Il crepuscolo apparve repentino, prima del previsto. Per giunta intinto in un freddo becco, già saturo di minuzzoli svolazzanti di neve. L’alibi perfetto per chiudere anzitempo una giornata di lavoro iniziata già senza voglia, come stava capitando sempre più spesso.

 

Perciò, con un leggero schiocco della frusta e uno strappo alle redini, impartì l’ordine ai cavalli di arrestarsi e tornare indietro, pur dilaniato dal senso di colpa per aver rinunciato a una corsa o due. Sapeva bene che qualche straniero lo avrebbe certamente raccattato, nonostante buio e gelo. Gente coriacea, anche se avanti con gli anni, costantemente armata di fervore e macchinetta fotografica, a catturare istanti sfocati d’atmosfere insolite, rese magiche dall’entusiasmo.

 

Chiuse il pesante portone della stalla, lasciando i cavalli sazi e impastoiati. E si allontanò rapidamente con il naso impregnato del loro tanfo, dei loro corposi escrementi, incapace ormai di sentire altro. Per strada non c’era anima viva e i suoi stivali rimbombavano in modo sinistro sul selciato, un nastro nero e viscido, chiazzato di giallo dalla tremula luce dei lampioni. La prima cosa che fece, entrando in casa, fu quella di lanciare la tuba sul pavimento, quanto più lontano possibile. Come a volersi liberare dalla malinconia, dal disagio che lo attanagliava ormai da troppo tempo. Stizzito dalla sua protratta codardia.

 

La redingote e il papillon la seguirono ben presto, trovando riparo sul letto sfatto. Il cocchiere, invece, sprofondò sulla poltrona, e stette lì immobile per ore a guardare il vuoto, a inseguire pensieri e fantasmi. Chissà quando e se avrebbe potuto liberarsi dal morso. Quando avrebbe trovato il coraggio per sottrarsi alla prepotenza. Si sentiva stanco e svuotato, avvilito dalla sua incapacità a spezzare quel legame infame, quella sporca condizione in cui si era scioccamente incastrato. A vincere il terrore delle ritorsioni di quell’individuo, assolutamente in grado di fare ciò che, da un certo punto in poi, minacciava in caso di abbandono, di separazione. Minacce che, naturalmente, si erano vieppiù intensificate al percepire la sua insoddisfazione, il suo malcelato desiderio di evasione.

 

Il campanello squillò imperioso, atteso. Puntuale come un orologio svizzero. Lui entrò con un balzo e, senza preamboli, gli fu addosso. Se le altre volte erano state sgradevoli, quella fu di disgusto assoluto. Mentre, prono, accoglieva inerte l’assalto famelico e violento del meteco, ripensò alla prima volta, a quei begli occhi grigi, alla passione che l’aveva da subito agguantato. Ai pochi giorni felici che seguirono, quando sembrava che il mondo fosse ai loro piedi. E alla moltitudine di quelli infelici, a mano a mano che quell’essere immondo e violento affiorava alla verità.

 

Fu proprio quando quei gelidi occhi grigi lo fissarono con torva protervia, prima di eclissarsi nella notte, che sentì dentro di sé un fermento inaspettato quanto impetuoso. Si rivestì in fretta e furia, raccolse le sue poche cose e i risparmi nascosti in una nicchia sotto il parquet, e si precipitò alla vecchia scuderia.

 

La notte era stellata, e la neve si era raccolta in uno spesso strato che aveva incappucciato i tetti e imbiancato alberi e strade. Chissà dove un epigono di Liberace spandeva nell’aria le dolci note di un suo celebre cavallo di battaglia.

 

I ronzini, spronati dal postiglione, stavano dando fondo a tutte le loro energie ammollate dal lardo accumulato dal passo in città. Il vapore delle loro narici disegnava grossi quanto effimeri ghirigori. Superato il confine riuscirono persino a trovare il galoppo e lo mantennero anche a lungo, attraverso la campagna straniera ancor più innevata di quella patria. Inebriati dalla riscossa, dall’aver ritrovato lo smalto che pensavano aver perso, o mai posseduto, toccarono, con tre tempi perfetti, i settanta chilometri orari, finalmente fieri di se stessi.

 

Con la scialitica a fuoco sul suo cranio, il pelasgio dagli occhi grigi e spietati, aspettava mogio che il chirurgo terminasse il suo paziente lavoro sartoriale. Gli squarci e i lividi, i morsi e i calci inferti dal postiglione erano giunti inaspettati quanto determinati. E, seppur animato dalla vendetta, avvertiva chiaramente la vergogna del timore.

Tutti i racconti

0
0
3

Chaos (2/2)

PG
27 November 2024

Provai a muovere le gambe, per allontanarmi da una secca che si profilava vicinissima, molto più scura dell’altro azzurro in cui ero. Nella profondità del cielo si stagliava lo sperone calcareo su cui la mia casetta s’appollaiava, come un’aquila nobile e indolente, troppo piena di sé per staccarsi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

I racconti del Becchino, ' La lucertola Caronte'.

27 November 2024

Sopra di me le nuvole bianche corrono nel cielo blu appena lavato dalla pioggia. Sotto i miei scarponi la ghiaia del vialetto scricchiola. Sono circondato da mura rosse e grigie. Le foto dei defunti mi guardano. Alcune sono serie, altre solenni, molte sorridenti. In quell’isolato cimitero di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
3

L'Addio

27 November 2024

Maija gettò con rabbia l’elmo e si tuffò in lacrime dalla scogliera prima che la raggiungessero. Il mare, spettatore finora imparziale, al suo comando fece scempio dei guerrieri trascinandoli sugli scogli. Era giunto il tempo di tornare a casa, ad Atlantide. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
21

Chaos (1/2)

PG
26 November 2024

L’acqua era fredda ma non sgradevole, forse si mescolava troppo rapidamente alla luce del giorno, disperdendosi nel biancore scivoloso della falesia. Brandelli di pino le si aggrappavano, nell’illusione stolida di conquistarla. Ma la mercyless lady non consentiva quella violenza, si lasciava solo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • JulyFlo: Che bello, il un netto contrasto tra le fresche e apprensive descrizioni botaniche [...]

  • zeroassoluto: Una lettura piacevole... aspettiamo il resto 👋

4
5
20

una nuova canzone

26 November 2024

si raggelò un ricordo vago come un archetipo lontano un attore dipana nel tempo sempre lo stesso copione nella periferia assordante di un cervello inerme alla meravigliosa catastrofe umana nell'ineluttabilità del momento... e batte ancora questo mio cuore solitario sono stato il custode [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
13
32

Evviva LdM

26 November 2024

Evviva LdM Son dieci quest'anno siamo qui a festeggiare. Che passione per la Scrittura sempre di più è folta la schiera LdM ti amiamo sai. Qualche ansia alcune incertezze bei testi bei momenti con gran soddisfazione tutti noi possiamo vantare. Confronto crescita finanche amicizia [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
11
28

LUNGA VITA A LDM

26.11.2014 il Nuovo Sito è Online

26 November 2024

LUNGA VITA A LDM C'è un luogo prezioso sospeso nel web che sforna ogni giorno interviste, poemi, racconti di ieri, di oggi e di dopo domani. Son letti d'un tratto, col fiato sospeso rubando bouquets di sospiri al lavoro, in tram, in treno, in metrò. Trovi il tuo nome, leggi i commenti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
11
34

Al Supermercato

25 November 2024

Mi perdonerai amore se confesso una cosa che ti riguarda. Ti ho sempre mentito. Non mi piace fare la spesa insieme a te, proprio è una cosa che detesto. Ma non è colpa tua, sei abituata a comandare nel tuo lavoro e in fondo io sono una persona tranquilla perché se avessi il tuo stesso carattere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Io ho una specie di fissa: quando metto i prodotti sul nastro, se c'è [...]

  • Dario Mazzolini: faccio lo stesso anch'io, è una mania tutto ordinato e in fila.

3
6
27

Breve storia triste

25 November 2024

L'uomo scese dall'auto, si accese una sigaretta e controllò se nel serbatoio c'era benzina. C'era.

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
14

Ode Al Firmamento

25 November 2024

Il cielo notturno si eleva come un poema silenzioso, un vasto palcoscenico di enigmi e meraviglie, ove gli astri, simili a saggi narratori, narrano leggende dimenticate nel fluire inesorabile del tempo. La luna, imponente e benevola, si erge a custode dei sogni celati nell'intimo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Emozionante!
    Grazie

  • Teo Bo: Grazie per il momento di poesia che mi ha portato tra sogni e stelle nel firmamento [...]

3
3
20

La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Teo Bo: Grazie Zero! Non ho mai preso in vita mia una 'ciucca' e tu mi hai [...]

  • JulyFlo: hehehe...giusto..mi ci intravedo in quello specchietto retrovisore che prendo [...]

1
4
34

Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: Perfettamente

  • PRFF: in più vive un' esperienza di bilocazione...
    sta nella sala [...]

Torna su