Racconto di Michele Pingitore
Il telegiornale delle venti era appena andato in onda. Nessuno si aspettava di sentire le cose dette durante quel notiziario. Ci fu stupore, clamore ma soprattutto sconcerto. Uno sconcerto generale da incutere quasi panico. Nessuno riusciva a credere quello che aveva appena sentito. Fu un’edizione quasi straordinaria, pochi minuti, poi venne mandato un lungo intervallo musicale con immagini bucoliche d’altri tempi, quasi a voler far dimenticare le cose appena annunciate. Non era affatto febbraio, quindi non poteva trattarsi di uno scherzo di carnevale. E, poi, che scherzo sarebbe stato? Sarebbe stato di sicuro uno scherzo di cattivissimo gusto. Era una cosa seria, ma impensabile e inimmaginabile. Non c’erano parole al mondo per commentare l’accaduto. Nessuna parola. Ormai, era stato detto, quindi bisognava soltanto comprendere cosa significasse tutto ciò. Una cosa seria? Una burla? Un attentato alla libera informazione o cosa?
Teo dopo aver assistito al notiziario, andò a riferire quello che aveva appena sentito a sua moglie. Lei era in cucina, mentre stava terminando gli ultimi preparativi della cena, mentre loro figlio stava giocando con un videogioco nella sua stanza, ignaro per fortuna di ogni cosa. Entrando in cucina, sua moglie lo guardò perplesso, a quell’ora lui era sempre incollato davanti al monitor, ascoltando le notizie del mondo. Non se ne perdeva mai uno di telegiornale delle venti. Non poteva farne a meno. Doveva essere informato se in Angola c’era stato un golpe militare; oppure se in Cile era eruttato un vulcano dopo decenni o se il governo del suo paese era in crisi.
- Cosa ti è successo caro? Non stai bene? – Gli chiese con una leggera ironia sua moglie.
- No! Sto benissimo! Ma non potrai credere a quello che ti sto dicendo. -
- Cosa? -
- Il telegiornale di poco fa non è andato in onda. O meglio è andato in onda, ma il conduttore ha detto testualmente dopo aver salutato il pubblico con il consueto: Signore e signori buonasera e benvenuti all’edizione del telegiornale delle otto. Ha proseguito, cara, dicendo poi: Oggi non ci sono notizie. Non è successo niente nel mondo. Quindi, il telegiornale finisce qui. Non abbiamo nessuna notizia buona o cattiva da comunicarvi. Insomma non abbiamo nessuna notizia per voi. Buonasera e a domani. -
- Mi stai prendendo in giro? -
- Niente affatto! È andata proprio così. -
- Hai bevuto prima di mangiare, per caso? -
- No! Non mi credi? Non ho toccato una goccia di alcool. -
- No! Non ti credo! Quello che dici è pazzesco, fuori dal mondo. -
- Sì hai ragione, è una cosa pazzesca, ma è accaduto sul serio. -
- Non ti credo! Tu sei ubriaco e se non hai bevuto qui, l’hai fatto fuori con i tuoi amici. -
Ma dovette ricredersi, più tardi insieme guardarono il telegiornale delle ventidue e udì l’annunciatore dire le stesse cose riferitegli dal marito qualche ora prima. Non c’era notizie e non era successo niente. Nel mondo non era accaduto niente. Restò incredula e perplessa. Aveva ragione suo marito, ma per lei quella cosa sembrava qualcosa di impossibile.
Poiché era accaduto, bisognava pur trovarne un significato. Capire cosa stava succedendo. Forse, pensava lei, stanno nascondendo qualcosa per non dire la verità. Potrebbe essere successo qualcosa di terribile e non vogliono farlo sapere alla popolazione civile. Magari un cataclisma, una guerra nucleare o una pandemia. Il giorno dopo tutti comprarono i giornali, per conoscere maggiori dettagli dell’accaduto della sera precedente. E con grande stupore trovarono tutti i quotidiani di quel giorno completamente bianchi. Tutte le pagine erano bianche. Nessuna notizia e nessun commento. Solo il titolo del giornale sopra in prima pagina e sotto un piccolo spazio, giusto poche righe, con scritto: Nessuna notizia oggi. Non è successo niente.
Anche quella sera il telegiornale non andò in onda, ciò andò in onda come il giorno prima, annunciando la mancanza di notizie da comunicare. Il giorno seguente, venne indetta una conferenza stampa con il presidente dell’ente televisivo, era stato sollecitato da migliaia di persone nel fare un chiarimento, sia da semplici spettatori e da cariche istituzionali. Fu molto coinciso e breve nell’illustrare la situazione vigente. I nostri giornalisti lavorano continuamente ma non riescono a scovare nessuna notizia, disse. Non accade niente di niente in tutto il mondo, da due giorni a questa parte, e ce ne scusiamo con i telespettatori, proseguì. Speriamo al più presto di darvi delle buone notizie: guerre, cataclismi e omicidi. Passarono altri giorni senza notizie e quotidiani tutti bianchi.
(continua)