Nella vita quotidiana molte sono le persone che sistematicamente si fregiano della parola “amicizia”, solo e soltanto perché sono soliti frequentarsi tra loro o frequentare gli stessi ambienti. “Quello è un amico”, “siamo tra amici”, sono le frasi che spesso arrivano alle nostre orecchie, ma siamo   veramente sicuri che tutti sappiano che cos’è l’amicizia e il vero significato di questa meravigliosa quanto tartassata parola? L’amicizia dovrebbe essere quel sentimento di affetto reciproco tra due o più persone, basato imprescindibilmente sulla fiducia e sul rispetto, passando attraverso la stima, la disponibilità, l’altruismo, la verità. Spesso si catalogano con troppa facilità come “amici” persone conosciute da poco tempo e con le quali si instaura subito un rapporto confidenziale che va al di là della semplice conoscenza. Col passare del tempo però si è costretti giocoforza ad aprire gli occhi e la triste realtà si presenta immancabilmente davanti agli occhi. Ergo, si comincia a prendere coscienza della varietà di persone che si frequentano o che ci circondano; si scoprono così gli “invidiosi”, cioè quegli individui incapaci di gioire dei successi e delle fortune altrui, insoddisfatti del proprio io e che si sentono sminuiti nei confronti delle persone che frequentano e cercano, senza riuscirci, di raggiungerle e magari superarle, e al loro insuccesso reagiscono cercando di svalutarle agli occhi degli altri e magari di danneggiarle. Altro genere di persone che si manifesta sono i “falsi”, individui che con il loro sorrisetto sempre in vista te lo mettono elegantemente al culo in tua assenza, salvo scambiarlo con quello degli altri quando parlano con te. Sono persone senza palle, che non avranno mai il coraggio di dire le cose in faccia. Sanno benissimo cosa stanno facendo, ne sono pienamente consapevoli, ma continuano tranquillamente a farlo, chissà, forse solo per sfizio o propriamente per la loro cattiveria. E’ poi la volta dei “bugiardi” ad uscire allo scoperto, i quali si dividono in persone che mentono per il gusto di mentire, i classici buffoni, e soggetti che mentono per raggiungere lo scopo di salvaguardare le cattiverie perpetrate ai danni degli altri, sono persone alquanto squallide. Rimangono i permalosi, persone che alla minima critica, sia questa verbale o di azione, che la moltitudine considererebbe inoffensiva, si risentono al punto di rendersi scontrosi e da isolarsi dal gruppo minacciandone l’equilibrio e la tranquillità. Discorso a parte sono le persone “facilmente influenzabili”, soggetti non necessariamente dotati di cattiveria propria ma   probabilmente molto insicure di loro stessi, e  che per questo motivo finiscono per seguire i consigli e le azioni degli altri. E arriviamo infine agli “Amici”, se ne rimangono, persone dotate di un  sentimento di affetto, di stima, di solidarietà, di disponibilità verso altre persone e che si fanno trovare sempre pronte al  momento del bisogno, persone senza secondi fini. Due o più persone possono essere definite dei  “veri amici” se sono in grado di condividere tra loro segreti e complicità, se hanno fiducia reciproca e possono sempre contare l’uno dell’altro, se si capiscono con uno sguardo, se dispensano un sorriso al momento giusto e sanno sacrificarsi per il bene dell’altro, in pratica se parlano lo stesso linguaggio.  Trovare contemporaneamente  tutti o quasi questi pregi nelle persone che ci circondano è difficile, molto difficile, per questo motivo gli amici, i veri amici, quelli con la “A” maiuscola, sono veramente pochi, sono sufficienti le dita di una mano per contare tutti quelli che si incontrano nell’arco della propria vita.

 

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