«Ecco il lavoro ultimato, letto e riletto. Mi sembra buono»
«Ok, ma diamogli un'occhiata prima, noi non guardiamo solo le possibili vendite ma anche la qualità. E questo sarebbe un lavoro buono?»
«Non lo è?»
«Sì, ma ci sono ancora alcune cose da sistemare.»
«Non lo escludevo, per questo prima si fa l'editing e poi lo si manda.»
«Sìsì, ma dovresti cambiare questo periodo o eliminarlo, fa confondere.»
«Ma si riallaccia al periodo precedente, ed è ben spiegato un po' dopo: è una caratteristica importante del testo.»
«Sì, e il lettore medio chiude il libro e lascia una brutta recensione.»
«Cambiato. Altro?»
«Quest'altro periodo è troppo forte, il lettore potrebbe offendersi, rendilo più… diciamo leggero.»
«Era per fare un po' di satira, ma forse ho esagerato. Ora com'è?»
Si allontana dal pc, quella videochiamata su Skype lo sta già stancando. Ha bisogno di una sigaretta, il pacchetto è nell'altra stanza sopra il contratto già firmato. Torna al pc e accende la sigaretta.
«Quindi, ora come ti sembra?»
«Molto meglio, ma c'è quest'altra frase che va un po' troppo nello specifico, nell'accademico: rischieresti di non essere compreso dal lettore medio.»
«…Ora come ti sembra?»
«Più comprensibile. Questo periodo, invece, anche qui qualcuno potrebbe storcere il naso, meglio tagliare.»
«Tolto! Altro?»
«Perché non aggiungi una bella storia d'amore, magari un po' tormentata ma senza esagerare? Alla gente piace l'amore.»
«Non vedo una storia d'amore in questa storia, ma forse il protagonista, in effetti, potrebbe innamorarsi dell'amica di sempre. Che ne dici?»
«Uh, trovata perfetta. Ah, il finale così no.»
«Perché? Io lo trovo bellissimo.»
«Sì lo so, ma è un taglio troppo netto… lascia un po' di spazio all'immaginazione del lettore.»
Scrive velocemente un'alternativa mentre l'altro lo guarda dalla sua webcam. La sigaretta dello scrittore sta per finire. Alza lo sguardo e fa uscire il fumo dai polmoni.
«Qualcosa del genere?»
«Ora sì che ci siamo. Diamo una seconda lettura per correggere i refusi, e mandiamolo in pubblicazione. Con quale nome volevi firmarlo?»
«Questo non è il mio libro… ma che ne dici del tuo o quello del lettore medio?»