New York – Niagara Falls, 3/9/2012
Il nostro viaggio prosegue. Alle 8 del mattino, con un cielo nuvoloso, proseguiamo alla conquista di Niagara Falls. Il tom-tom segna 7 ore di percorso, quindi cerchiamo di stare tranquilli e procedere con calma.
Il traffico è scorrevole, ogni tanto incontriamo qualche scroscio di pioggia, attraversiamo i monti Hapalachian e tanti boschi.
Usciti dall’autostrada ci dirigiamo verso una strada “Sali-scendi” che attraversa ameni paesini. Le case in legno con i tetti aguzzi, i balconi fioriti, praticelli e bandiere a stelle e strisce che sporgono dal portico. Case dai mille colori vivaci: bianche, azzurre, gialle, blu, rosa, qualcuno azzarda persino un pervinca. Il tutto trasmette serenità. Ogni tanto scorgiamo minuscoli cimiteri sulle colline vicino al paese. Sembra di trovarsi dentro ad un libro di fiabe.
Tanto è ridente il paesaggio che neppure ci accorgiamo della lunghezza del viaggio, ci lasciamo alle spalle la pioggia e giungiamo alla meta sotto ad un caldo sole.
E’ metà pomeriggio quando arriviamo a destinazione. L’albergo è come sempre a due piani, auto davanti alla stanza, piccola piscina invitante.
Sistemiamo i bagagli e ci tuffiamo, rilassandoci.
Alla sera via in perlustrazione: dopo pochi minuti di auto ci ritroviamo sul percorso che costeggia le rapide del Niagara! Troviamo un bel ristorante tipico e, per una volta, dimentichiamo i panini.
Il cibo non è cattivo ma, come al solito, troppo condito, ne consegue un’altra notte insonne, nella quale però abbiamo ancora viva la vista delle cascate illuminate dai fari colorati, uno spettacolo davvero unico!
Niagara Falls, 4/9/2012
Un cielo nuvoloso ci augura il buongiorno.
Subito dopo colazione partiamo alla volta delle Cascate.
Prima tappa le rapide viste la sera precedente e i getti d’acqua che si tuffano lanciando verso l’alto grandi sbuffi di vapore.
Gli scoiattoli, numerosi, ci saltellano attorno alla ricerca di cibo, sono davvero buffi. Durante il percorso nel parco incontriamo anche gabbiani e anatre che, senza alcun timore, ci osservano stupiti da distanza ravvicinata.
Verso le 12,30 inizia a piovere, il cielo si oscura notevolmente e una fitta nebbia cala. Al riparo di un alto ponte consumiamo un veloce spuntino, questa volta abbiamo trovato della frutta che, dopo la pesantezza del cibo della sera precedente, ci solleva la digestione. Nel frattempo la pioggia cessa e velocemente raggiungiamo la Cascata Horseshoe; lo spettacolo lascia davvero senza fiato. Le nuvole di vapore si alzano in aria con prepotenza e il rumore è assordante. Dalla parte opposta la riva canadese da dove partono i battelli che portano i turisti sotto ai getti delle cascate.
Inizia ancora a piovere, questa volta con forte insistenza. Siamo nel bel mezzo del Niagara Falls State Park, la nostra auto è lontana, avremmo ancora desiderio di rimanere lì, di visitare le Cave del Vento, l’osservatorio con il ponte trasparente, ma ormai, nonostante la nostra attrezzatura anti pioggia, siamo bagnati fradici e l’insistenza di questa pioggia a tratti violenta non ci lascia alternative.
Quando arriviamo al Lodge siamo zuppi! Tutto bagnato…
Non importa, ne valeva la pena di vedere uno spettacolo simile, il suo ricordo ci accompagnerà per il resto della vita!