E  ccola lì.

Seduta sui gradini della casa che sussurra, in questo nuovo gennaio.

Non sente il vento freddo, sta ascoltando lo sciabordio del mare cullare i suoi turbinosi pensieri.

Arriva sempre il momento in cui devi rivedere il tuo passato per trovare il tuo futuro.

Lei l'ha sempre fatto, ma questa volta è diverso, perché deve decidere per la sua vita.

E ripensa a tutto, alle persone in cui a creduto, a quelle che hanno creduto in lei, a quelle che l'hanno tradita e a quelle che si sono perse; forse innocenti, forse distratte, forse solo travolte dagli eventi.

Tutte incolpevoli.

L'amore non è mai sprecato è solo generosamente seminato al vento e lei ama pensare che sia stato accolto da qualche parte e che stia germinando, incontaminato.

Ma, come i soldati di un esercito nemico, schierati, marciano i fallimenti.

Una strana serenità la porta a lasciarli andare con un sorriso.

Si, non cambierebbe nulla di quel che è stato, perché ci ha creduto veramente, non si è mai risparmiata e questo la fa sentire in pace.

Ha creduto nel matrimonio, ha creduto di poter essere una buona madre e ogni suo gesto era un seme di speranza, anche nei momenti più crudeli.

Ma questa vita è finita, nè bene né male, è solo finita.

Ha continuato a credere nelle persone, senza riserve, ha scoperto che, quando si affacciava nell'esistenza di qualcuno, faceva la differenza.

Tutti facciamo la differenza quando incrociamo le vite altrui, ma lei dava valore a ogni anima e, nel suo credere, le vedeva splendidamente fiorire.

Ma poi finiva, né bene né male, solo finiva.

Lei raccoglieva il dolore lo cullava un po', lo nascondeva in un angolo del suo cuore, sorrideva e ricominciava.

 

Ora sta pensando che questi dolori accolti e non più sopiti si siano uniti e abbiano lanciato un'urlo lacerante che ha un nome: CANCRO.

Non è una punizione, non è il male, è solo il messaggio disperato di un corpo stanco, forse deluso.

Ma è servito.

Le ha fatto vedere quante Persone fantastiche le vogliono bene, le ha fatto ripensare a tutti quei meravigliosi Bambini che sono passati in una piccolissima Scuola che era un grande Sogno.

Ma anche questo sogno è finito, forse non proprio bene, purtroppo è finito!

 

Chissà, forse è stato proprio questo dolore a svegliare gli altri.

Un brivido la percorre, si, forse è il vento freddo di gennaio o i ricordi che culla nell'anima.

Con un sospiro e un sorriso controlla le fila dell'esercito nemico; i fallimenti possono essere indomiti soldati al servizio del futuro.

Fa l'inventario delle sue armi: c'è un Uomo, meravigliosamente imperfetto, che l'ama e le copre il fianco, c'è una schiera di Bambini che carezzano il suo ricordo, ci sono splendide Persone che le tengono la mano, c'è la sua soddisfazione nel sapere di non aver mai percorso le convenzioni della vigliaccheria.

 

Si, c'è tutto quel che serve per decidere.

Si alza, guarda il mare, ascolta il suo respiro.

Le nuvole cotonate in cielo sembrano un effetto speciale per smarrire di meraviglia, nel prato il trifoglio sorride spavaldo, una carezza di sole le strizza l'occhio, il vento le regala un brivido sottile.

Rientra nella casa che sussurra per ascoltare il battito del suo cuore, per decidere.

Si, se non ci fosse il Cancro sarebbe il Paradiso!

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    Complimenti Riccardo!

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