...finalmente potrò allontanarmi dalle Acque e dai loro Mostri.
Un taxi mi porta fuori città, al bazar sulla soglia del deserto. All'ultimo minuto preferisco il dromedario alla jeep,  il viaggio più lento mi concederà un paio di giorni per ambientarmi dopo il volo, rapido e traumatico. Questo non è un mercato da turisti e il mio francese mi aiuta appena per assoldare in cammelliere e per procurarmi un po' di provviste: si va a un'oasi fuori dalle rotte commerciali, sui monti. Lì troverò ospitalità e qualcosa da fare. La manodopera comincia a scarseggiare nell'interno del paese perché siamo alle soglie della stagione turistica e tutti gli uomini vanno verso la costa a racimolare un po' di soldi extra per l'inverno. Non sarà facile sconfiggere la diffidenza innata verso gli stranieri ma ce la posso fare. D'altronde in Italia siamo diffidenti addirittura verso i vicini di casa!

Entrare nel deserto, cambia completamente i ritmi del viaggiatore. Ho lasciato all'aeroporto orologio e cellulare, il computer neanche è partito: qui la tecnologia non esiste e il Tempo è regolato in funzione del Sole. Quando ti metti in viaggio lo fai in base a quanta strada puoi percorrere quel giorno, quando organizzi un lavoro sarà quello che puoi completare prima di sera, o prima che sia troppo caldo.

All'oasi arriviamo due giorni dopo. Pago il pattuito alla guida e che mi presenta al capo del villaggio. Qui valgono ancora regole antiche, ci sono alcune persone di rilievo anche se non hanno incarichi statali. Ho visto che hanno dei mezzi fermi, le mie capacità di meccanico saranno benvenute.

Passo così tutta l'estate, tra polvere, sudore, ferro e morchia, riparando quei pochi ferrivecchi che qui si possono permettere. Un piccolo trattore, una motopompa, una macina, il concetto di proprietà privata, per loro è diverso, gli orti non sono divisi che da linee immaginarie, una recinzione non sanno neppure cos'è, il pozzo è di tutti e il proprietario del trattore lavora col metodo del baratto. Se il prossimo inverno resterà senza cibo, sarà ospitato da qualcuno.

Adesso che c'è tanto da lavorare e poche braccia, sembra la realizzazione di un'utopia, ma temo che farò meglio ad andarmene prima di affrontare il cambiamento di stagione, quando gli uomini torneranno dalla costa e non ci sarà più molto a cui dedicarsi. Troppe teste e poco lavoro portano sempre tensione.

 

Da qualche giorno non mi sento bene. I rimedi naturali che sono riuscito a portarmi dietro, per lo più di erboristeria, non bastano a curarmi. Se non ce la faccio a rimettermi in forma, dovrò andarmene anzitempo: i quattro mesi che sono passati mi hanno ritemprato l'animo, ma adesso qualcosa non va più bene in me.

Continuo a star male:è meglio che me ne vada.

Saluto tutti e insistono per pagarmi: sono una buona fetta dei loro risparmi che mi vogliono dare, in riconoscenza del lavoro fatto qui, ma in Italia questa stessa cifra la posso fare in quindici giorni: accetto per non offenderli, ma mentre torno in città mi fermerò a regolare un paio di questioni che il villaggio ha in sospeso, così potrò regalare una pompa nuova e far sistemare il pozzo, che abbiano acqua pulita, finalmente.

Sono arrivato in albergo e mi sento sempre peggio. Ho la febbre e lo stomaco non ne vuol sapere di cibo, come non bastasse, dalla camera si vede il mare e i vecchi incubi riaffiorano. Ho chiesto alla reception di trovarmi un medico.

Mi sono imbottito di antibiotici e mi scoppia la testa. Stanotte non ho chiuso occhio e stamattina mi hanno telefonato dal consolato. Pare che il medico abbia fatto una segnalazione ed adesso sono tutti impazienti di imbarcarmi su un aereo. Meglio così, non dovrò preoccuparmi di cercarne uno, domani si torna in Italia.

Arrivo, ambulanza e ospedale. Qualcosa per dormire.

Mi sento stranito, è la mattina di non so quando, arriva un'infermiera a controllarmi, si informa di come mi sento poi chiama il medico di turno.

“Lei ha contratto una grave infezione virale all'estero, probabilmente bevendo acqua contaminata: la popolazione locale ha difese immunitarie più forti  ed abituate a difendersi, mentre le sue sono più basse a causa dei medicinali che ha assunto di recente. La sua situazione è grave, tutti gli organi interni sono compromessi, il fegato, l'apparato gastro intestinale, i reni...”

Continua a parlare e io lo guardo ma non lo ascolto. I miei pensieri tornano indietro alla profezia dello stregone, il fiore era una stella alpina, la fenice vista all'aeroporto, il ritorno nella tana del Leviatano; penso alla sentenza del Libri dei Mutamenti: “Consapevolezza del pericolo reca salute”

Avrei dovuto stare attento a quello che bevevo. E gli incubi... erano sogni premonitori, un mostro proveniente dalle acque mi avrebbe assalito, dilaniandomi le viscere fino ad uccidermi; questo è accaduto, ma il mostro non era enorme come nel sogno, bensì microscopico, eppure letale.

La previsione era esatta, sbagliate solo le dimensioni, quelle del Leviathanum Coli.

Tutti i racconti

0
0
5

Nato Stanco

29 January 2025

Era nato stanco. Era sempre stanco. Si alzava stanco. Andava al lavoro stanco. Tornava a casa stanco. Andava a letto stanco. Era così stanco che non riusciva a dormire. Quella mattina seduto in Metropolitana un senso di pesante spossatezza gli aveva riempito la testa. Pensava a come i ricordi l’avevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
4

hay(na)ku

Poesia Giapponese

29 January 2025

nugoli viandanti sogni nel cielo infinito Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
6

Storiella un pochetto nostalgica

29 January 2025

I ragazzetti delle medie si innamoravano, saltavano le lezioni, sbeffeggiavano gli insegnanti e le squadre di calcio. "I più grandi" copiavano versi e loghi delle band preferite su panchine, pali della luce e sui sedili degli autobus, ai quali, era solitamente dedicata l'esclusiva pubblicazione [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
6

Il Natale del professore 3/4

29 January 2025

Andato via l’agente, mi trovo in cucina con questa donna. Lei mi guarda con occhio indagatore, mi scruta come volesse carpire chissà quali segreti nascosti dentro di me. Mi offre un bicchiere dello stesso vino dato a Pasquale. Riempie anche il suo bicchiere e lo alza a mo’ di brindisi, ricambio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
4
19

EMOZIONI

28 January 2025

Nell’aria si espande un profumo di viole, le note ricordano il tempo assopito, il cuore si sveglia e acuisce l’udito. Ad occhi socchiusi traguardo il mio sole: è bella… è distesa sul bordo del fiume, la veste bagnata, sul corpo sottile, il viso perfetto, pulito e gentile… Ricordo i suoi baci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
10

Le giornaliere questioni della ricerca dell’onore degli angeli caduti (Parte 3 di 3)

Saga fantasy satirico-concettuale - Seguito di “Le giornaliere questioni di ingovernabilità dell’inferno”

28 January 2025

Belial - Se li facessimo passare, permettendogli di raggiungere il paradiso, estingueranno le fiamme demoniache all’interno e che circondano l’inferno, che vengono e sono opera del loro regno e dalla loro dimensione. Il nostro diavolo ambasciatore che è andato in nostra vece, perché fossimo al [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: devo dire che questa terza parte non è all'altezza della prima e [...]

  • Maria Merlo: E la vita continua, anche nelle alte sfere. Eternità e sostanziale quieto [...]

2
4
16

il Natale del professore 2/4

28 January 2025

Dai adesso non dire così, ti stai buttando giù, non è facile riprendere una vita normale dopo tanto tempo e in queste condizioni, vedrai che qualcosa si muoverà.» «Per favore capo, non tiri in ballo adesso la provvidenza o lo spirito natalizio che dovrebbe rendere tutti più buoni. Queste sono solo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • L’esilioDiRumba: @Lo scrittore. Anche io mi accodo all'opinione che questo capitolo sia [...]

  • Maria Merlo: Quando nel lettore sboccia la curiosità, significa che lo Scrittore [...]

4
5
20

Il Paradosso di Fermi

28 January 2025

All'Alba del Nuovo Anno, gli astronomi diffusero la notizia: Gli Alieni sono entrati in contatto con noi! Si stanno avvicinando e presto arriveranno qui sulla Terra. Nel frattempo hanno intercettato le nostre trasmissioni e imparato tutte le nostre lingue, stiamo già comunicando con loro, hanno [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Piaciuto, Duca! mi viene in mente Stephen Hawking (non uno qualsiasi per questi [...]

  • ducapaso: Grazie a tutti per i complimenti! 😁
    Ho voluto giocare un po' col paradosso [...]

7
12
28

Filosofo a mano armata

27 January 2025

Il miagolio straziante mi provoca una brusca vertigine e annienta le scuse del cretino, fresco di foglio rosa e incapace di gestire una banale retromarcia. Lui vorrebbe rifarsi la coscienza aprendo il portafoglio, ma io lo spedisco all’inferno senza tante cerimonie. Dio buono, è il pomeriggio del [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
2
13

Le giornaliere questioni di ricerca dell’onore degli angeli caduti (Parte 2 di 3)

Seguito “Le giornaliere questioni di ingovernabilità dell’inferno”

27 January 2025

Belzebù prende posto vicino a Lucifero. Nel frattempo irrompe un angelo dal paradiso. Il cui fascio di luce ha la velocità di un fulmine. Questo evento interrompe bruscamente il discorso di Lucifero. Catturando l’attenzione dei tre diavoli. Angelo - Attenzione! Attenzione! Per volere del Paradiso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: pausa dedicata al "pourparler" si scrutano gli animi, (non anime) [...]

  • Maria Merlo: Un Lucifero intrigante. Penso che il finale sarà una sorpresa.

2
5
16

Il Natale del professore 1/4

27 January 2025

IL NATALE DEL PROFESSORE Francesco P. anni 52, ex insegnante di latino e storia, condannato a quattordici anni per uxoricidio. Questo è quanto avevano deciso i giudici sulla base di prove indiziarie che non corrispondevano alla verità. Dopo aver fatto tutta la trafila dei vari ricorsi e sedute [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
3
14

...& Nico

27 January 2025

Ricordo lo studio dei verbi e delle poesie nostrane, le tabelline, i primi calcoli matematici e io che, dalla cattedra, assegnavo i compiti di storia o italiano per il giorno successivo. I compiti, secondo il Maestro Giorgio, era giusto che venissero assegnati dagli alunni ai compagni di classe. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

Torna su