Il dottore è stato chiaro. Non ha minimamente tenuto in considerazione il fatto che io mi senta davvero bene. Mentre leggeva l'esame istologico che gli ho portato, del quale ho capito ben poco, cambiava espressione. “Non molto tempo”, mi ha detto, evitando, per un garbo di cui non lo credevo capace, di pronunciare la parola “mesi”. Mi fa sorridere l'idea che invece possa trattarsi di “giorni”.
Appena arrivato a casa ho avuto un attimo di smarrimento perché il silenzio mi ha sempre dato addosso, anche se me lo sono guadagnato alla grande.
Radio, benedetta radio. Vorrei ubriacarmi; i personaggi dei romanzi che ho letto fanno così: a me però fa stare male.
Un bicchiere di Bitter Campari colmo, con tanto ghiaccio, potrà bastare.
Col bicchiere posato davanti all'angolo destro del sottomano, quasi fosse un piatto segnaposto, incomincio a scriverle, depresso in una casa deprimente.
Via via che riempivo le pagine sentivo la tensione scemare, anche se cresceva il timore che lei, appena visto il mittente, le cestinasse.
Non è stato un testamento, soprattutto perché non ho niente da lasciare oltre ai ricordi, pochi belli, la maggior parte dolorosi. Le cose di cui ho amato circondarmi non hanno alcun valore venale.
Ho cercato soltanto di spiegarle, guidando in quest'ultima curva, quali e quante siano state le paure che hanno governato la mia esistenza.
Anche se viviamo nell'epoca della posta elettronica, oggi le manderò solo una lettera con un francobollo, per non negarmi il piacere di pensare che una lettera possa perdersi nelle tasche della borsa di qualche postino, e magari arrivare dopo che io avrò voltato la curva...

 


Non sono molti gli anni da quando sono rimasta sola. Certo, mia figlia viene spesso, ma d'altronde ha la sua vita.
Ho dovuto metterlo alla porta, quell'uomo che non voglio neanche più nominare, dopo l'ultima che mi ha fatto. E dire che tante gliene avevo perdonate, ma non c'è stato verso. Una volta di più non è stato capace di trattenersi.
L'ho messo alla porta non solo perché l'ho ritenuto incapace di cambiamento, ma perché ho compreso finalmente la distanza che ci separa. A nulla sono valsi gli anni di vita insieme e le cose, tante, che abbiamo condiviso. Vive, viveva, perché adesso non so che fine abbia fatto, in un mondo tutto suo, a me inaccessibile.
E stamattina, al ritorno da quel poco di spesa che mi obbligo a fare per non stare chiusa in casa tutto il giorno, trovo questa busta nella casella della posta, gonfia di fogli. Quanti anni saranno che non ricevo una lettera? È sua, posata sul tavolo in cucina, ancora chiusa. Devo decidere se aprirla. Non ho la più pallida idea di cosa ci possa essere scritto, ma non credo che voglia tornare. In questo senso mi incuriosisce, anche se ho deciso che non voglio più condividere niente con lui.

Sono passati tre giorni e la busta è ancora lì, posata sul tavolo. Non ho nemmeno il coraggio di toccarla, sarò stupida. Come se mi potesse trasmettere ancora altro male oltre a quello che ho ricevuto. Squilla il telefono. È mia figlia, è facile esserne certa, perché non mi telefona nessuno.
Chissà cosa vorrà dirmi.

Tutti i racconti

0
0
4

La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
8

Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
5

Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
25

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
16

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Caro Gianni, purtroppo è così dovunque e per la stupidità [...]

3
6
28

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
22

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

12
15
87

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: E bravo a Lumiukko siciliano, che resiste e non si scioglie...
    Un bel racconto [...]

  • ducapaso: il primo appunto riguarda il pupazzo di neve: in otto mesi non si è [...]

0
3
15

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

  • zeroassoluto: Ma non so perché le prime due parti sono in programma il 20 e il 21 [...]

2
7
22

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
24

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Crocifissa sarà nata sicuramente in uno dei tanti paesini del sud dove [...]

  • Ellissa: credo tu debba rileggere il racconto almeno tre volte.
    Il tuo commento [...]

3
4
20

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

  • zeroassoluto: Il signor ICTUS è terribile e occorre essere molto vigili e capire subito [...]

Torna su