Due ragazze si accovacciano sugli scogli. Sembrano in attesa. Si chiamano Grace e Cindy e frequentano la terza classe del Liceo BLUE RAINBOW di Liverpool.
Poco dopo le raggiunge Lenny, probabilmente compagno di scuola, dall’aria educata e ben vestito.
Iniziano a parlottare. Poi il ragazzo estrae dalla tasca un pacchettino e delle sigarette e inizia a confezionare uno spinello, che accende e offre alle amiche.
Continuano a chiacchierare.
Lui , l’educato gentile apprensivo Lenny. Da tutti considerato un po’ strano, visto che non si unisce ai gruppi di studenti che fanno feste e si divertono con le ragazze. E’ molto riservato e qualcuno lo considera tendenzialmente gay.
Ma non è affatto vero !
Senza che nessuno lo abbia mai scoperto, è diventato amante dell’insegnante di matematica, che ha più del doppio della sua età.
Siccome il ragazzo è minorenne e la donna è sposata ed ha due figli, i loro incontri clandestini si svolgono nell’auto di lei, quando lo va a prendere, nel vicolo alle spalle della scuola, il giovedì pomeriggio, alla fine del turno di studio di entrambi.
Mentre stanno fumando, presi dal piacere e dalla rilassatezza del momento, Cindy affronta l’amico con piglio deciso.
“L’altra sera stavo ritornando a casa, e vi ho visti. Sei entrato nell’auto della professoressa Winton e vi siete avvinghiati in un abbraccio che non mi è sembrato molto…materno! Allora, cosa mi dici? E così il nostro studente modello e perfettino se la intende con un’insegnante. Lo sai che lei ha due figli e che io non riesco a prendere una sufficienza nelle sue materie? Che ne dici, vogliamo raggiungere un accordo?”
Il ragazzo trasalì. Era stato scoperto! Dopo un istante di panico si calmò e con tono un po’ mellifluo le rispose: “Senti, cara, chiaramente ora non posso risponderti. Cosa ne dici se ne parliamo questa sera con una birra in mano? Ci vediamo alle otto al Tony the Sad, va bene?”
Mentre parlavano e fumavano non si erano accorti del passaggio, nei loro pressi, di Greg, loro compagno di scuola.
Greg era l’unico maschio e unico successore degli Alcott, importante azienda produttrice di capi di abbigliamento maschile molto venduti in tutta la nazione.
Anche lui, però, era un po’ strano: aveva la mania delle armi e degli esplosivi, che pericolosamente nascondeva nella sua camera, a Villa Alcott.
Era anche, tendenzialmente, un guardone e si era ossessivamente invaghito di Grace: la seguiva dappertutto e non sempre senza farsene accorgere. La spiava anche in momenti intimi e, qualche volta, era stato colto in fallo da qualche insegnante. Ma il potere economico e sociale della famiglia era troppo forte!
Anche in quell’occasione Greg aveva cercato di avvicinare la ragazza, ma, come sempre, era stato scacciato da entrambe in malo modo.
Per questo aveva deciso di vendicarsi. Aveva ascoltato la conversazione dei tre e si era proposto di andare anche lui all’appuntamento al Pub, durante la serata.


Alle otto in punto Lenny entra nel locale e vede le due ragazze sedute a un tavolino. Le raggiunge, si accomoda, ordina una birra e inizia a chiacchierare con loro.
Nessuno dei tre ha fatto caso a Greg, nascosto dietro un pilastro del Pub con una capiente borsa tra le mani.
Il disperato assurdo sconclusionato Greg ha confezionato un autentico ordigno esplosivo ed ha deciso di utilizzarlo o almeno di spaventare l’ignara Grace.
Purtroppo, non tutto rispetta sempre le nostre aspettative.
L’attentatore non ha calcolato bene tempi e tecniche e così, a causa di un violento strattone per tirare a sé la borsa impigliatasi sotto a un tavolo, l’ordigno gli esplode fra le mani provocando un’esplosione devastante.
Nessuno dei quattro ragazzi si salva.
La professoressa, quella mattina, era stata in ambulatorio a ritirare il risultato di un accertamento clinico: era incinta! La notizia, di per sé, era gioiosa, se non fosse stato perché il marito, in seguito ad un incidente in moto, era rimasto paralizzato e viveva da tempo su di una sedia a rotelle, senza più l’uso delle gambe e…di quel che ne consegue!
Il figlio era di Lenny, ma non si poteva mica spiattellarlo al consorte. Che fare?
La notizia dell’esplosione si diffuse immediatamente in città.
Ed anche la signora Winton ne venne a conoscenza.
Fu presa dall’angoscia, bisognava decidere in fretta.
Si chiuse in bagno e pianse a lungo, pensando a Lenny e alla disgrazia avvenuta al Pub.
Dalle altre stanze i bambini la chiamavano e doveva aiutare il marito a mettersi a letto.
Si lavò ben bene il viso e cercò di avere un aspetto "naturale".
Uscendo dal bagno ripensò, senza sapere perché, a Rossella O' Hara e al suo "Ci penserò domani!" e tornò alla sua famiglia.

Tutti i racconti

0
0
10

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
5

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
5

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
6

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PG: Parole da incorniciare! Scritte sul sottofondo della città che amo maggiormente.

  • Gennarino: PG: Grazie! Buona giornata.

4
9
21

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

  • Dario Mazzolini: grazie di cuore Adribel per le tue parole. Il dolore per la perdita di un genitore [...]

2
1
7

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
21

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

2
3
28

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

1
3
17

La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • L’esilioDiRumba: Ciao @Dario, apprezzo il tuo commento praticamente immediato e la tua opinione. [...]

  • Adribel: Solo, è questo il punto, essere soli, capita, a molti.

5
8
26

Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

2
4
18

Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
9

CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su