A volte devi fare in tempo
corri, inciampi, sbagli ufficio
prendi una multa perché vai troppo veloce.
Poi se in coda alla posta
e il tempo lo devi ingannare.
Ma è furbo, lui.
Quando avevi quattordici anni
avresti voluto prenderlo e lanciarlo al di là del muro
dove gli adulti vivevano già liberi e felici.
Risultò in seguito che non era vero
che anche loro sognavano, ma a rovescio, di tornar bambini.
Parli del tempo con uno che suona la batteria
ma è tutto un fraintendersi.
Quello non è tempo.
È ritmo.
Agile e spietato
il tempo ti sorpassa.
Per quanto tu acceleri
ti resterà sempre davanti.
In mille modi lo maltratti, il tempo.
Brutto tempo o bel tempo.
Se piove ti arrabbi, mentre stai sotto il sole
in spiaggia.
Se non piove ti sgomenti
le zucchine nell'orto finiranno per bruciare.
Guardi la gara esultando, se il tuo campione
conquista il miglior tempo.
Non ti interessa che la competizione sia bella
leale
eroica.
Capita persino che tu ammazzi il tempo
in attesa di un altro tempo.
La fortuna che verrà.
Un incontro in cui speravi.
La promozione e il benessere.
Eppure il tempo è sempre lì
e non è colpa sua se te lo lasci scappare dalle mani
come un pugno di rena che non sai trattenere.
Fai una cosa: va'.
Torna a guardare i tramonti.
Fermati sul ciglio del tempo a raccogliere fiori di allegria.
Goditi una cena con gli amici
senza pensare che
si è fatto tardi.
Tardi non è mai.
Tira mattina per finire il libro che ti appassiona.
Insomma, vivi.
Che il tempo, se non lo misuri
non esiste.