Dentro di noi arrivano e si agitano emozioni, sensazioni e percezioni, che poi si fanno pensieri. In seguito la mente interpella la consapevolezza e il discernimento, per decidere se agire o meno o, alla fine, fottersene.
Sembrerebbe tutto semplice, fino a quando, ad un certo punto, ad inceppare questo meccanismo all’apparenza perfetto, interviene un elemento disturbatore che ne destabilizza il processo – questo “signore si chiama: Dubbio.
Il dubbio è un tarlo che si annida dentro la nostra coscienza. Solitamente trascorre il suo tempo in uno stato di letargo, ma subito pronto ad allertarsi, quando ritiene le circostanze, idonee al suo lavoro.
Così, piano piano, risale verso la mente con la quale intrattiene degli ottimi rapporti di stima e confidenziali, occupando interi giorni e intere notti a chiacchierare come commari, e insinuando su tutto e tutti. La mente e il tarlo insieme, sarebbero in grado di distruggere un uomo in pochi giorni, se solo lo volessero.
“Lei lo ha tradito”, afferma il tarlo – “No, non è possibile”, ribatte la mente positiva – “Una donna così per bene, colta, intelligente e con un cuore grande e generoso – no, non è il tipo, giurerei sulla sua fedeltà”. “Ti dico che lo ha tradito, si, lo ha tradito, fa solo la commedia”, strilla la mente negativa.
La mente neutra, dal canto suo, mostra indifferenza, e fra uno sbadiglio e l’altro, mette fine alla diatriba con un, “A me non frega un cazzo, tanto non cambia niente… tutto va come deve andare”.
Il tempo passa – la mente è stanca di tutte le chiacchiere e chiude la serranda. Il tarlo sbuffa, si stiracchia e saluta per tornare di sotto, fra il tepore della coscienza, la quale, avvertendo l’intruso, farfuglia qualche parola, stizzita.
Il tempo passa, tutto rientra nella normalità. La mente negativa si è presa una vacanza, la mente positiva si perde nella lettura dei suoi mille libri, mentre la mente neutra, si addormenta come un ghiro.
Quando d’un tratto, il tarlo si risveglia, e tutto riprende da capo - e così per altre cento volte. Finché un bel giorno, l’eco di una vocina, proveniente da chissà dove, con un tono suadente, intona un’incantevole melodia: “Ascolta il tuo cuore.. apri il tuo cuore… la verità è dentro l’amore !”
A quel punto la mente tacque per sempre, il tarlo se la diede a gambe levate, e la coscienza ritornò a sfoggiare il suo luminoso sorriso di pace.
Gianni Tirelli