Nei pressi di Kalighat, tra i mendicanti e i morenti, i venditori di colori per l’Holi, le bancarelle di fiori e di incenso, c’era un piccolo punto di ristoro. Il proprietario, per poche rupie, offriva dell’ottimo chai nero del Darjeeling mischiato a latte, zucchero, zenzero e cannella. Il tè veniva servito in piccole tazze in terracotta dalla forma di un vaso schiacciato. Aveva tazze in gran quantità: chi acquistava il tè, una volta consumata la bevanda, buttava dietro di sé la tazza frantumandola in mille cocci al suolo. Gajanan, il proprietario del chioscco, un uomo minuto con la voce squillante e la folta barba grigia, amava sistemare le sue tazzine una sull'altra creando piccoli capolavori di ingegneria a forma di piramide.

Un giorno vide una vecchia signora vestita con sari bianco azzurro, il colore del Dalit, la casta degli intoccabili, fermarsi visibilmente affaticata davanti al suo chiosco. Il venditore non ci pensò due volte e offrì una tazza di chai alla signora che gli capitava davanti. La donna non aveva con sé soldi ma volle comunque ricompensare l'uomo. Allora infilò la mano nella sua bisaccia e tirò fuori una piccola tazzina e la porse come pegno della generosa offerta. L'uomo ringrazio la donna, le disse “namaskar” con le mani giunte sul viso e mise la bella tazza tra le altre in terracotta già esposte nel chiosco.

Le altre tazzine esplosero quasi simultaneamente in un fragoroso un allungato “Ohhh”, quelle più indietro, non vedendo cosa stesse accadendo, chiesero: “che succede?”, qualcuna bisbiglio. “N’è arrivata una nuova”, “beh e che c'è di tanto sorprendente?”, chiese la teiera, “È in porcellana”, disse un'altra.

La piccola tazzina si guardava attorno intimidita e il rossore del suo imbarazzo rese la sua porcellana ancora più lucente. Una ciotola ruppe il silenzio: “ci devi scusare ma noi non siamo abituati a tanta bellezza”. “Ti ringrazio”, rispose la nuova tazzina. Ormai rotto il silenzio tutte le tazzine in terracotta si lanciarono in apprezzamenti di vario tipo, ma la tazzina sembrava essere un po’ triste per quanto fiera e altera. “Che hai?”, chiese la teiera. La tazzina quasi sillabando disse: “beh sì sono bella, vi ringrazio! Ma voi non potete capire quanto è costata la mia bellezza. Anche io come voi nasco dalla terra. Sono stata strappata dal fango di un fiume, sono stata pestata, schiacciata, allargata. Hanno lacerato pezzi di me con le mani, con le sgorbie, mi hanno annegata e seccata più volte e mi hanno fatto girare come una trottola, infine mi hanno messo nel forno a più di mille gradi. Mi hanno riempita di colore asfissiante e bloccato un pezzo di me come il braccio sul fianco di una vecchia di paese e, come se non bastasse, mi hanno separata dalle mie cinque sorelle”. Le altre tazzine, che non avevano avuto la stessa sorte e neanche possedevano la stessa bellezza, capirono che il trionfo di quella porcellana era legato a un passato doloroso.

E ora? Che ho da raccontarti con questa storiella? L’invito a risvegliare il tuo cuore. Forse è anche un po’ stanco, ma per rimetterlo in moto non devi partire da ciò che hai e che vuoi, ma da ciò che lo rende bello, anche nella esperienza della sofferenza. E in questa esperienza arriva la punta delle dita del dolore che senza tregua, di smorfie e di grinze, modellano il tuo viso. Solo allora troverai le radici della tua bellezza, perché possiamo raccontare ogni tempo con i toni di una bella favola, ma presto o tardi siamo anche chiamati ad affrontare il mondo reale che da ogni favola ci strappa. Questo però solo affinché possiamo vivere profondamente ogni condizione, anche la più dura, solo per vedere in cambio un sorriso, la cosa più reale che c'è.

Tutti i racconti

1
0
4

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
1
5

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: e provare a chiamare un esorcista? Caro Giuseppe hai fatto centro anche questa [...]

0
1
5

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

0
1
6

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: benvenuto Teo su LDM. Un ingresso divertente e scritto bene. Le poste italiane, [...]

3
3
20

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
4
16

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
    @Dario: un corso accelerato [...]

  • L’esilioDiRumba: Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]

2
9
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

2
1
8

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

3
3
31

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

Torna su