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Non dirmi che vuoi ucciderti, che ogni tanto ti passano per la testa questi pensieri. Sennò io cosa rimarrei qui a fare? Dai, riesci a immaginarti l'idea di quanto sarebbe stupida una persona che non solo rimane affascinata da qualcuno con cui è già finito tutto da anni, ma oltretutto rimane affascinata da qualcuno che è morto o che, meglio, si è tolto la vita? Come potrei ipotizzare ciò che sarebbe potuto esistere in una nostra ipotetica vita se tu, uccidendoti, uccidi tutte le statistiche? Ho bisogno di una piccola possibilità e speranza per continuare a immaginare, per continuare a ipotizzare che sia possibile, anche se non è possibile. E anche se sono sicuro che dopo dieci minuti assieme, se mai ci rivedessimo, non ci sopporteremmo, perché tu saresti una studentessa universitaria e non più una ragazzina di un liceo, ed io un lavoratore totalmente alienato alla società del lavoro moderno e non più il ragazzo che non ascoltava durante le lezioni. Perché tu ora avrai sicuramente mille spasimanti che sperano di aprirti la testa, quantomeno un po', per provare a capirti, o magari vogliono soltanto scoparti, mentre io ho i capelli legati e qualche ragazza che ho mandato via dal mio letto perché non riesco ad avere un rapporto senza sentimenti. Per questo penso che tu non debba mai valutare seriamente l'opzione del suicidio, perché io rimarrei qui a immaginare cose che non accadrebbero mai, non perché io e te non parliamo più, semplicemente perché sei morta. E preferisco continuare a immaginare cose che non possono esistere sapendo che sei dall'altra parte d'Italia e che non mi pensi più da mesi, piuttosto che immaginare cose che non possono esistere sapendo che sei dall'altra parte della terraferma, o semplicemente sottoterra. Dopo averti pianto per qualche ora al tuo funerale, dove non conoscevo nessuno e co la pioggia che si mischiava ai miei capelli ricci aumentandone il peso, un po' come la tua morte aumenterebbe il peso e la mia difficoltà nell'immaginare e nel ricordarti come qualcosa di bello.
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
La Rapina II
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Piccola stella, 03 November 2024
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Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
Gnocchi... alla romana
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Utente Anonimo
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Adribel:Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]
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Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
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Dario Mazzolini:carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]
Adribel:Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
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Adribel:Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]
Dario Mazzolini:grazie di cuore Adribel per le tue parole. Il dolore per la perdita di un genitore [...]
Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]
Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]
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Rubrus:Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]
Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]
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Cavallaselvatica:un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti
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PRFF:Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]
Dario Mazzolini:grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]
La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]
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zeroassoluto:Timida solitudine dello scrittore introverso, che si racconta in un ambiente [...]
CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]