“Pierre, guardali, stanno arrivando…Te l’ avevo detto di metterci da un’ altra parte…E’ rimasto solo questo ombrellone libero e vedrai che arriveranno qua”. Sandra inforca gli occhialoni scuri e continua a spalmarsi la crema solare mentre Piero, suo marito, alza gli occhi dal Sole 24 ore e getta uno sguardo distratto alla coppia che si stava dirigendo verso di loro.
“ Buongiorno ragazzi, come va? Bella giornata, vero?” dice Luciano con un sorriso ma soffermando lo sguardo su Sandra più a lungo del consentito…almeno del consentito da sua moglie Ada, che lo prende sotto braccio dicendo, a voce alta: “ Su, Lucià, lascia in pace i signori e mettiti la crema che altrimenti stasera sei un peperone e poi chi ti sente…non voglio mica rovinarmi le vacanze come l’ anno scorso”.
Luciano si allontana imbarazzato verso i due lettini liberi e inizia a spogliarsi. Sandra, a voce bassissima, dice al marito: “Hai visto che coatti…te l’ avevo detto…ormai in questi posti vengono tutti. L’ anno prossimo andiamo in barca. Non voglio avere a che fare con queste persone, almeno non in vacanza”. Piero non risponde e si limita a dare un’ occhiata a Ada da dietro le pagine del giornale. In effetti è un po’ volgare con quel bikini ridottissimo, quel cappellone di paglia e le collanone d’ oro. Però è un gran pezzo di femmina. Questo pensa Piero e conclude che Ada ha anche quello che manca a Sandra. Inizia poi ad immaginarsela mentre si spoglia davanti a lui con movenze sinuose. Con sua moglie il sesso è diventato un dovere a cui entrambi si assoggettano sempre più di rado. Non è più attratto da Sandra e lei, del resto, non è mai stata un’ amante del sesso. Preferisce passare il tempo a fare shopping, a andare in palestra, a sottoporsi a cure estetiche, a frequentare le sue amiche al circolo nautico. Piero la asseconda, non le fa mancare denaro e regali e passa da un’ avventura all’ altra con tante donne diverse. Ci sono state Marta, la sua giovane segretaria, Anita, la collega della sede di Ancona, Paola, escort di professione ma che da lui non si faceva pagare, Simonetta, la donna d’ affari milanese che aveva incontrato in un hotel di Francoforte, Susanna, la baby-sitter delle loro figlie e tante altre ancora….Nomi, visi, corpi che si sovrappongono gli uni agli altri fino a creare la donna ideale, quella che non esiste. Ada gli ricorda Maria, la ragazza che aveva ai tempi dell’ università, quella che sua madre non sopportava perché era la figlia del portinaio, perché aveva interrotto gli studi dopo la scuola dell’ obbligo, perché portava minigonne troppo corte e magliette troppo strette e scollate, perché non conosceva le buone maniere e non sapeva come comportarsi in società. Piero aveva tentato di difendere il loro amore. Aveva parlato con la madre e le aveva detto quanto fosse importante Maria per lui, quante doti avesse e quanto lo facesse sentire libero e sereno. Sua madre non l’ aveva neppure ascoltato e gli aveva ricordato che era troppo giovane per legarsi a qualcuno. Poi, con la complicità del padre l’ aveva mandato a finire gli studi in America. Quanto aveva pianto Maria quando lui lei aveva detto che sarebbe partito. A nulla erano valse le sue dichiarazioni d’ amore, le promesse di ritornare presto e di scriverle e telefonarle tutti i giorni. Se la ricorda ancora, seduta su quella panchina a singhiozzare e a ripetere: “Mi lascerai, lo so, non sono la donna adatta per te”. Poi l’ anno in America era passato e ne erano passati altri due. All’ inizio pensava spesso a Maria ma, presto, la vita frenetica, gli studi, le nuove amicizie, le disinibite ragazze californiane ne avevano annebbiato il ricordo. Non le aveva più scritto e non l’ aveva neppure chiamata. Al suo ritorno in Italia aveva scoperto che Maria e suo padre avevano lasciato la portineria e se ne erano andati via. Aveva provato a chiedere a sua madre che fine avessero fatto ma la madre non aveva saputo o voluto dirgli nulla. Poi aveva conosciuto Sandra, il clone di sua madre, la moglie perfetta, e si erano sposati. Intanto la sua carriera procedeva spedita. Avevano avuto due figlie e lui non aveva più pensato a Maria fino a quella mattina. Ada gliel’ aveva brutalmente ricordata e subito una profonda nostalgia si era impossessata di lui. “Devo provare a cercarla” pensò “Non appena rientrerò a Roma mi darò da fare”.