Lei aveva una pulsione interiore: la materializzazione della perfezione!

A questo si sommava la capacità di entrare in un compito, non è importante se fosse uno scritto o qualsiasi altra faccenda e ci piombava, completamente assorbita nel completo, definitivo svolgimento. Aborriva l’idea di poter interrompere quell’impegno, in una coscienza di flusso, senza soluzioni di continuità che la rapiva e la portava lontano. Facilmente nell’operare si accendeva una sinapsi su un collegamento, con un compito contiguo; una propaggine o un’appendice o semplicemente qualcosa di affine a quel lavoro e, solo quando si stava del tutto esaurendo il primo, il flusso si incanalava, defluendo con inesorabile lentezza, a riempire la nuova fatica e l’attenzione guidava l’impegno verso il seguente traguardo. Come è noto la coscienza di flusso astrae dalla temporalità e ti porta entro in una dimensione con tanti orologi squagliati che segnano tutti ore differenti. Nell’estraniamento si sbiadivano alcuni bisogni primari; affari come mangiare, dormire e altre quisquilie di vita vissuta. Passavano sullo sfondo e talvolta il corpo, tutto insieme o alcune sue parti, esprimevano dissenso in forme varie.

Se un guastatore intenzionale o uno scocciatore occasionale tentava un richiamo a una dimensione meno isolata, più condivisa dai più, si aprivano, in alternativa uno dei due cassettini defilati sulla nuca, vicino al cervelletto.

Nel primo c’era il rimedio assoluto, “non ci sono o non ci sei, comunque sono molto occupata, mi spiace se sia caduto la comunicazione, ma troverò il tempo di ricontattattarti io”. A volte ci riusciva.

O nel secondo c’era una scorta di quella polverina sbrigativa che gettata negli occhi può dar la sensazione di essere ascoltati o la sensazione che non sia un buon momento, ma la sua utilità consiste principalmente nel fatto che il tentativo di distrazione resta in background e il processore continua, con quel breve fruscìo di fondo, a macinare la materializzazione della perfezione.

In fondo c’era tempo per tutto, anche se talvolta qualcosa saltava. Qualcosa che poteva essere meno importante o che semplicemente era attaccato ad una sinapsi più distante. Lo stato era chiaramente contraddistito dal suo sguardo così penetrante, fisso, focalizzato.

 

Lui (il suo compagno) ammirava quel suo modo di essere, ma era una sorta di attrazione-repulsione.

Da un lato capiva che la frammentazione dell’operare e del pensiero crea uno spreco di energia mentale e fisica, ma dall’altro trovava quell’integralismo, troppo specializzante ed escludente.

Lui ambiva piuttosto ad una coscienza ampliata che percepiva tutto contemporaneamente, simile alla percezione di un maestro di yoga che segue olisticamente tutti i suoi allievi; un guru che nella sincronicità dell’istante coglieva tutto quanto lo circondava. Una espressione piena di fascino che richiede un alto livello di coscienza per essere raggiunta. Immagine rispetto alla quale si sentiva piuttosto inadeguato, ma questo non lo dissuadeva da continuare a tentare di raggiungerla, come obbiettivo, foss’anche remoto.

Il suo punto di vista, ecologico partiva dalla constatazione che le energie di ciascun organismo vivente, comprese quelle di Gaia, erano finite e che conseguentemente  andavano amministrate con parsimonia, con la coscienza del fatto che le priorità attribuite a certi compiti sottraggono energie ad altri obbiettivi. Era perciò necessario avere bene in mente un quadro sistemico dell’ambiente di riferimento, delle interazioni che intercorrono tra le farfalle cinesi, i temporali milanesi e cassettini mentali del cervello di ciascuno.

In quest’ottica la programmazione della ripartizione delle energie era essenziale e il procedere a vista, senza un tale programma, faceva immaginare chi dissipava senza progetto la vitalità e il tempo come un parvenue della vita, qualcuno in balìa di disordinati istinti animali che degenera lentamente ma inesorabilmente,in spreco, disordine, neghentropia. In effetti quasi tutto quello che lui pensava e agiva poteva essere spiegato in chiave di risparmio energetico.

 

Quando provava a comunicarle qualcosa, spesso si sentiva sminuito perché i compiti che Lei svolgeva sembravano sempre più importanti di ciò che lo riguardava. Capiva che non era una questione personale e si domandava cosa provavano altri, che almeno sulla carta dovevano essere ancor meno importanti. Ma ciò non lo confortava affatto.

 

Quando Lei chiedeva di "scambiarsi" del tempo, Lui aveva l’impressione che Lei percepisse soltanto il beneficio che Lei traeva e non il bilancio complessivo della loro coppia, non l’uso del di Lui tempo. Lo faceva volentieri, ma l’avrebbe fatto ancor più volentieri se la sua richiesta avesse contenuto una percezione più estesa.

 

E quando, insieme in auto, Lui riusiva a seguire contemporaneamente i due segnali in stereo della radio e i discorsi che stavano facendo, mentre Lei lo pregava di spegnere perché il suo canale, mono era disturbato da quelle altre traccia audio.

 

Era un rapporto dispari.

Tutti i racconti

3
2
14

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Noi che amiamo giocare con le parole lo facciamo con lo stesso [...]

  • Ondine: Che bella! Una piccola storia di fantasia che porta con se un carico di significati. [...]

1
1
12

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
11

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Il registro apparentemente giocoso della favola nasconde una storia, [...]

  • Lo Scrittore: Un mondo fantastico, onirico, ognuno cerca sogni che gli addolciscano la cruda [...]

5
10
35

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Fine annunciata ma d'effetto. Però si dovrebbe sapere che le fermate [...]

  • thecarnival: grazie;) beh ho cercato di farlo trasparire

5
6
25

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
21

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
39

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

4
5
26

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
5
16

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

5
7
37

Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
28

IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
23

Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

  • Dax: Bella poesia.Quasi quasi posto una delle mie. like

Torna su