Del vento e del mare
della nostra gioventù
un giorno parleremo
davanti al fuoco di un camino
quando il tempo avrà infierito su di noi
come una tempesta lasciandosi dietro
alberi senza foglie e rughe nei tronchi
e neve fra i capelli riempiendo di ricordi
i nostri cuori.
Quel vento che ti scompigliava i capelli
quando correvi sulla sabbia e io
a inseguire il tuo profumo
fino ai margini di quell’azzurro
che sussurrava onda dopo onda
parole suadenti e suoni di violini
e tamburi e canti di sirene.
Parleremo del mare d’inverno
con le sue tempeste nelle notti buie
e noi al riparo che ridevamo
della sua furia, delle sue onde tumultuose.
Diremo del tempo d’estate, del sole caldo
quando il mare accoglieva i nostri corpi
con carezze lascive di acque appena mosse.
Del vento e del mare, testimoni
del nostro tempo felice che fu di giovinezza
e intreccio di mani e di corpi
ricorderemo ogni giorno, ogni singolo
momento di quella felicità ormai perduta.