“e così mi hai lasciato solo, in questo biancore, ad aspettare. Aspettare cosa?
Cosa dovrei fare esattamente? Lo sai anche tu, sono senza forze anche io. Ma lo farò per te, lo farò per noi. Ti cercherò e combatterò contro la distanza che mi acceca. Promettimi solo che mi accetterai e non mi allontanerai, perché è il peggior dolore che tu possa infliggermi. Perché davvero, ora più di prima, capisco che la sola cosa di cui ho bisogno sei tu.“

Lui con il corpo pesante e stanco, ferito per quello strappo d’amore e dolore, scelse di fare un altro passo e uno ancora e un altro. Dritto verso il cuore di lei, nella speranza di trovare un segnale, che gli mostrasse la via verso una vita migliore, più felice senza rinunciare a quello che ormai lui desiderava più di qualsiasi altra cosa. I giorni passavano, il gelo lo soffocava.
-Non pensavo l’amore potesse essere così freddo.- Pensò, ma senza arrendersi mai.
Ritornato a guardarsi le scarpe, passo dopo passo. Entrando sempre di più nelle tenebre della Fanciulla, riscoprì un colore a lui famigliare, il verde,  che in passato non avrebbe riconosciuto, ma che scaturiva una profonda nostalgia.
“Sentimento! Sei tu Sentimento! Ehi… piccolo guardami. Cosa ci fai anche tu, perso qui?”
“Papà? Sei tu il mio Papà? Ti prego aiuta la mamma, sta male, piange di giorno quando il sole cerca di sorgere e sogna di notte quando la luna sale e illumina questa immensa tenebra che ci divora. “

Lui sentendo quelle parole strinse forte Sentimento a se.
LUI (pensiero)- Sì siamo noi piccola Fanciulla Blu, siamo noi: MAMMA e PAPà -
Versò lacrime, che da tempo sentiva raggelare nel cuore, come cubi di ghiaccio in attesa di un po’ di calore.
“Si piccolo, sono io tesoro. Ti prego accompagnami dalla Mamma. Aiutami tu, perché io proprio non riesco a trovarla.”

Fanciulla Blu  (pensiero) - Sei rimasto lì bloccato nella mia testa. Nascosto nelle tenebre di mille più grandi incubi. Cercavi di parlarmi, ma non ti ascoltavo.  Mi divertivo a ridipingere Sentimento nel modo che più mi s’incastrava. Pazzesco quanta fantasia hanno i bambini, chissà cosa succederà quando saremo grandi, chissà se un giorno potremo definirci cresciuti. Resta seduto, bendato al centro della stanza. Mentre scolpisco minuziosamente ogni scaglia della figura di Sentimento. Si può dire che lo educo? Ma tu non ci vedi, sei accecato dalla distanza. Il tempo non lo puoi controllare. In questo freddo inverno, con vicina la tua muta presenza, Sentimento gela e appassisce nella mancanza di due occhi che lo nutrono e mi restituiscono le forze per andare avanti.-

Si sentivano da lontano risuonare i pensieri della fanciulla, più ci si avvicina più ogni parola si scandiva nelle tenebre di Lui, che fingeva non avrebbero avuto importanza, fin quando non sarebbe riuscito a trovarla. Ma anche lui le vedeva finire le risorse, di entrambi. Padre e figlio, che senza una madre non avrebbero avuto senso di esistere.

Ma in un sorriso Sentimento riuscì a riaccendere il cammino, a mostrargli il letto dove la Fanciulla riposava da tempo. Lo stesso tempo che consumava gli altri due.

“Quando le sue lacrime finiranno di cadere, arriverà la notte e noi potremo entrare nei suoi sogni. Bisogna aspettare un altro po’. ” Disse sentimento al padre, asciugando le lacrime della madre.

LUI (pensiero)- Che sguardo cupo e triste ti porti appresso piccola Fanciulla, non credo di aver mai visto questo tuo lato.  Solo adesso che ti guardo, capisco che mi hai sempre mostrato solo il volto che preferivi mostrare. Aspetti la luna per sognare. Sei tu la mia luna. Sogna con me. –
 

Tutti i racconti

1
3
17

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Pata, buongiorno, scusami ho dato il benvenuto al biondo tuo vicino di uscita, [...]

  • Teo Bo: '... cosi via, veloce, tra Galassie sconfinate, senza una sosta, tra mondi [...]

1
0
8

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
4
16

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Ho fatto bene a leggerti, sei forte, bravo. In apertura mi sei apparso confusionario [...]

  • Teo Bo: Ciao Walter. Ma come... non ti piace la faccia del mio nipotino? Anche Pata, [...]

3
2
20

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Che malinconia

  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

10
12
81

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
13

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

1
5
17

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Le Poste possono trasformarsi in un girone infernale se capita la giornata [...]

  • Teo Bo: Grazie Law per il benvenuto e per esserti divertito leggendomi. Aspetto tuoi [...]

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
24

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su