Non dimenticherò mai quella notte di fine Novembre, pioveva dolcemente come se la musica scivolasse dal cielo.
Quelle gocce sembravano note, un atmosfera decisamente romantica, io e te, dopo aver fatto l'amore, restammo abbracciati dandoci dei baci appassionati, le nostre mani intrecciate e una promessa sussurrata da parte tua con un'affettuosità indescrivibile.
«Amore» mi dicesti «qualsiasi cosa succederà, sappi che ti sarò sempre vicina, mi sento una donna davvero amata e non potrei vivere senza di te!»
Ti strinsi forte, anzi, ancora più forte convinto che il nostro amore sarebbe stato eterno.
Sono passati dieci anni esatti da quella notte novembrina piena di poesia e di magia, a Dicembre ci sposammo, feci di tutto per renderti felice, ti amavo e ti amo ancora più di ogni altra cosa al mondo, tuttavia siamo arrivati al capolinea, o almeno l'hai deciso tu.
Come allora piove, con la sola differenza che è un pomeriggio particolarmente grigio e freddo con una pioggia implacabile, come la tua scelta, e anziché essere in un letto a darci amore, ci troviamo a ripararci sotto un balcone, collocato nei pressi dell'ufficio di un divorzista dallo strano cognome tedesco.
Dopo aver fatto la guerra nel firmare le dovute carte, adesso velocemente mi abbracci e mi dai un bacio sulla guancia. Hai fretta di liberarti del sottoscritto, si vede.
«Carlo» mi dici «qualsiasi cosa succederà, sappi che ti sarò sempre vicina come una amica, ricordati che non hai nessuna colpa... doveva andare così!»
Ci stringiamo la mano per commiatarci per poi intrecciarle un'ultima volta, un brivido mi scuote. Ci guardiamo, non riesci a reggere per più di due secondi i miei occhi in lacrime.
«Dio quanto sei bella e quanto sei impietosa!» mi limito a dirle quasi singhiozzando.
«Perdonami!» esclami con un filo di voce e liberi la tua mano dalla mia.
In maniera frenetica nonché impacciata apri l'ombrello e correndo sfidi gli innumerevoli proiettili d'acqua ed infine raggiungi quel Suv color pece dall'altra parte della strada dove qualcuno ti aspetta per portarti via.
Sotto la pioggia torrenziale, vi osservo dolorosamente finché non vi allontanate a sufficienza.
Piove sul bagnato... in tutti i sensi!
N.d.R. Questo piccolo racconto fa parte di una trilogia intitolata "Distacco"