- Splendido, amico mio, lo immaginavo, nessuno sfugge alla necessità di avere un punto di riferimento sopranaturale

- Tornando a noi, voglio raccontarti dei greci, non quelli moderni, ma del popolo che abitava quelle terre in tempi molto lontani. Furono loro i creatori di tutte le discipline umanistiche e artistiche, le stesse in uso ancora oggi. Sono stati i greci che hanno creato anche il mondo degli Dei che hanno accompagnato i popoli del Mediterraneo per molti millenni. Un mondo parallelo e interattivo con quello reale. Un popolo d'esseri immortali che abitava su un monte, la cui cima si nascondeva nelle nubi, un’infinità di Dei, una stirpe infinita, dove ognuno aveva un ruolo da interpretare. In teoria dovevano vigilare e interagire con gli uomini, aiutarli nei momenti di sconforto o di necessità. La loro natura, umanizzata ad arte dai loro creatori, li rendeva gretti, meschini, vendicativi e violenti. Chi aveva pensato a creare questo mondo parallelo, li aveva forniti di tutte le peculiari caratteristiche, insite dell’essere umano.

- Con queste premesse era logico attendersi comportamenti recepibili dagli uomini. Applicavano i loro poteri con tutte le imperfezioni degli uomini. Si comportavano né più né meno come gli esseri umani, pur essendo Dei immortali. I greci la sapevano lunga, erano preparati in tutte le discipline, dalla filosofia, alla matematica, all’algebra, alle tecniche militari. Adoravano gli Dei perché sapevano che senza delle guide e, rigidi regole, si rischiava l’anarchia totale. La religione serviva per mantenere un ordine mentale e una disciplina che univa le genti sotto uno stesso credo. La concezione però che avevano dell’operato di queste divinità, era tale che serviva loro da paravento per ogni calamità che poteva accadere al popolo. Tramite le imperfezioni di questi esseri supremi, il popolo greco si creava un alibi. Attribuivano ogni evento negativo alla malevolenza degli Dei. Le guerre, le catastrofi, gli amori rubati, i raccolti andati a male e persino le gravidanze interrotte fra le greggi; era tutta colpa degli umori instabili degli Dei. Gli stessi romani, succeduti nei secoli dopo i greci, fecero propria questa religione continuando con gli stessi criteri. Si limitarono a cambiare solo i nomi, adeguandoli ai loro costumi. La vita del popolo era segnata, in ogni istante, dalla presenza ingombrante di queste Divinità. Questo mondo è esistito per migliaia d'anni, era la religione di stato dei romani che, come si sa, conquistarono buona parte del mondo conosciuto di allora. Nel corso della loro storia, i romani s’imbatterono in altre forme di religione in uso nei popoli conquistati. In principio rispettavano i diversi credo religiosi, permettendo ai popoli sottomessi di adorare i loro Dei, quando si trovarono invece a confrontarsi con una nuova idea, il credo del Dio unico, le cose cominciarono a complicarsi.

- La religione monoteista prevede un Dio unico da adorare come Essere supremo. Questo essere, secondo il credo, è artefice di tutto ciò che esiste al mondo, uomo compreso, ed è sopra di ogni cosa. Questa concezione, arrivata fino ai giorni nostri, nasce fra le tribù israelite, tutta basata su passaparola, leggende, passate da padre in figlio attraverso i secoli. All’epoca non esisteva ancora, una scrittura, come la conosciamo noi. Le tradizioni si tramandavano a voce, con tutte le dovute riserve sul fatto che, tramandare a voce alla fine, il messaggio iniziale, arriva deformato e completamente diverso da quello iniziale. In seguito gli ebrei fecero di questa storia un libro, una specie di diario storico delle vicissitudini vissute dove la presenza del Dio era la parte predominante.

- Questo Dio degli ebrei doveva essere giusto verso il suo popolo, e con chi applicava i suoi insegnamenti, ma molto vendicativo nei confronti d'eventuali nemici e non osservanti la sua legge. Le sue dimostrazioni di collera erano violente e molto spettacolari. Lo scopo era quello di incutere timore nei pavidi, negli indecisi e nei nemici. La collera di Dio puniva sempre gli empi.

- Ad un'attenta lettura di questi libri, cosiddetti sacri, si nota facilmente l’adattamento di quell’Essere Supremo alle esigenze e alle necessità del popolo ebreo……

- Scusate professore, state parlando da troppo tempo, voi vi stancate, io sono già stanco, perché non vi fermate, ci riposiamo un poco e, magari, domani continuate. Devo dire che l’argomento è interessante, ma discuterlo tutto in un giorno diventa pesante, non credete?

- Hai ragione amico mio, a volte mi lascio prendere la mano e parlo troppo. Certo, ora vado a riposare poi mangeremo qualcosa,

- Già beato voi che potete cambiare ogni giorno, a me toccano sempre questi semi stantii che sanno di medicina e conservanti. Non avete della frutta fresca?

- Per il momento ancora no, Cocò, non ti preoccupare, dopo scendo e vado a comprarti qualche mela.

 

Tutti i racconti

0
0
0

Fatalità

04 July 2025

Tra le vigne senza grappoli maturano nembi di tempesta, e gli sguardi del sudore, delusi, sul cuscino della notte senza nome temono i tradimenti dei cieli senza tetto dove quietarsi, Grandine nel vento senza ragione, e acque senza clemenza piegano antiche e vinte ginocchia sul suolo umiliato [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
0

Non guardare quella finestra (1/2)

04 July 2025

Quattro anni fa, quando mi sono trasferito in questo palazzone putrido e spelacchiato, non cercavo niente di speciale, solo un buco abbastanza economico dove le pareti non mi ricordassero mia moglie. Ero fresco di separazione, fresco di licenziamento, fresco anche di una depressione che mi scavava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

12
13
47

Il figlio

03 July 2025

Sono terrorizzata. Ho freddo. Lo sento. Non riesco a muovermi, non posso muovermi. Sono paralizzata. Vorrei urlare, voglio urlare. Non riesco. -------- Non sono pentita. Ho deciso. Non lo voglio, non ti voglio. Ti rifiuto perché sei un rifiuto. Solo a pensarti mi viene il voltastomaco. E questi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ornella: Testo molto duro. Ho fatto fatica a terminarlo. Da' voce a tutte le donne [...]

  • Dario Mazzolini: grazie a Lorenzo e Ornella. Ho voluto raccontare senza giudizi. Mi spiace [...]

8
12
132

Rothmans Demi

03 July 2025

Ci piaceva scambiarci gli odori, i sapori e i respiri. Ci piaceva mischiarci l'anima fino alle ossa come a consumarci, a disarmarci, ogni volta. Ci piaceva fonderci in un unico focolare al centro della stanza, con le finestre chiuse e le luci spente. Eravamo noi a dare colore alle pareti. Ci spalmavamo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta e mi accodo ai complimenti e considerazioni già espressi. [...]

  • Walter Fest: Benvenuta, mi raccomando non mi prendere per un bastian contrario, non mi hai [...]

8
13
46

Sono uno scrittore povero

(Un povero scrittore?)

02 July 2025

Sono uno scrittore, ma non voglio spaventare nessuno, a parte i bambini sotto il metro e mezzo. Sono uno scrittore inclusivo, ma non esagero perché non è mai bello, soprattutto in pubblico. A proposito, sono uno scrittore in cerca di personaggi pubblici possibilmente ricchi che sanno cosa significa [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Io credo che anche gli scrittori che scrivono per sei mesi nei boschi prima [...]

  • Giovanni: Vi ringrazio per l'attenzione. In ogni commento c'è qualcosa [...]

7
8
35

Parto Lunedì

se non c’è sciopero dei treni.

02 July 2025

Ho sempre detto che sarei partita un lunedì qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi. Ti avrei fatto una sorpresa al tuo bar preferito, dove scribacchi, mangiucchi, prendi il caffè e ti guardi intorno. Ma non sai quando e neppure io sapevo quando. Ora lo so. Perché oggi ho [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita ondine che bel racconto. spero a breve di leggere il seguito. Brava. [...]

  • Miu: Questo racconto è un treno che parte piano, poi accelera e ti lascia [...]

13
19
71

Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
9
35

Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e... pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Senza parole... ma:
    👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏...

  • Dax: onore a Nico. like

10
9
40

Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lord Silvius: Mai titolo fu più ben azzeccato per un racconto. Cerrto che correre [...]

  • Adribel: Racconto carino, riesce ad incuriosire e a trascinare fino alla fine.

3
8
29

Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie ragazzi!
    Chiarisco:
    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

  • zeroassoluto: P.S.
    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

3
2
20

Techetechetè

29 June 2025

Il ticchettio triangolare tetragono ad ogni tentativo tortuoso, traccia, tragicamente, un tragitto tormentato tipicamente tratto da una terminologia trappista tutta terra terra, totalmente tendente ad una trasfigurazione teatrale tutta tarallucci e trippa! E questo è veramente troppo! Ma, se tanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
24

Il caricatore di elio liquido

29 June 2025

Il furgoncino bianco con le scritte blu procedeva lento nel traffico, diretto verso l'ospedale. Enrico guardò l'orologio sul cruscotto. Lo stavano già aspettando. Era infatti un'emergenza e non un rabbocco programmato. "Si vede che ci sono stati dei problemi” pensò, qualche perdita magari. La [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Prendersela con un fratello che ti ha LIBERATO della moglie, invece di abbracciarlo, [...]

  • Teo Bo: Ciao CD. Secondo il mio più che opinabile parere, l'espediente narrativo [...]

Torna su