HO VISTO
“Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi…”
Ho visto milioni di bagnanti senza speranza, dai corpi deformati da anni di sedentarietà invalidante al chiuso di asfittici e mortificanti uffici e di malsane fabbriche fumanti.
Ho visto padri e figli, dai corpi gonfi e flaccidi, abbrutiti da un’alimentazione ricca di estrogeni, ormoni, antibiotici e tossine chimiche, precocemente invecchiati da uno stile di vita sedentario e invalidante che si godevano sul bagnasciuga il flusso costante delle piccole onde che lambiva le estremità dei loro arti inferiori. Altri, immersi fino a livello dei fianchi (perché incapaci di affrontare il brivido tonificante di una temperatura non ancora in linea con loro parametri da pensionamento anticipato), si cimentavano in inutili e retoriche conversazioni di rito, alternate da risatine senza gioia, accomodanti cenni di consenso e la solita telefonatina al cellulare.
Ho visto bambini e ragazzi, avvolti da una nuvola d’onde magnetiche, onde radio e micro-onde. Li ho visti camminare ciondolanti fra polveri sottili e fumi tossici; senza fiato, inerpicarsi sopra montagne di rifiuti speciali e scorie tossiche e poi, come in un incubo, planare su infinite discariche di effimera vanità, fra miasmi velenosi e corpi nudi senza organi. Altri, accasciati sotto un cielo senza nuvole, senza sole e senza stelle, cercavano nel vuoto di un oblio sintetico una sola ragione per fare ritorno a casa, fra una madre senza latte e un padre senza braccia. Ho visto bambini e ragazzi saziare la loro arsura nelle acque fetide di un delta stagnante, fra uccelli agonizzanti, pesci morti e chiazze di petrolio.
In quel tempo limbico, sospeso a metà fra il nulla e la follia, solo l’eco lontana di un tamburo scandiva il cadenzare funereo di un dolore senza vergogna e di una vita senza domani. Così ho gridato: “C’è qualcuno..?? Qualcuno mi risponda..!! C’è qualcuno..??”.
L’orizzonte si era dissolto dentro un muro d’ombra che adagio, adagio inghiottiva ogni parola e sussurro, gemito di dolore e più recondita speranza. “Dov’è lo Stato..??” - tornai a gridare. “Qualcuno mi risponda!! Dov’è la Chiesa misericordiosa..?? E i suoi pastori dove sono..?? Dio!! Ci sei..?? Qualcuno mi risponda..!!”.
Ho visto ragazzi e bambini senza più lacrime e futuro, mortificati nel cuore e scandalizzati nell’anima da uomini potenti senza pietà e passione, dai corpi marcescenti e aliti fetidi.
“Non c’è proprio nessunoo!!”, gridai ancora, con tutto il fiato che avevo nei polmoni quando, da sotto una lamiera contorta comparve il raggiante sorriso di una bambina bionda dagli occhi verdi colore del vecchio mare. “Sono io papà.. sono Sofia..”, disse venendomi incontro: “Non mi riconosci più..??”.
Gianni Tirelli