Il primo ad accorgersene era stato Giuseppe.. aveva riflettuto molto, prima di mettere sul tavolo la questione con gli altri autori, ma alla fine era giunto alla conclusione che non si poteva continuare a far finta di niente; il tempo passava, e probabilmente loro erano gli unici che avrebbero potuto venirne a capo. O almeno era quello che Giuseppe sperava..
D’altra parte, si diceva, lei era una di loro, ed era quindi giusto e doveroso accertarsi che tutto fosse a posto.
Ma per ben comprendere la storia che sto per raccontarvi è necessario fare un passo indietro.. vi starete infatti chiedendo.. (ed è lecito).. Lei chi? Loro chi?
Ed eccovi accontentati.
I protagonisti della nostra storia sono uno scalcinato e un po’ matto gruppo di autori: gente distribuita un po’ in tutta Italia il cui solo comune denominatore è quello di condividere una grande, smisurata passione, quella per la scrittura.
Pubblicano i frutti delle loro fatiche su un sito, “Letture da metropolitana”.. con il tempo questo quotidiano scambio reciproco di commenti, opinioni, idee, frammenti di sogni, ha fatto si che si creasse tra loro una astratta quanto bizzarra amicizia.
Ma torniamo a quel giorno.. Giuseppe decise quindi di porre il problema: “Ragazzi”, digitò veloce sul suo smartphone, “Ma qualcuno sa che fine ha fatto Scrittrice imperfetta? È da un bel po’ che non leggo qualcosa di suo, e non ha nemmeno più commentato”..
“Già”, scrisse Flavia.. “ed anche sulla chat è assente”..
“Aò che ci volete fa ragà.. quella sta sempre piena di casini.. magari non c’ha voglia..” scrisse Walter.. poi però ci ripensò.. “in effetti però è strano”..
A questo punto intervennero Dario e Bibbi: “Dobbiamo scoprire cosa sta succedendo”, scrisse il primo.. “si infatti, l’importante è che sia tutto a posto”..
A questo punto prese la parola (scritta) Surya: “Flavia.. tu sei l’unica di Torino e sai pure dove lavora.. magari fai un salto per vedere se è tutto a posto”.
E così Flavia il mattino dopo si recò dai nonnini di San maurizio.. Ma loro non la vedevano da un po’ ed erano molto preoccupati.. Chiesero a Flavia di tenersi in contatto con loro, se avesse scoperto che fine aveva fatto quella matta della loro educatrice.
Alla fine i nostri autori decisero di trasformarsi in investigautori e partirono alla ricerca dell’autrice perduta.. arrivarono tutti a Torino in una mattina di Dicembre..
Era strano essere realmente tutti insieme.. e dopo un iniziale momento di imbarazzo, tanto per rompere il ghiaccio Walter esclamò “Ammazzate che freddo.. l’amica nostra poteva pure sparire in un altro periodo dell’anno, li mortacci sua!!”
E dopo questa provvidenziale iniezione di fiducia e positività i nostri prodi eroi partirono alla volta di Rivarolo, il paesello dove Scrittrice imperfetta viveva.
Arrivati a casa di Scritty (affettuoso nomignolo dato alla scomparsa dal buon Dario), i nostri trovarono Rosario, il marito, che in preda alla disperazione li ringraziò vivamente per essere accorsi in su aiuto e disse: “’azz.. mia moglie sicuramente è scappata per via dei tre piccoli terremoti”..
I tre bambini, mostrando tutta la loro vibrante preoccupazione, continuavano a spintonarsi e urlare lanciandosi giochi e tutto quello che trovavano.. dopo cinque minuti di quella baraonda i nostri investigautori iniziavano ad avere un vago sospetto del perché Scrittrice imperfetta avesse preso il largo, ma non dissero niente.
“Questo è il pc di Lorena”, disse Ros.. “il giorno in cui è scomparsa l’avevo lasciata che scriveva un racconto.. se volete date un’occhiata, magari trovate qualche indizio”.
Accesero il pc.. L’ultimo file era datato 28 novembre. Iniziarono a leggerlo con curiosità:
“Il primo ad accorgersene era stato Giuseppe.. aveva riflettuto molto, prima di mettere sul tavolo la questione con gli altri autori, ma alla fine era giunto alla conclusione che non si poteva continuare a far finta di niente; il tempo passava, e probabilmente loro erano gli unici che avrebbero potuto venirne a capo. O almeno era quello che Giuseppe sperava..
D’altra parte, si diceva, lei era una di loro, ed era quindi giusto e doveroso accertarsi che tutto fosse a posto”..
Gli investigautori non ci si raccapezzavano più.. in quel file c’era descritto per filo e per segno tutto quello che era capitato negli ultimi giorni.. come era possibile?
“Ci dev’essere una spiegazione”, disse Puccia..
Continuarono a leggere stupiti e confusi.. il testo descriveva per filo e per segno ogni cosa, con tanto di commenti e dialoghi avvenuti quella mattina..
Al punto in cui i protagonisti del testo (loro), erano tutti di fronte al pc che leggevano con stupore, il testo si interrompeva.. il cursore lampeggiava sul monitor come un invito..
Improvvisamente e simultaneamente, gli investigautori seppero cosa dovevano fare.
“Dai Giuseppe, inizia tu”, disse Dario.
Giuseppe sedette di fronte al Pc e iniziò a digitare:
“Gli investigautori avevano finalmente compreso cosa fosse successo. Scrittrice imperfetta era rimasta intrappolata in uno dei suoi racconti, e l’unico modo per farla uscire era.. concludere il racconto”.
Uno alla volta sedettero di fronte al Pc.. le parole uscivano dal cursore e man mano che il racconto volgeva al termine erano sempre più sicuri che la soluzione fosse quella giusta..
Continuavano ad alternarsi, le parole uscivano dalle loro dita quasi da sole.. Dario, Camillina, Surya, e tutti gli altri.. ognuno scrisse il suo pezzo
Ed ecco che infine Flavia iniziò a scrivere il finale:
“Flavia digitava veloce il finale.. ad un certo punto tutti si accorsero che lo schermo del pc stava cambiando.. era come se perdesse consistenza.. sembrava quasi liquido ormai. Ed improvvisamente, una mano spuntò dal monitor.. la afferrarono ed iniziarono a tirare.. ed ecco Scrittrice imperfetta, che tutta scarmigliata spuntava dallo schermo.. dandosi una spinta ne uscì del tutto..
“Grazie ragazzi.. Sapevo che mi avreste saputo tirare fuori”.
.. questo è quello che accadde. Non ci credete? No?
Eppure è una storia vera!! Vera come tutte le storie di fantasia che continuerete a leggere, se ne avrete voglia, dalle penna variegate di quella scalcinata combriccola.