Sapevo che prima o poi sarebbe arrivata questa decisione, era inevitabile, è la ruota della vita. Speravo però sempre nel “poi”, il più tardi possibile, non a soli vent'anni. E soprattutto non in questo modo così traumatico, fulmineo, spietato.
La mia bambina. “Papà – mi ha detto – ho deciso di andare a vivere temporaneamente a casa di Alessio”, una pugnalata mi avrebbe procurato meno dolore. Mi addolciva l’amara pillola con quella parola “temporaneamente”, ma sapevo benissimo che mentiva. Non che mia figlia fosse una bugiarda, non le avevo insegnato questo, ma aveva decisamente un carattere debole, molto influenzabile, di conseguenza il suo Alessio ha trovato terreno fertile ed è stato un gioco da ragazzi convincerla in questa decisione, con immensa gioia, e forse aiuto, della cara mammina che mai e poi mai avrebbe sopportato di vedere il figlio lontano dalle sue gonne.
Eh sì, perché “a casa di Alessio” voleva dire insieme ai suoi genitori e alla nonna quasi novantenne!!! E la mia bambina c’è cascata in pieno!
Vent'anni, un’età durante la quale potrebbe e dovrebbe divertirsi e girare il mondo (perché no, anche con il suo Alessio) e non pensare in questo momento a cose alle quali non è ancora preparata. In questo momento i suoi occhi vedono tutto rosa, le sue orecchie ascoltano solamente le parole del suo Alessio, il primo amore. Tutto il resto non conta.
L’esperienza mi dice di aspettare, che il tempo è galantuomo, sarà pur vero, ma è molto dura. Rileggo spesso le parole della poesia che le avevo scritto per i suoi diciotto anni, dove le dicevo che entrando in società avrebbe cominciato a scrivere pagine importanti della sua vita, “Sappile scrivere con la calligrafia più bella”, le scrivevo.
“Bambina mia (per me sei sempre una bambina), forse questo passo ti è sfuggito o forse non gli hai dato il giusto valore, ma voglio dirti che in questo momento la tua calligrafia è alquanto illeggibile, mettendoci tutta la mia buona volontà non riesco a leggere neanche una sillaba di quello che stai scrivendo. Sarebbe il caso di migliorarla questa calligrafia, non trovi?? Un bacione”.