Semplice.
Avrebbe voluto che tutto fosse stato più semplice...
Ma comunque era finita.
Si buttò sul letto.
Intenso era l'odore di lavanda che faceva fremere le narici e lacrimare gli occhi ed impregnava le poche cose che arredavano il motel.
Pesante fu il sonno che vino scadente e pasticche colorate gli regalarono.
Si sveglio', luce bianca di un sole spento nella nebbia, voci sommesse oltre la porta.
Le tempie stringevano forte.
Due pillole, un interminabile sorso di quel dolce vinaccio e di nuovo 
giù ad annullarsi.

Avrebbe voluto continuare a dormire ma granellini tra le dita gli procuravano un crescente prurito.
Era notte avanzata quando si sveglio' di nuovo .
Qualcuno rideva ai bordi del piazzale antistante il Blue Moon Motel. 

Sgommate e poi stridore di freni
……..

……..

Si rese conto che quei granellini fastidiosi tra le dita delle mani e dei piedi erano nient'altro che il resto del vomito che aveva disseminato per tutta la stanza.
Sull' abat-jour, sul comodino, ovunque...

Si controllo' in tasca e soddisfatto realizzò di aver dato al portiere di notte una delle tante carte di identità false con cui normalmente viaggiava...
Il disordine in camera era veramente alle stelle e per evitare seccanti spiegazioni al personale decise di svignarsela di soppiatto.
Di nuovo sulla strada...
facendosi spazio tra le sue paure, fantasticava sul suo futuro.

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