Il filo rosso dell'Amore
Era un pomeriggio tipicamente autunnale e Aiko aveva terminato la lettura del suo romanzo preferito. Dopo una giornata lavorativa abbastanza pesante, era solito distendersi sul suo divano e dedicarsi a sé stesso lontano dal frastuono dei clacson della città e dallo squillo ininterrotto dei telefoni dell'ufficio nel quale lavorava da centralinista. Era dolce assaporare il silenzio, parola sconosciuta ai molti e che lo riportava in uno stato di assoluta calma e serenità interiore. Solo nel silenzio si riconciliava con quel mondo che da bambino era stato molto crudele con lui e che per moltissimo tempo l'aveva fatto soffrire. Nella sua solitudine trovava la Pace e spesso si isolava nel terrore di far sanguinare quel cuore lacerato da profonde ferite.
Quando usciva da casa, allontanava tutti coloro che volevano avvicinarlo convinto com'era che oramai nessuno fosse capace di amarlo e di accettarlo nella totalità del suo Essere. Una vita che Aiko immaginava diversa da quella che stava conducendo sino ad allora. Da bambino infatti, nonostante i suoi genitori avessero sempre rapporti tesi e conflittuali, sognava un futuro diverso fatto di relazioni sociali appaganti , di sentimenti , di emozioni. Tutto quello che la vita sembrava avergli negato. Ma Aiko era forte , intelligente e tenace nel lavoro come nella vita ,pieno di interessi e passioni che gli riempivano le giornate e che gli facevano presto dimenticare i propositi e i progetti che tardavano a concretizzarsi nella sua esistenza. Fino a che un giorno.....
Il Destino si manifestò e gli disse: « Vai amico mio, esci dalla tua camera, c'è una bellissima giornata ed è un vero peccato starsene a casa. Ti porterò in un posto fantastico! ».
Aiko accettò il consiglio ed uscì con il Destino che lo portò con il suo filo rosso in un posto magico e incantato.
Un luogo in cui nessuno era mai stato prima perché il Destino aveva scelto Haiku come l'"eletto".
D'altronde, lui si era comportato sempre bene e anche a costo di rimanere solo aveva scelto di vivere in modo diverso dagli altri, di condurre un'esistenza solitaria ma al contempo ricca di stimoli, di visioni, di fantasie, di elaborazioni del proprio vissuto che altri non erano in grado di compiere ma solo di giudicare. Lui era sbocciato , al sorgere del sole, come un fiore di loto, puro e limpido dalle acque più torbide. La sua anima splendeva e irradiava tutti. A quel punto il destino gli disse:
« Aiko è arrivato il momento da te tanto atteso . Dopo tanta sofferenza sei capace di stare in mezzo agli altri !» .
Aiko rispose; « Signor Destino, davvero? ».
Si, rispose il destino e ti dirò un'altra cosa. La persona con cui vorrai costruire una famiglia non è ancora arrivata a te perché vive in un altro paese ma siete legati da un filo rosso e siete destinati ad incontrarvi prima o poi indipendentemente dai loro comportamenti, da quelli degli altri, da eventi vissuti o da qualsiasi influenza esterna.
Aiko non volle credere a quanto detto dal signor Destino e continuò a vivere in solitudine . Fino a che un bel giorno .......
al lavoro, consultando la casella di posta elettronica , non si trovò una lettera scritta e firmata da Cho, il cui nome in giapponese significa farfalla. Una lettera in cui la fanciulla lo invitava a seguire il filo rosso che lo legava a lui per tutta la Vita.
Aiko si recò al loro primo incontro e si innamorò perdutamente di lei . Sentì che il suo cuore batteva forte e non riusciva a smettere di ascoltare tutto quello che negli altri non aveva mai notato: un'anima dolce e gentile che solo il Destino avrebbe potuto regalargli.