Quei due libri da rendere in biblioteca devo pur ritrovarli; libri sul comò messi su due colonne, libri sul comodino e su quel tavolino di vimini, fanno da base alle magliette stirate...in libreria non li cerco, non sono
lì.
Ma è il lavoro della memoria, riprendere in mano libri in luoghi dimenticati, questo l'ho letto e non mi è
piaciuto, Kundera lo tengo ancora fuori che mi insegna sempre qualcosa, i romanzi imprestati a mia madre,
che lei foderava per non sciuparli, e che non ho ora il coraggio di sfoderare.
Dov'è quella baldanzosa che canticchiava ironica e alzava gli occhi al cielo?
Libri con foglietti piegati a metà, ed è la copia di quella mail che ho letto tante volte, un uomo gentile che non sapeva di ferire. E le mie risposte.
La dedica affannata su un libro dei banchetti comprato a mio figlio, i bordini gialli, non l'hai più letto Dessì, vero?
E la foto sbiadita di me in hotel come segnalibro, più bionda di come pensavo.
Il biglietto di compleanno di te lontano, un biglietto grande, che si apriva con la musica, dalla busta rosa shocking che mi ha messo allegria, una delle tue avare dediche d'amore.
Un'agenda morbida di pelle, con un laccetto tutto intorno per chiuderla, una ragazza con la cintura: senza date, l'ho usata a casaccio per tutto, anche per quel primo viaggio in treno verso te.
Il sole in faccia di quel mattino che sbuca dalla pagina su cui ho stenografato: mi sto innamorando.
Il ritorno in treno, ognuno il suo, e tu che mi scrivi: sono felice.
Biglietti appesi allo specchio, quelli che cadono come per gravità, se tolgo un libro dal comò su cui si
affacciano: biglietti che mi guardano come fossero alla finestra, ed io la piazza che li anima.
Maura che dopo un dieta scrive: sei proprio bella!
Erica che, in inglese, dice che la famiglia è gli amici che ci scegliamo.
Le foto del nostro coniglio sul balcone, mentre mangia la mimosa.
E nell'ultimo libro il biglietto per la mostra di Schiele, vista con quell'uomo gentile e che mi scrive ancora 'per te ci sono sempre', perchè tutt'e due sappiamo cosa significhi rimanere amici e ci diciamo che è un peccato aver perso Picasso, e forse anche un po' noi.

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La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

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Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

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Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

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Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

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La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

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La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

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Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

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