Susy, che a dispetto del nome non è una cantante di piano-bar,
Susy, che vive nella casa dai cancelli sempre chiusi.
Susy piccola, piccola, grandi occhi: una bambina di trenta anni,
gli ultimi dieci vissuti uno ad uno, dietro sbarre.
Susy che consuma il suo tempo, un giorno dietro l'altro:
h. 7.00: apertura cancelli
h. 9.00: ora d'aria
h. 11.00:distribuzione vitto
h. 19.00: chiusura cancelli
Susy che ride, piange, s'innamora, si racconta e mi racconta.
Il giorno in cui mi disse:
"Dopo tutti questi anni è la prima volta che dalla mia stanza
(mi ostino, caparbia, a chiamare stanze
quelle che sono in realtà poco più che tuguri, che cella attiene
alla morte)
mi accade di non poter vedere il cielo.
Ogni giorno, notte dopo notte,
mi sono sempre seduta sulla finestra in cerca di stelle."
Susy nel fango,
Susy che vorrebbe guardare in alto, a trovare il suo pezzo di cielo.
Io non ti ho dimenticata.