Tanto tempo fa ero iscritto a Giurisprudenza.
Andavo anche bene.
Di solito studiavo a Saronno, in biblioteca.
Ogni tanto però, quando dovevo frequentare le lezioni, studiavo nell'aula Studi dell'Università Statale di Milano.
C'era un sacco di gente.
Studiavo insieme a Paolo Consonni.
Eravamo stati compagni anche di liceo. Un tipo interessante.
Oggi è un prete, un missionario Comboniano. Credo viva ancora in Cina. È da un po' che non ci sentiamo.
Quel giorno stavamo studiando nella sala Studio dell'Università quando, all'improvviso, Paolo mi toccò dentro e mi disse:
- Lo vedi quel tipo, quello seduto al tavolo di mezzo? -
-No - risposi. - Dove? -
- Da dove sei seduto non puoi vederlo. Sporgiti un po' a destra. -
- Ok sì. Lo vedo. -
Era un tipo un po' più anziano di noi. Ci stava. All'Università si iscrivevano anche persone più ”grandi” per i più svariati motivi.
Teneva indosso un giubbotto di pelle anche se nella sala faceva molto caldo ed era concentratissimo nello studio di un enorme libro e nella trascrizione di quello che leggeva su un piccolo quadernetto. Scriveva e scriveva e scriveva.
- Sì lo vedo - dissi.
- Ok. Adesso alzati e, senza farti accorgere, vagli vicino e guarda cosa sta scrivendo. -
- OK - dissi.
Mi alzai, andai dietro al tipo e sbirciai quello che stava scrivendo. Sul quadernetto c'erano solo una serie infinita di segni, di linee, di figure geometriche, le più disparate possibili. Il tipo si impegnava un sacco e scriveva e macinava pagine su pagine. E continuava. Senza mai perdere la concentrazione.
Tornai al tavolo dove c'era Paolo.
- Viene qui tutti i giorni. Si siede alle 9 e se ne va alle 17. Tutti i giorni. Incredibile, vero? -
Io lo guardai, Non capivo.
- Ma è un matto - dissi.
- Certo- disse Paolo.
- E allora? -
- Gabo, ricordati - mi disse Paolo. - Nella Vita ci vuole impegno e costanza. SOPRATTUTTO NELLA FOLLIA! -