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Nel buio di certe notti, Mastro Piccolo camminava avanti e indietro sotto quel tetto immenso di natura. Aveva gli occhi grandi e occhialuti. Gli capitava spesso di pensare al primo Amore, quell'irragionevole primo Amore. Per anni credette di essersene liberato. Ma un "...ti amo e vado via" "No. Resta e partiamo insieme" sapeva di agro, di incompleto. Come quella volta che, saranno state le due di notte e a guardare il cielo gli riforniva la memoria. Di ricordi, di attimi, fuori pieni, dentro colmi. Era lei, la presenza d'un residuo, a donarlo al mondo. Si chiamava Estrema, a volte Puttana, in alcuni attimi, Sola. Prima di chiamarsi Mastro Piccolo era stato Bestia, Buio, infine Solo. Ed è qui che s'incontrarono, quando i vuoti, le mani, la paura e i sogni non ebbero più sfogo se non nei loro nomi. Avevano un letto grande, grande quanto quello dei re e regine d'una volta. Lo usavano poco. Dormivano in giardino, fra le carezze della sera e i baci neo arrivati. Come tutti i dannati s'amarono oltremodo e senza freni, senza riflessioni importanti, con la speranza che il sentore di qualcosa d'immenso sostituisse il male, accattivante e nevrastenico che dava colore a quello strenuo vivere. Si, si vollero, si cercarono da vicino, si strinsero e non posero limiti al respiro affannoso delle corse fuori dalla villa comunale. Come nei mesi di vendemmia colsero il frutto acerbo e lo mangiarono infettandosi, poi curandosi, leccandosi a vicenda, che belli che erano. Li ricordo così, nudi, con le gambe in mezzo al mare e la parte superiore del corpo esposta alle intemperie del Tempo. Pioveva quel giorno, l'Amore sembrava un ponte altissimo a collegarli. Sola, lo asciugava e restava muta e altre gocce scivolavano su Solo, al ritmo incessante della tempesta. Sorridevano.
Quando l'ultimo corpo d'acqua svanì.....
Piccola stella, 26 November 2024
LUNGA VITA A LDM
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LUNGA VITA A LDM C'è un luogo prezioso sospeso nel web che sforna ogni giorno interviste, poemi, racconti di ieri, di oggi e di dopo domani. Son letti d'un tratto, col fiato sospeso rubando [...]
Giuseppe Scilipoti, 28 November 2024
Castagne a Castelmonte
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Oggi si va a castagne a Castelmonte, sperando di prendere in castagna le castagne, sennò sai che du marroni. Percorro di gran carriera una strada sterrata piena di curve, lasciando dietro tutto fumo [...]
Dario Mazzolini, 20 November 2024
Il caffè col babbo
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È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento [...]
Lawrence Dryvalley, 27 November 2024
L'Addio
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Maija gettò con rabbia l’elmo e si tuffò in lacrime dalla scogliera prima che la raggiungessero. Il mare, spettatore finora imparziale, al suo comando fece scempio dei guerrieri trascinandoli sugli [...]
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Utente Anonimo
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Capitolo 1 Nato ricco, ma magrolino. Mentre giocavo dopo l’asilo, vedevo persone robuste vestite con abiti mai stati alla moda. Adoperarsi per campare del minimo sindacale. Facendo e dicendo cose senza senso. A un certo punto uno di quegli uomini si volta verso di me bambino e i miei parenti. [...]
Riflettevo sugli amori degli altri riflettendo sull’amore degli altri ognuno una rosa rossa ha avuto un languido tepore bollente cosi di picco diventai cieca interrogando gli affetti trascorsi; io sola, una pioggia a dirotto un nubifragio piombato in me io sola non voglio l’ombrello [...]
Perché bisogna correre? Sei su un treno o una metro di ritorno dal lavoro? Accorgiti di come il tempo scorre inesorabile. Tutto quello che fanno le persone intorno a te, come muta il tempo durante la giornata… prima sole, poi nuvole, poi di nuovo sole. L'orologio continua a scorrere, ma il punto [...]
Si chiamava Serafino. Era l'ultimo ospite arrivato al Conforto, una Comunità Alloggio per anziani situata nel messinese, dove lavoravo in qualità di Operatore Socio Sanitario. «Prima di avere problemi di deambulazione, mi dilettavo con la scultura. Tu, caro ragazzo, si nota che non hai un cuore... [...]
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Giuseppe Scilipoti:x PRFF: parole apprezzabili le tue, senz'altro valorizzano questo racconto [...]
JulyFlo:Stairway to heaven! there's a lady who's sure, all the glitters is [...]
Siamo alla vigilia di ferragosto. Mancano solo pochi minuti e potrò timbrare il cartellino e sarò libero di godermi alcuni giorni di ferie. Il telefono squilla. Durante la notte una macchina è andata fuori strada. La giovane conducente è stata sbalzata fuori dal mezzo ed è deceduta. Mi devo recare [...]
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Rubrus:Piaciuto molto. I becchini sono sovente, in narrativa, figure caricaturali, [...]
Teo Bo:Mi è piaciuta l'originalità, il contesto inusuale dei luoghi [...]
La verità è che non riesco a riposare pensando alla quantità di emozioni irrazionali, capacità intellettuali, e umori viscerali che ognuno si impegna a gestire per far funzionare ogni ruolo che investe nella propria vita. Modalità lavoratore dipendente, modalità studente, modalità imprenditore, [...]
Anche stamattina, Macchinone Nero mi ha fissato con tutto l'odio di cui è capace, quanto ne ha, pare inesauribile. Macchinina Bianca avrà un futuro nel mondo dello spettacolo, canto e mosse sciocche tutto il tempo, come sempre. Macchinina Grigia era lì, nervosa e impaziente, coi minuti, forse i [...]
Padre Callahan sapeva che perdere la speranza era un peccato. Sapeva pure che, da tempo, la Chiesa aveva rivisto alla radice il concetto di proselitismo. Convertite con l’esempio, non con la parola era il precetto cui adeguarsi. E, ovviamente, era una bella responsabilità. Un peso in grado di spezzare [...]
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L’esilioDiRumba:Quando io leggo i tuoi racconti, dalle mie conoscrnze attuali, non sto solo [...]
Rubrus:Sì, ma sono bruttarelle, anche se non si prendono troppo sul serio. [...]
“Ho freddo. Levami da quest'acqua gelata, fai qualche passo indietro, sono tutta bagnata. Se non ti sposti prenderò un raffreddore! Per favore, portami sulla sabbia” “Stai zitta e non rompere. Qui chi comanda sono io e poi come fai ad avere freddo... sei solo un'ombra!” “Ho freddo, ho freddo, [...]
Ho chiesto al vento Ho chiesto al vento di accarezzare i tuoi capelli, nutrirsi del tuo profumo ed espanderlo nell'aria per poi inviarmelo accompagnato dal suono delle corde di un violino. Affinché io possa inebriarmi di te. Una poesia in video: “Senza 'e te!” https://youtu.be/ukemqLCWwQs?si=UUG7s8kz4hc4pR3M [...]
C’era una volta, in un piccolo castello della Valle d'Aosta, due sorelle streghe di mezza età di nome Hyra e Fedora, assai pigre e indolenti. Vivevano di rendita, in quanto in passato avevano brevettato l'Antifreezee, una pozione portentosa capace di rendere per quattro o cinque ore un qualsiasi [...]
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Rubrus:Un po' apprendista stregone, ma un po' anche "La spada nella roccia", [...]
Giuseppe Scilipoti:L’esilioDiRumba: non ho mai visto il film. Sono andato su Google a reperire [...]