Mi risvegliai disteso in terra tra il letto e la finestra, il sole era già alto nel cielo e il suo bagliore infastidiva le mie pupille, l’afa cominciava a farsi sentire. Ero in compagnia di un fastidiosissimo cerchio alla testa, la mia camicia emanava un acre odore di alcool, facevo fatica a connettere. “Devo aver dormito parecchio”, pensai guardando l’orologio, era quasi mezzogiorno. Ero abbastanza confuso, camminavo per la stanza appoggiandomi ora alla parete ora all’armadio, una doccia fredda mi riportò fisicamente ad una  condizione accettabile mentre la mia mente faticava a carburare. Mi diressi in salone e sprofondai sul divano, non prima di aver spostato una bottiglia vuota di Johnny Walker, sicuramente la responsabile della mia condizione fisica; la stanza era in condizioni pietose, abiti sparsi qua e là, sul tavolo i resti di una cena a due, ora preda di una manciata di mosche, in terra un bicchiere in frantumi. Cominciavo a ricordare vagamente qualcosa, o meglio qualcuno, Debora. Già, Debora. L’avevo rivista  la sera prima dopo tanti anni, da quando si trasferì nel Michigan scegliendo il lavoro al nostro amore e diventando un’affermata manager aziendale. Fu un duro colpo per me, molto meno per lei che decise di mandare in frantumi un amore che durava da anni. La invitai a cena a casa mia ed accettò immediatamente, cominciammo con un drink mentre iniziò a raccontarmi della sua nuova vita  d’oltre oceano e del suo lavoro. Disse anche che si era sposata con un pilota dell’American Airlines Group che era sempre in viaggio per il mondo. Dopo di ciò il buio, la mente si annebbiò e non ricordai più niente, ed ora ero lì, sul divano, solo. Improvvisamente i miei occhi si posarono su di un foglio poggiato sul tavolo, bloccato con la base di un bicchiere. Mi alzai a fatica dal divano e lo presi, cominciai a leggere. “Non ti ricordavo così a letto – c’era scritto -  sei stato fantastico questa notte. Addio. Debora.”  Maledetta bottiglia di Johnny Walker!!

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La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

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Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

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Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

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Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

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La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

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La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

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I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

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Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

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Egregio Sig.Ictus

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Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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