Ci avete mai fatto caso che per ogni cosa che ci appare faticosa in genere diciamo: “è stata un odissea”, per ricordare appunto il faticoso e turbolento viaggio di Ulisse-
Oppure diciamo: “è stato un travaglio”, sempre riferendoci alla fatica di un viaggio,
Quindi in entrambi i casi menzioniamo la fatica di un viaggio per far comprendere la difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per sistemare un determinato problema-
Ricordiamo che travaglio si dice anche di una partoriente, menzionando il suo viaggio nel mettere al mondo una nuova creatura.
Tutta la nostra esistenza è un travaglio. (Basta leggere il saggio su Rinascere di Jung).
Guardando la stampa della Tempesta del Giorgione, nella mia biblioteca, riflettevo sul Travaglio che essa rappresenta.
Il pensiero ermetico, la filosofia ermetica, la fisicità dell’Universo all’interno della Tempesta non fa altro che passare attraverso un Travaglio, caratterizzato dall’elemento fuoco rappresentato dal fulmine che si trova dietro la figura maschile e femminile.
Ogni travaglio quindi trova in seguito una sua determinazione e positività per giungere alla trasformazione.
Tutti quelli che vogliono tentare la trasformazione dovranno combattere contro se stessi e sacrificare parte di se.
Riflettevo e, dopo aver ascoltato una vecchietta al supermercato, che si lamentava per i prezzi dei prodotti aumentati quasi del 50per cento, e della sua pensione sempre uguale nonchè del fatto che nessuno fa qualcosa per portare un certo equilibrio, andavo così ragionando: sin dagli albori del mondo umano, i popoli si sono sempre ribellati in massa contro la tirannia, divenendo vincitori.
A volte intraprendendo lunghi viaggi, per raggiungere l’obiettivo di libertà e rispetto, ubbidendo alla legge naturale della trasformazione.
Qui oggi accade il contrario, i popoli, o almeno il popolo italiano, non si ribella-
Accetta le restrizioni dei governi, e la schiavitù che ne consegue.
Guardando l’immagine della Tempesta, riflettevo e ricordavo gli studi e le letture riguardanti la filosofia ermetica.
e, mi ha fatto ulteriormente ragionare sul fatto che tutto passa attraverso una trasformazione.
Il pensiero ermetico ci chiarisce che tutto passa attraverso un viaggio.
Un viaggio che troviamo, come ho accennato, anche nella fisicità dell’Universo nella Tempesta del Giorgione-
Per concludere. questo è un popolo defunto già da tempo. Non ama lottare, non ama vincere.
Ama delegare gli altri per le decisioni della sua vita senza manifestare alcuna reazione quando queste decisioni ledono il suo vivere quotidiano-
Ubbidisce a comando come un giocattolo nelle mani di un bambino, e non ama trasformare la propria vita, la propria esistenza per il rispetto di se stesso,
per la sua famiglia e per il bene dei suoi figli ai quali insegna la stessa sua vigliaccheria.
Il discorso è molto più complesso ma non mi soffermerò per non tediarvi.
Se il popolo cerca, vuole una trasformazione politica e sociale deve lottare contro le sue paure,
la sua rabbia, la sua ignoranza e convincersi che questa lotta porterà ad una nuova luce-