VIVERE E RECITARE NARRANDO
Con il mio narrare, evado verso altre intuizioni ,altre interpretazioni . Sotto le stelle mi muovo con il mio narrare ,vado verso l’inferno , verso di te. Sotto ò muro, cammino, barcollando il capo. Tanti panni spasi , cielo di tanti anni fa. In questo mio immaginare , mi congiungo con tutto il resto , con ciò mi resta . Con cristo , con questa società . Scale ,salgono , scale ,scendono, verso questo mare , verso questa spiaggia ,spoglia di ombrelloni . E alla fine di queste scale ,c’è una croce ed un uomo , attende un miracolo avvenga . Attende gli angeli, ritornino a cantare . Il signore perdona, ogni personaggio , ogni passante , ogni peccato.
Recitare, per cercare un diverso significato di sé.
Narrare per essere una vita diversa.
Ascoltare ogni voce interiore.
Ascoltare la voce di ogni personaggio.
Seguire questa idea raminga in bilico sopra un rigo.
In equilibrio con ciò, resta di questa vita.
Ascoltare , questa realtà ,parlare d’amore.
Esplodere, esplorare questa verità .
Assettate sotto a luna , raccontami quello hai visto:
Ho visto tanti, andare e venire , entrare ed uscire.
Non hai preso il tram, venendo.
Ero troppo occupato a rullarmi uno spinello
Sei stato in paradiso , hai visto per caso Pietro ?
Sono stato a Mergellina , mi hanno fatto
mangiare cozze e fagioli .
Poi ho visto uno spicchio di luna,
specchiarsi sopra il mare.
Ho visto ,questa vita trascinarsi dentro un ossessione.
Frasi tramutarsi in sesso , farse piccirelle , minuscole .
Tanti lumini accesi davanti ad un immagine sacra,
Tanti morti , ballare al suono di una samba
Io mi sono bevuto una birra.
Poi ho passeggiato sotto il braccio di mia moglie
Ehi hai visto per caso Teresa ieri sera ?
Lo vista danzare sopra le onde del mare
Ho seguito un lunga processione.
Ho visto qualcosa ridursi in un breve lamento .
Una favola ,bruciare nel suo fuoco.
Questa è la storia di uno strano personaggio .
Credeva di essere un attore , era invece un gatto squattrinato , recitava a soggetto per strada all’occasione . Un lungo curriculum teatrale . Un esistenza passata in diversi centri di salute mentale. Tante sconfitte dietro le spalle. Una moglie, tanto bella, le faceva da spalla , grassa con degli enormi occhi celesti. Rosse labbra vermiglie. Era un attore senza arte , senza parte ed amava la sua vita. Si ubriacava di varie trame, di glorie e passioni, di canzoni , di vino , fumava spinelli , fumava nuvole e smog. Fumava varie vite spese in fretta . Ne faceva esperienza per poi mettere in scena, recitandolo . Era forse un personaggio immaginario , penserete , un uomo qualunque, come me ed aveva una bella moglie, con cui faceva l’amore ogni notte.
Oggi vado a recitare al vecchio teatro del porto .
Indosserò il mio vecchio frak.
Attento amore non prendere freddo
Sei cosi carina , mi sembri una bambolina
Mi hai ingannata di nuovo.
Hai venduto l’anello del nostro matrimonio .
Ho trovato la bolletta del monte dei pegni.
Si deve pure mangiare
Immaginavo una vita migliore
Sei sempre la mia bambolina.
E tu il mio tormento.
Il mio dolore .
La mia corona di spine.
La mia rata da pagare.
La mia vergogna.
Sono una donna.
Vivo come una derelitta.
Sono una donna cannone
Sono una donna è sogno di fare l’amore.
Sono una moglie.
Non sono una santa.
Sono un tuo personaggio.
Hai ragione
La mia logica è composta di visioni
Intrisa di varie bestemmie.
Vacci piano amore.
Hai ragione , friggo nell’incoscienza.
Un lago pieno di pesci
Una casa , non abbiamo , viviamo in una roulotte.
Sotto le stelle si vive meglio
Vorrei cambiare vita.
E fai un sorriso
Mi sono messa questo vestito rosa per farti contento.
Ora vado a lavoro
Ci vediamo stasera.
Sarei pronta a partire con te.
Andiamo insieme in America ?
Reciteremo il nostro amore , per essere noi stessi.
La vita è un saper recitare la propria idea di recitare . Sapere recitare è saper vivere, saper illudere gli altri , far credere , siamo tanti e nessuno. Recitare è questa vita , la quale scorre tra le nostre parole. Rimanere immobili o in movimento sopra un filo logico di tante logiche , tra varie retoriche , ella ci conduce a credere , d’essere attori e interpreti di una vita troppa impegnata ad essere una vita vera. Un falsità di forme fasulle , fuse nella loro fantasia. Nel loro essere se stesse . Nello scorrere, nel vedere , nell’immaginare, cerchiamo sempre un'altra possibilità per essere qualcosa altro.
Credo , stasera reciterò pinocchio
Sarebbe meglio Geppetto
Troppo sdoganato
Sono nato per essere lucignolo
Ma recito pinocchio
Mi è simpatico.
E una parte segreta di me
Forse non ho il vestito adatto
Dovrò procurarmi un naso lungo
Forse ,farei meglio a vestirmi da fata turchina
Percorrere le strade del mondo con il gatto e la volpe
Giungere al campo dei miracoli
per poi ripiantare la mia illusione di vivere.
Ripiantare le mie ultime monete d’oro
Andando ,narrando , attraverserò il bosco
per essere poi impiccato di nuovo ad un albero cavo.
Sono pinocchio è picchio duro
Sono Geppetto è porto una parrucca color arancio.
Finirò dentro la pancia della grossa balena
Ballerò e canterò la mia vita
Saprò mai recitare la mia parte.
Davanti tanta gente.
In compagnia di mio padre.
In compagnia di tanti e nessuno.
In compagnia di questa esistenza.
Verso un altro episodio
Un'altra storia
Un'altra citta
Un'altra vita
Spero di ritornare ad essere un bambino
Spero di rivedere mio padre e mia madre
Di diventare finalmente un bravo burattino.
Di saper recitare e vivere per continuare a narrare quello ho visto e sentito , attraversando il bosco , nella sera oscura
in compagnia di lucignolo e della fata turchina.
Vita ,mi hai attratto dentro un altro tranello
Un anello
Un vestito nuovo
Una nuova compagnia
Un nuovo sogno
Una nuvola
Una cicala canta dentro un cespuglio
Vedo una stella cadere
Io cammino con lucignolo
Sotto la luna con la fata turchina
La vita è una breve recita
Un lungo sogno
Un breve canto attraverso questo racconto .
Io recito il mio vivere e celebro la mia esistenza.