Verde. Di quel verde fresco e rassicurante di nuove promesse che hanno le foglioline appena nate in primavera, mosse dal vento appena accennato che le fa vibrare come i cimbalini di un tamburello.
I rami nuovi spuntano dai consolidati rami anziani, che hanno passato gli anni a lottare tra le dure prove dell'inverno.
Il tronco ben sagomato, generoso nelle forme e appena appesantito da un ventre che ha donato i suoi frutti.
Le radici ben piantate nella terra, salde e rinfrescate da un ruscello che la disseta,, nelle immediate vicinanze.
Il viso è dolce, ma l'espressione è triste e gli occhi sono socchiusi presi dal dondolio della danza lieve e aggraziata, il collo lungo appena inclinato da un lato, e il mento leggermente sollevato. e labbra appena socchiuse emettono una dolce nenia che ricorda le filastrocche di una nonna tanto amata, e che tanto l'ha difesa fino allo stremo, finché le fu possibile, finché non venne allontanata.
Bloccata.
La testa le gira quasi fosse sotto l'effetto di una droga. Una danza sul filo del rasoio tra la dichiarazione di una resa ad un destino crudele, cattivo, senza amore, l'abbandono per sempre alla disperazione e alla depressione, e l'aggrapparsi alla forza delle sue radici e alla flebile speranza che tutto questo finisca una volta per sempre... una volta per tutte.
Il sole del mattino le rischiara la mente e le riscalda il cuore, ma l'anima spezzata in due mai più sara' riparata. Mai più vorrà sentire il calore di un abbraccio, la profondità di uno sguardo sincero, i suoi occhi sono velati dal terrore di lasciarsi andare nuovamente e sa bene che riaprire il cuore la farà soffrire. Oramai spezzata nella volontà, violentata nel profondo sa bene che mai più saprà amare come l'ultima volta.
Potrà forse affezionarsi a qualcuno che si prenderà cura di lei fino all'ultimo respiro.
Di qualche anima buona che le bagni le radici tutti i giorni e che ami ogni suo ramo, che ne contempli la crescente bellezza, che ascolti il suo canto come fosse stregato da ogni suo verso e da ogni aggraziato movimento. Che possa accettare di essere ricambiato anche solo da un rispettoso silenzio.
Il suo splendore solitario l'accompagnerà attraverso i giorni che le restano da vivere.
Si sorprenderà infine ad attendere ogni mattina il suo nuovo compagno che le parlerà piano, sperando che in un tempo non troppo lontano quelle radici finalmente si staccheranno da terra portandola a danzare libera insieme a lui.
Una nuova dimora di fronte al mare.
Finalmente sarà sganciata da ogni pesante fardello che  il passato le ha intagliato nella corteccia, semplicemente accettando che il passato fa parte di lei ma che non ha più potere.
I giorni a venire saranno leggeri, pieni di calore e sole e la generosa presenza del suo gentile compagno le toglieranno finalmente la tristezza dal cuore.
Le foglie prenderanno a cadere ad una ad una, finché un giorno anche l'ultima lascerà l'ultimo ramo avvizzito e rinsecchito.
Trasportato dalle onde un tronco raggiunge la riva. In una cavità una gemma brillante rosso intenso, antico tesoro di una vita preziosa come solo quella di una vera guerriera può esserlo.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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    Buona giornata

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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  • Rubrus: Si diceva lo stesso della TV, del cinema, dei fotoromanzi... internet è [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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