sono stato felice........avevo 24 anni.........son tornato quel giorno a casa con un treno da Rimini, una felicità camuffata da un leggero velo di consuetudini, di amore e rispetto, l'Inganno era dietro l'angolo.

Era il 14 agosto del 1995, esattamente cinquant'anni prima fu decretato la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma ne stavo preparando una tutta mia, un conflitto interno che si sarebbe propagato a tutti gli Animi che conoscevo.

Quel giorno, lo rammento molto bene, sono partito per il mare con quattro amici e con il treno arrivammo alla stazione Centrale di Rimini, mi diedero un po' di cose da portare per aiutarli, un ombrellone e alcune racchette da spiaggia, ci avviammo verso il camping dove avrebbero montato una grossa tenda che un paio di questi affezionati ragazzi trasportavano e fin qui tutto bene, si scherzava si rideva ci si comportava da amici insomma.

Arrivati lì dovevo attendere il mio turno davanti ad un cancello bello grosso per entrare quando invece i miei amici erano già all'interno e questa cosa mi aveva fatto storcere il naso, avevo un bigliettino numerato scritto velocemente a mano con una biro. Finalmente dopo un paio di ore toccava a me entrare nel camping, bastava che chiamassi uno dei miei amici ed il gioco era fatto.

Non si presentò nessuno di loro, gridai i loro nomi e piansi, volevo divertirmi, volevo essere felici come tutti gli altri, esiste un Destino avverso? bè, lo scoprì quel giorno, erano le 19 ed ero fermo in piedi davanti al cancello ad aspettare ancora e ancora e ancora.....

Pensai che oramai non c'era più nulla da fare, davanti a quel cancello rimasi sol io...me ne andai. Da solo col borsone nella mano destra e l'altra mano che era nella tasca camminai per almeno un chilometro, trovai una piccola pensione, volevo dormire una sola notte per poi partire il giorno dopo per tornare a casa. Feci due gradini lentamente, ero esausto, provato, ed entrai, chiesi alla ragazza dell'accoglienza se avevano una camera per una notte sola, altrimenti sarei andato a dormire in spiaggia, la risposta che mi diede congelò il Tempo attorno a me era come se in quell'istante si fosse bloccato ogni cosa le persone che entravano dalla porta della pensione a quelli che erano pronti per salire nelle stanze anche il granello di polvere che fino ad un secondo prima si muoveva assieme agli altri mentre chiedevo informazioni muovendo velocemente le mani, era tutto fermo, un momento di pace che celava invece la mia indignazione. "non abbiamo stanze libere, mi dispiace" mi disse.

Oramai erano le otto di sera, sentivo che il mio morale e il mio fisico mi stavano lasciando piano piano come fossi una foglia che si stacca delicatamente dal ramo di un albero scendendo inesorabilmente verso terra, ma proprio in quell'istante così adorabilmente sbaragliato scorgo una mano che ferma la discesa di quella foglia, era la padrona della pensione. Vedendomi stremato mi disse che non c'era bisogno di dormire all'addiaccio sarebbe stato pericoloso, potevo stare in lavanderia e che mi avrebbe preparato un angoletto con un materasso e delle lenzuola a mo' di loculo giapponese ovviamente accettai, mi sdraiai, le palpebre erano come il piombo, chiusi gli occhi quasi all'istante ma proprio mentre stavo per rilassarmi di soppiatto arriva la ragazza dell'accoglienza che mi disse quasi sussurrando che potevo dormire in un vero letto, che si era liberata una stanza, erano le dieci e mezza di sera, accettai senza riserva.

La mattina dopo uscii dalla stanza, pagai e con quel poco che mi ero portato nel borsone me ne andai dalla pensione salutando tutti qielli dell'accoglienza.

Arrivai a piedi dopo 800 metri alla stazione di Rimini, mi feci il biglietto e tornai a casa.

Avevo 24 anni e per un momento sono stato veramente felice e quel conflitto che mi ero creato nell'animo si era quasi placato qualche giorno dopo quando uno di quei ragazzi con cui ero partito mi chiese scusa, lo ricordo molto bene, il suo nome doveva essere Ernesto ma non lo era, il suo nome vero è stato Infamia.

Tutti i racconti

3
3
20

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
17

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
4
15

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
    @Dario: un corso accelerato [...]

  • L’esilioDiRumba: Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]

2
9
14

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

2
1
8

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

3
3
30

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

2
3
17

La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • L’esilioDiRumba: Ciao @Dario, apprezzo il tuo commento praticamente immediato e la tua opinione. [...]

  • Adribel: Solo, è questo il punto, essere soli, capita, a molti.

6
8
26

Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

2
5
20

Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
9

CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su