Ciao sono Pampurio, un povero pescatore di peoci col papà pavese, mamma peruviana e una prozia della Patagonia con il pollice verde per le peonie ed i papaveri e una particolare propensione per i peperoni alla paprica.
Purtroppo, pescando nei pressi del porto di Posillipo, dando una pedata ad un pacchetto di patatine Pai sul pontile mi procurai la perforazione del pollice del piede destro perché dentro il pacchetto c'era una palla di piombo con pericolose protuberanze a punta, così finii al Pronto soccorso dove mi fecero una puntura col piramidone e del permanganato di potassio che mi gonfiò parecchio la pancia e, purtroppo, anche le palle ed il pisello.!!
Ero preoccupato per la cosa ma mi tranquillizzarono dicendo che tutto era previsto dal protocollo e che mi sarebbe passato con una
serie di pediluvi alla papaya e della polpa di piranha pretrattata alla polvere pirica e ai peli di puzzola della Pennsylvania presi durante il periodo dell'accoppiamento.
Pallido come un pupazzo di Popeye caduto in una pozzanghera, mi proposi allora di prenotare un periodo di relax presso la pensione "Da Peppino" dove, secondo un passaparola, praticavano una particolare preparazione atletica
al gioco della palla prigioniera che, per una pippa come me, avrebbe procurato una progressione di performances da primato rinforzandomi poderosamente i piedi ,i polpacci e i pettorali !
Pimpante come un pregiudicato evaso da un penitenziario, preso da un poderoso appetito, mi precipitai nella pizzeria "da Pascalone" dove mi pappai una prelibata pizza peperoni, pancetta, pinoli, prugne e pomodoro pachino senza olio di palma, seguita poi da un pasticcio di pesche alla panna e pistilli di primule di Pozzuoli. Così pasciuto mi spaparanzai sulla mia poltrona di piume di pellicano e dopo la lettura di un paio di poesie di Prevert, mi prese una pesantezza di piombo alle palpebre e mi addormentai
placidamente sognando piacevoli momenti con procaci peripatetiche parecchio porcelline in un postribolo sui monti Peloritani ....
.... che pacchia, però .!!