Sciaò! Como estas!? Ciao, todo bien, y tu? Lo spagnolo e la svizzera, il ritorno... Di nuovo già brilli, di nuovo mi invitano al tavolo, seratona! Ho introdotto dei cocktail per "tirare sù" il bar e stasera tutti mi chiedono mojito e altri intrugli. Quindi, vai di mojito, vai di ruhm e aranciata, avanti e indietro dal tavolo della coppia di ubriaconi, belli ma ubriaconi, finalmente arrivano le due e tutti vanno a dormire. No, loro non ci vanno. Il mio capo e un suo amico si siedono a un tavolino dietro al loro e quando, per l'ennesima volta, mi invitano, mi siedo accanto alla ragazza. E il discorso riparte da dove l'avevamo lasciato qualche notte fa: sesso con lei. <<Io non sono geloso perché tu sei una donna, vi faccio una foto insieme? Dai!>>. Facciamo una foto, io e lei, abbracciate. <<Un'altra! Tu le dai un bacio!>>. Vaaa bene, bacio su una guancia. <<Buona, con le mani>>, mi sussurra il mio capo. In effetti, due carezzine gliele ho fatte, dietro la schiena. Indossa un abitino stretto stretto, è perfetta e piccolina, coi tacchi alti mi arriva giusto al viso. Ci sediamo, io le dico: <<Tu tienes de provar con una mucher...>>, in spagnolo, a beneficio del ragazzo. <<Ho la concorrenza in casa>>, dice il mio capo. Lei mi si avvicina e mi prende una mano, guarda uno dei miei anelli, accarezza il dito, rispondo alla carezza, mi guarda e dice: <<Pourquoi pas?>>. Occhi negli occhi, piega la testa, la bacio, mi bacia, le mordicchio il labbro inferiore, il bacio è lungo... Gli uomini sono senza parole, un attimo di gelo. Il ragazzo si riprende: <<Boniteeee!>>. Guardo lei e le dico <<Un altro?>>. Ci baciamo di nuovo, più in fretta, stavolta. Lei mi parla, mi fa dei complimenti. Non sono stupida, vuole provocare il suo ragazzo ma lui è così ubriaco che non reagisce. Il mio capo si alza e va al bureau, poi prende l'auto e va a casa. Lo spagnolo mi chiede altro da bere, vuole la cocaina, come l'altra sera ma i trans non passano e mi tormenta. <<Non ho contatti con i pusheeeer>>, gli ripeto. Mi allontano, vado a pulire il bar, sento dei rumori, stanno litigando, lei gli ha tirato un bicchiere, si è ferita con i cocci di vetro, mi tocca disinfettarle il taglio, pulire sopra e sotto al tavolo, lei sale in camera, lui mi chiede di nuovo la coca e dice che lei è matta ma lui la ama e farebbe qualsiasi cosa per lei. Non l'avevo capito... E adesso? La ragazza esce di corsa dalla hall, corre in strada e lui dietro. Fanno due giri attorno all'hotel, gente preoccupata si ferma a guardare la scena... Io prendo una scopa e tolgo le foglie secche dal patio. Ritornano, di nuovo al tavolino (eccheccazz... Ma andate a dormire??), lei fa un altro scatto e via! Lui dietro, altri giri di pista! Di nuovo al tavolo. <<Vieni qui, siediti con noi>>. Sono le quattroooo! <<Andate a dormire, dài, domani andrà meglio>>. Finalmente, quattro e venti, <<Allora, noi saliamo...>>. <<Buonanotte, ragazzi>>, li saluto con un sorriso stretto, pensando "grazie, per quest'altra nottata inutile". E faticosa. Via, ripulire il tavolino, buttare le cartacce e le cartine di sigaretta, il tabacco rovesciato, i filtri imbevuti di alcol e aranciata... I trans tornano dal lavoro, proprio ora. Quando non è serata, non è serata. Finalmente sola! Sono le cinque, sono a pezzi, sono due disgraziati! Meglio così, meglio non fare roba con questi due, neppure solo con lei, chissà se hanno malattie... Certo, lei mi piace proprio, aveva un sapore dolce, come di... aranciata.