DESIDERIO OSCURO
Quella sera la desiderai come non mai!
Spesso mi chiedevo che forma avesse, se bussa , se il momento e' preceduto da un suono.
La desideravo, la volevo in maniera ardente!
Passo' anche quella notte, nessuno busso', nessun suono udii, insomma mi svegliai col solito amaro in bocca.
La vita una volta mi disse:" se apri quella porta di cui tu solo ne possiedi le chiavi, puoi trovarci oltre , tutto cio' che desideri!"
Per quasi trent'anni cercai di girar quelle chiavi, rimasi sull'uscio ore ed ore, giorni, anni! Ma mai nessun varco, mai un "clic" che facesse intuire di aver trovato la chiave giusta.
Arrivarono altre notti come quelle, nessuna fu quella giusta.
Un mattino, che il sole riempiva d'oro, feci quello che ero solito immaginare: non andare a lavoro, dormire e riposare.
Mi sentivo finalmente in pace con me stesso, nonostante la banalita' apparente del momento. Era una sensazione strana, mai vissuta prima.
Mi fermai col pensiero alla notte in cui la desideravo, ricostruii il momento, vissi nuovamente le stesse sensazioni. Al contrario pero' non avevo lo stesso desiderio ardente. Era come sopito, appagato, scomparso.
Finalmente la luce eterna mi aveva acceso la strada.
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L'ULTIMO COLPO DELLA MALEDETTA NOSTALGIA
L'ardore del mio sogno era impavido, la forma del cuscino la sua culla.
Non mi curavo di cio' che fuori era, ma guardavo il passato e ne leccavo il gusto.
Assaporai ogni piatto, mutai ogni gesto, volevo solo il mare dei suoi occhi, ma mi persi come sempre.
Ho dato il ventricolo destro per la mia e la nostra sopravvivenza, ho lasciato il mio bicchiere pieno per nutrire la sua terra.
La desidearai un po' di piu' di come si aspira all'emergere vivo e col fiato grosso dal fondo dell'oceano. Ma lei sguazzava in altre acque.
Qualche notte la sognai, la respirai, finalmente la colpii! Era ferita, ma viveva ancora nel mio petto, bruciava la ferita.
Maledetta nostalgia!
Non ero io il pazzo!
Allontanai ogni respiro, seguace delle nostre volonta', ma non basto' neanche quello, torno' ancora viva, provai a ripetere il colpo, fallii miseramente.
Nessuna speranza, nessun aiuto, tutto inutile, fu lei a colpirmi ancora, con l'unico colpo in canna che aveva, caddi di nuovo, persi ogni vita.
Maledetta nostalgia!